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Vite dei Dodici Cesari

In Cofanetto

di
Editore: Rusconi
Informazioni: prima edizione, cura e introduzione di Gianfranco Gaggero. - pp. 792, nn. tavole b/n f.t., Milano
Stampato: 1990-10-01
Codice: 978881816006

Le poche informazioni che si possiedono su Gaio Svetonio Tranquillo, solo parzialmente integrate da un'epigrafe africana di recente rinvenimento, non permettono di chiarire molti particolari della sua vita, a partire dalle date esatte della nascita e della morte. Si sa tuttavia che egli, cresciuto nella Roma dei Flavi e di Traiano, raggiunse il culmine della carriera burocratica presso la corte di Adriano intorno al 120 d.C., quando ricopri per alcuni anni l'importante carica di ab epistulis dell'imperatore. Allontanato bruscamente da tale procuratela, si ritirò dall'attività pubblica per dedicarsi a quella che, a parte diversi testi minori per lo più perduti, rimane l'opera fondamentale della sua produzione storiografica, le Vite dei dodici Cesari, opera che venne pubblicata, suddivisa forse in vari scaglioni, nel terzo decennio del II secolo d.C.
Scrittore fra i più conosciuti ed apprezzati della romanità imperiale, Svetonio riflette nella sua opera biografica l'esaurimento di un'età, il primo secolo dell'impero, segnata da profonde trasformazioni politiche e sociali e dal lento consolidamento del governo autocratico, ma preannuncia contemporaneamente anche l'avvento di un'epoca di minore tensione morale e di più convinta accettazione del nuovo ordine istituzionale e della ormai indiscussa centralità della figura del principe. In tale contesto le Vite dei dodici Cesari si inseriscono in effetti come un testo emblematico, tanto per il loro valore intrinseco, quanto per gli elementi di novità che presentano rispetto alla storiografia del passato. Rompendo con la tradizione annalistica, e aprendo la strada a una lunga serie di componimenti biografici più o meno riusciti, le Vite concentrano tutta l'attenzione del lettore sull'imperatore di turno, spezzando tuttavia il quadro complessivo in una successione di rubriche di Varia estensione, ciascuna dedicata a una "virtù", a un "vizio", o comunque a una caratteristica saliente o curiosa del protagonista. Il mosaico che ne deriva, se si trasforma talvolta in un seguito poco stimolante di episodi fine a se stessi e slegati cronologicamente fra loro, talvolta si solleva però fino a dar luogo a diversi piccoli quadretti ricchi di vivacità e di interesse, pervasi nei momenti più felici da una sottile patina di ironia persino sorprendente. In questo, oltre che nell'efficacia di taluni ritratti imperiali divenuti a ragione o a torto proverbiali, sta del resto la ragione della fama sostanzialmente positiva, e in definitiva tutt'altro che usurpata, di un'opera che tuttora si legge non solo con la necessaria attenzione dovuta a una fonte spesso insostituibile di notizie storiche o antiquarie, ma anche con la cordiale simpatia che merita un testo che ci rende vicini come pochi altri, nei loro pregi e nelle loro miserie, personaggi di un'epoca tanto diversa e lontana.

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Introduzione

Libro I: Divo Giulio
Libro II: Divo Augusto
Libro III: Tiberio
Libro IV: Gaio Caligola
Libro V: Divo Claudio
Libro VI: Nerone
Libro VII: Galba - Otone - Vitellio
Libro VIII: Divo Vespasiano - Divo Tito - Domiziano

Carte geografiche:

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Cronologia

  • Dinastia Giulio-Claudia
  • Dinastia Flavia
  • Indice dei nomi di persona : di divinità
  • Indice dei nomi geografici ed etnici
  • Indice topogatico degli edifici e dei monumenti della città di Roma

Indice delle tavole
Bibliografia

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