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La Diplomazia del Cinismo - La Vita e l'Opera di Talleyrand l'Inventore della Politica degli Equilibri dalla Rivoluzione Francese alla Restaurazione

Titolo originale: Talleyrand, ou le cynisme

di
Editore: Rizzoli
Prezzo: € 29,00

Informazioni: prima edizione, traduzione di Maria Novella Pierini. - pp. 512, nn. illustrazioni b/n e nn. tavole b/n f.t., Milano
Stampato: 1982-02-01
Codice: 500000006370

"Mi serviva un aristocratico" aveva detto Napoleone "che fosse in grado di usare un'insolenza principesca." E lo trovò in Talleyrand, abile diplomatico, intrigante ministro degli esteri, vescovo e principe, ex deputato rivoluzionario, tenero amante e cinico affarista. Ritratto di un uomo e di un'epoca, in quest'opera di Castelot rivive in una rievocazione avvincente, suggestiva e storicamente documentata, quell'ambiente dell'alta diplomazia che ebbe in mano i destini d'Europa. Talleyrand seguì l'epopea napoleonica, contribuendo a ingigantirla, con un occhio ai sovrani d'Europa e ai possibili mutamenti, pronto a tradire il suo signore ai primi accenni del tracollo. Talleyrand trovò in Metternich, il campione della Restaurazione, un avversario e un socio d'affari, e cominciò a pensare che un assetto europeo più stabile si potesse raggiungere senza Napoleone e i suoi sogni di dominio universale.
Il Congresso di Vienna delle Grandi potenze sarà il suo trionfo, e quello di Metternich. Le trame che tengono assieme l'Europa sono legate dalle loro abili mani. Molti sostengono che Talleyrand fece soltanto i propri interessi, come quando chiese allo zar un milione e mezzo di franchi per avergli risparmiato una guerra; molti altri ritengono, se non altro, che gli interessi della Francia "coincisero" con quelli di Talleyrand.
Il ministro degli esteri aveva mille volti. Caustico, elegante, intelligente, con un senso profondo della storia e un intuito infallibile circa il futuro: questo il giudizio degli uni; astuto, meschino, egoista, cinico, opportunista e perfino criminale, nel giudizio degli altri; a volte, per gli stessi, tutte queste cose insieme. La sua fama, il fatto di averne una detestabile, finisce per diventare elemento di attrazione, e indubbiamente lo è per le moltissime donne, giovani e non più giovani, nobili e borghesi, che si sono legate a lui in occasionali avventure, come compagne della vita, come amanti, come ammiratrici e che gli sono rimaste amiche fino alla fine dei suoi giorni. E forse per le stesse ragioni egli si attira amicizia e odio alterni di re, imperatori, ministri e intellettuali: a Varsavia, per preparare l'invasione della Russia, a Erfurt per tramare il rovesciamento di Napoleone, a Vienna per sistemare l'assetto dell'Europa, a Parigi per restaurare la monarchia, a Londra per legarla all'antico avversario. Talleyrand fu il condottiero di quella "grande armée" dei diplomatici, di cui Metternich fu l'ispiratore, che seguì gli eserciti per restaurare la vita civile con il fine di raggiungere un durevole equilibrio politico in Europa mediante la diplomazia del cinismo.

André Castelot scrittore e autore di una cinquantina di volumi prevalentemente a carattere storico-biografico, ha ottenuto due volte, con le sue biografie di Filippo Egalité (1951) e di Maria Antonietta (1953) il premio della Académie Française.

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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