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All'Ombra di Kali

di
Editore: Rizzoli
Prezzo: € 22,00

Informazioni: seconda edizione. - pp. 184, Milano
Stampato: 1979-06-01
Codice: 500000007055

La condizione femminile è vasta come il mondo. Ma quasi ovunque è possibile udire il suono sordo di una sopraffazione che confina la donna in destini secondari.
Questo libro capta il risuonare di questo tam-tam sul tamburo gigantesco dell'Asia. Eppure non sono diversi i problemi: altre enormi masse di lavoro femminile ingoiate dalla fatica domestica e da una dedizione sacrificale all'uomo (vedremo come si è arrivati a un sacrificio ben reale e crudele, il rogo per le vedove); la soffocazione, precoce e spietata, della sessualità femminile (con la piaga del matrimonio delle bambine); la grande muraglia della famiglia (e, in più, la morsa della casta); la scarsità di modelli di vita alternativi: o «sposa di dio» o monaca o «santa» nell'ascesi o prostituta. In Oriente i miti maschilisti hanno finito per assegnare la sfera della femminilità a una dea impura e terribile. La dea Kali incombe sull'esistenza della donna: in Bali, per imprigionarla in nette forme di Male o, nel Nepal, per sfrenarla in vertiginose fughe nel delirio.
Abbraccia i continenti un dolore-donna, sotto il cui segno fu scritto «La mela e il serpente». Proiettare ora sullo schermo immenso dell'Asia, ci riappaiono, amplificate e talora stravolte, infelicità e difficoltà femminili profondamente rassomiglianti alle nostre.
Wayang, la ragazza di Bali protagonista di Il mondo di Wayang o le tacite spose indiane che si affollano sullo sfondo di La Dea vivente ci sono ben più sorelle, nella supposta «imperfezione» del loro esistere, di quanto distanza, credenze, costumi farebbero pensare. Anche su di esse cade l'ombra del mito della negatività femminile - l'ombra tremenda di Kali.

Armanda Guiducci dal '50 in poi direttrice o redattrice di «Ragionamenti», «Arguments», «Opinione», «Passato e Presente», «Tempi Moderni», collaboratrice di numerose riviste fra cui «Cultura e realtà» di Pavese, ha scritto: La domenica della rivoluzione (Lerici, 1961); Poesie per un uomo, (Mondadori, 1965; Premio Cittadella); Dallo zdanovismo allo strutturalismo (Feltrinelli, 1967); Il mito Pavese (Vallecchi, 1967; Premio Pisa); Pavese (Mursia, 1972 e 1974); La mela e il serpente (Rizzoli, 1974, 1976, 1977; traduzione francese: La Pomme et le Serpent, Gallimard, 1976; traduzione spagnola La manzana y la serpiente, Moguer, 1976); Due donne da buttare (Rizzoli, 1976, 1978; traduzione tedesca Beruf: Hausfrau. Beruf: Dirne, Rogner & Bernhard, 1978); La donna non è gente (Rizzoli, 1977).

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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