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Teoria e Prassi nella Società Tecnologica

di
Editore: Editori Laterza
Informazioni: terza edizione, prefazione e traduzione di Carolo Donolo. - pp. 240, Bari
Stampato: 1974-03-01
Codice: 500000005747

È possibile oggi «fare» la storia? Il progetto di una «rivoluzione», di una riappropriazione ossia della storia da parte degli uomini, sembra ormai aver ceduto il passo al progetto di una storia al di sopra delle teste degli uomini, secondo modelli tecnocratici - siano quelli efficientistici americani o quelli burocratici sovietici.
Habermas si riferisce allo schema interpretativo marxiano, come già i suoi maestri, Adorno e Horkheimer, consapevole però che esso non è più in grado di rendere conto di alcuni «fatti» e che occorre dunque formulare in termini nuovi il rapporto fra teoria e prassi nella società tecnologica.

Jürgen Habermas (1929) a Francoforte si è laureato, ha compiuto studi e ricerche presso l'Institut für Sozialforschung, e ora insegna filosofia e sociologia. Dal 1971 è direttore del Max-Planck-Institut.
Per i nostri tipi sono comparsi «Conoscenza e interesse» (1970) e «Storia e critica dell'opinione pubblica» (1974²) ed è in preparazione la traduzione del suo ultimo libro
«Legitimationsprobleme im Spätkapitalismus», 1973.

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Prefazione di Carlo Donolo

  • I. - Conoscenza e interesse
  • II. - Compiti critici e conservatori della sociologia
  • III. - Dogmatismo, ragione e decisione
  • IV. - Epistemologia analitica e dialettica. Un contributo al dibattito tra Popper e Adorno
  • V. - Contro la riduzione positivistica del razionalismo. Replica a un pamphlet
  • VI. - Scientificizzazione della politica e opinione pubblica
  • VII. - Progresso tecnico e universo di vita sociale
  • VIII. - Tecnica e scienza come ideologia

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