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La Villeggiatura di Mussolini - Il Confino da Bocchini a Berlusconi

di
Editore: Baldini Castoldi Dalai Editore
Prezzo: € 18,00

Informazioni: pp. 320, Milano
Stampato: 2004-04-01
Codice: 978888490550

Nella prima metà del Novecento le isole erano costantemente associate alle deportazioni, alle punizioni, ai meccanismi di rigetto del consorzio civile. Gli isolani più lungimiranti già allora immaginavano un diverso destino, fondato sullo «sfruttamento» delle bellezze naturali; ma essi erano considerati dei visionari, personaggi un pò matti, gente che sognava a occhi aperti, dal momento che sul loro scogli mancava persino l'acqua potabile. l teorici dell'equazione confino-villeggiatura non soltanto mostrano oggi di non conoscere la realtà delle isole e del confino ma ignorano di essere riciclatori di una leggenda messa in circolazione dalla propaganda fascista e, primo fra tutti, da Arturo Bocchini.
Sulla base dei documenti custoditi nell'Archivio Centrale dello Stato è possibile persino fissare la data di nascita di questa leggenda: il 12 gennaio del 1928, giorno in cui Bocchini illustrò, in un documento di nove pagine, i motivi che l'avevano indotto a indicare Ponza come sede di una colonia di confinati nonostante i tentennamenti dello stesso Mussolini.

Guardare al passato è spesso utile per capire da dove si viene e dove si vuole andare, per imparare dagli errori e percorrere passi più saldi e sicuri verso il futuro. Ma non si può trarre profitto dalla storia se questa viene manipolata e riscritta a seconda dei tempi e delle circostanze. Oppure se addirittura non è mai stata scritta. In quest'ottica, "La villeggiatura di Mussolini" si pone come il tentativo di scrivere una storia organica sul confino politico durante il fascismo e, nello stesso tempo, aspira a essere un'incisiva risposta ai recenti tentativi di rivalutare molti aspetti del regime mussoliniano, anche quelli più ignobili. L'unica cosa che, paradossalmente, si finisce per rivalutare è solo la perfida intelligenza di alcune menti fasciste, come quella di Arturo Bocchini, per esempio, capo della polizia del regime, ideatore, a fini propagandistici, dell'accostamento fra confino e villeggiatura, per alcuni ancora così ovvio e attuale. Nel libro, attraverso numerosi documenti e testimonianze, vengono ricostruite la genesi e lo sviluppo di questa forma di repressione del dissenso, ed emergono con evidenza tutte le persecuzioni morali, i piccoli sadismi quotidiani e le violenze fisiche e intellettuali, parti integranti della "villeggiatura" a cui furono costretti un gran numero di non allineati all'ordine mussoliniano: dai grandi protagonisti del Novecento italiano come Pertini, Gramsci, Nenni e Cesare Pavese, fino ai più umili fra contadini, operai e insegnanti. Gente di ogni estrazione sociale e politica, che seppe respingere ogni tentativo di umiliazione e di distruzione della personalità, in nome di un insano amore: quello per la libertà.

Silverio Corvisieri è nato a Ponza nel 1938 quando l'isola ancora ospitava centinaia di confinati politici. Dopo aver militato per alcuni anni nel PCI e nei movimenti che incubarono il Sessantotto, è stato uno dei fondatori di Avanguardia Operaia. Deputato per tre legislature, ha collaborato a numerosi quotidiani e periodici come redattore dell'«Unità», condirettore della «Sinistra», editorialista della «Repubblica» e di «Paese Sera», direttore del «Quotidiano dei Lavoratori». Ha pubblicato Bandiera Rossa nella Resistenza romana (Roma 1968); Trotzkij e il comunismo italiano (Milano 1976); I senzamao (Roma 1976); Il mio viaggio nella sinistra (Roma 1979); All'isola di Ponza (Roma 1985); Il re, Togliatti e il Gobbo (Roma 1998); Badernão. La ballerina dei due mondi (Roma 1998); Il mago dei generali (Roma 2001); Zi'Baldone (Minturno 2003).

Il volume è disponibile in copia unica

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