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La Filosofia Radicale

di
Editore: Il Saggiatore
Prezzo: € 18,00

Informazioni: prima edizione, introduzione e traduzione di Laura Boella. - pp. XVI-160, Milano
Stampato: 1979-09-01
Codice: 500000003761

«Per radicalismo intendo innanzitutto una critica totale della società fondata su rapporti di subordinazione e di dominio, sulla ”divisione quasi-naturale del lavoro”. Radicali sono gli uomini che, allontanandosi dalla forma di vita borghese, ne scelgono una diversa e motivano ed esprimono anche teoricamente questo distacco e questo nuovo orientamento agendo in conformità alle nuove interpretazioni di valore che risultano da tale decisione fondamentale.» Scritta intorno al '74, questa «confessione per la filosofia» assume una posizione particolarmente importante nell'ambito degli scritti di Ágnes Heller degli anni '70. Questo libro mette infatti in luce lo sforzo di superare e di rivedere i fondamenti filosofici della teoria dei valori elaborata negli anni '60. La fondazione ontologico-sociale dei valori (cfr. Ipotesi per una teoria del valore) viene sostituita da una teoria del carattere discorsivo della verità e dei valori. Reinterpretando la concezione di Habermas e di Apel di una «comunità ideale della comunicazione», Ágnes Heller dimostra che attraverso discussioni di Valore il bisogno di filosofia della nostra epoca può trasformarsi in una messa in questione dell'esistente, della sua fatticità reificata e della sua assolutizzazione della ragione strumentale. La trasformazione della vita quotidiana può avvenire solo sotto la guida di un'oggettivazione in grado di fornire essa stessa una forma di vita, non quella esistente, ma quella utopica, che deve essere. Questa oggettivazione è la filosofia che, richiamandosi, non al «consenso» (come Habermas e Apel), bensí alla «discussione», sfugge ai pericoli del relativismo etico e allude a un'utopia radicale fondata sul pluralismo delle forme di vita e sulla massima della tolleranza rivoluzionaria.

Ágnes Heller è nata a Budapest nel 1929. Allieva di Lukács dal '47 e quindi sua assistente, fu espulsa dall'Università nel '59 per aver sostenuto le «idee revisionistiche» del maestro.
Delle sue opere principali sono state pubblicate in Italia: Per una teoria marxista del valore (Editori Riuniti 1974), ' Sociologia della vita quotidiana (Editori Riuniti 1975), L'Uomo del Rinascimento (La Nuova Italia 1977), La Teoria dei bisogni in Marx (Feltrinelli 1978, 6“ ed.) Istinto e aggressività (Feltrinelli 1978), Morale e rivoluzione (Savelli 1979).

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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