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Il Leggere Inutile - Indagine sui Testi di Lettura della Scuola Elementare

Indagine sui testi della lettura della scuola elementare a cura di Egidia Barassi, Stefano Magistretti, Gaetano Sansone, con interventi di G. Belgrano, A. dell'Oca, S. Giacomoni, M. Lodi, B. Munari, C. Olivia, P. Roversi

di
Editore: Emme Edizioni
Informazioni: terza edizione, cura e introduzione di Egidia Barassi, Stefano Magistretti, Gaetano Sansone. - pp. 148, Milano
Stampato: 1974-01-01
Codice: 500000006706

Dalla prefazione:

Questa indagine è stata condotta su un campione di 50 libri di lettura, attualmente in uso nella scuola dell'obbligo, per un totale di 7.952 pagine. I volumi sono cosi suddivisi: 33 testi per la terza e la quarta classe; 10 testi per la seconda classe; 4 testi per la quinta classe; 3 testi per la prima classe. Venti testi sono di case editrici milanesi, dieci di Brescia, sette di Torino, cinque di Firenze, 3 di Napoli, 3 di Roma e 2 di Bergamo.
La preponderanza di case editrici milanesi risponde ad un dato di fatto: sono in netta maggioranza rispetto a tutta l'editoria scolastica.
Sono stati inoltre utilizzati, traendone citazioni e giudizi, interessanti lavori svolti sul tema, in particolare: «La religione nei libri di testo della scuola elementare» (Seminario di Pedagogia della Facoltà di Magistero di Firenze, anno 69-70), e «... secondo le disposizioni vigenti» catalogo della mostra dedicata ai libri di testo nella scuola dell'obbligo, organizzata dal comune di Reggio Emilia nel febbraio del 1971.
Poiché l'ambiente, i personaggi e valori descritti nei libri di lettura sono proposti come modello ai giovani lettori, sono stati individuati alcuni soggetti fondamentali, quali: ambiente - lavoro - famiglia - scuola - religione - patria, e la ricerca è stata concentrata su questi argomenti. È apparsa subito evidente la generale uniformità dei volumi consultati. I vari volumi si assomigliano in tutto: negli argomenti trattati, nell'impostazione, nei caratteri, nelle illustrazioni e, quel che più conta, nei giudizi.
Varia certamente la forma, ora più narrativa, ora più discorsiva, ecc., ma sostanzialmente siamo di fronte al «testo unico». Le disposizioni ministeriali contribuiscono validamente a determinare questa uniformità anche esteriore. Ecco un estratto delle disposizioni del 23 novembre 1955: «È fatto divieto di usare il colore nella stampa dei caratteri, come pure stampare su sottofondi colorati. Il corpo dei caratteri non dovrà essere inferiore ai tre millimetri per i libri della I e II classe, ai due millimetri e mezzo per quelli della III, IV e V classe. Nessun testo dovrà essere composto con righi a stampa di lunghezza superiore ai tredici centimetri e con pagine alte più di venti centimetri (esclusi i margini bianchi tanto in larghezza che in altezza)».[...]

Il volume non è disponibile

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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