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Storia della Pazzia

Se un giorno le belve dovranno giudicare gli uomini, porteranno come atto di accusa contro di noi, la ferocia degli uomini sani contro gli uomini folli.

di
Editore: Edizioni Corbaccio
Prezzo: € 32,00

Informazioni: quarta edizione. - pp. 576, nn. fotografie b/n f.t., Milano
Stampato: 1952-03-15
Codice: 500000005465

«[...] Ad un libro come questo sarebbero necessarie non una ma cento premesse. La pazzia, infatti, è compresa nel novero di quei fenomeni particolari che toccano, se non tutti, buona parte dei fenomeni generali. Fenomeni nel senso kantiano. Per entrare pienamente nella questione bisognerà osservare che la follia coinvolge profondamente i concetti filosofici della libertà, della verità, della morale, della giustizia, della psiche e del libero arbitrio. In sostanza, abbozzare la filosofia della pazzia equivale ad un tentativo gigantesco: far la filosofia della vita e, qualche volta, della metafisica, Considerazione dolorosa ove si pensi che io non comprendo a Metafisica se non come un qualche cosa di pericoloso e pericolante; un'arma che, pur non avendo valore d'offesa, è sempre in bilico e sempre oscillante fra l'inconoscibile e il conoscibile, fra l'intelligibile e l'inintelligibile. Potrei affermare che fin dall'adolescenza una insopportabile antipatia per i metafisici - gli albini del pensiero, come li chiamava Nietzsche - mi chiuse irrevocabilmente i campi stranamente gonfi di voci, in cui, paludati, i metafisici gozzovigliano alla ricerca della Verità maiuscola e delle sue prove.
La pazzia è reagente chimico di portata incalcolabile su tutte le convenzioni e le filosofie stabilite. A parte che la follia ¢ un asse di sostegno per i criteri ragionevoli che militano contro il concetto del libero arbitrio; a parte ancora che con la follia entra in chiara discussione quell'altro elemento metafisico che gli uomini usano chiamar l'anima; a parte ancora che la morale viene a subire una condanna quasi grottesca, pur rimanendo, arcigna e irsuta, a dettar legge in tutti i movimenti dell'uomo: la pazzia dimostra - col suo pianto e con la sua ilarità - che la libertà degli atti, quella libertà che si crede possibile e vera, è incastrata e incantata nel gioco di quell'aggregato fisio-chimico che è l'uomo. Ciò è un pò amaro e non va git. È, insomma, il crollo di molte ideologie supreme che si erano inventate pet la sublimazione dell'uomo. È, in sostanza, il riconoscimento netto e leale che la nostra vita si svolge entro limiti e mura: e che per viver da saggi bisogna allontanarsi di molto e da questi limiti e da queste mura. [...]»

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PARTE PRIMA
RAGIONE E PAZZIA

  • Lafoi
  • Il giocattolo e i peccato
  • Circolarità, unità, distinzione, nell'analisi della pazzia
  • La salute del dubbio
  • Il vocabolo e l'oblio
  • La nozione della pena
  • Valutazione sociale della pazzia

PARTE SECONDA
LA PAZZIA NEGLI UOMINI E NEGLI ANIMALI

  • Gli uomini
  • Gli animali

PARTE TERZA
LA PAZZIA NELL'ARTE

  • Dal libro giallo alla cicala
  • Dante
  • Le diagnosi, di Shakespeare
  • I lunatici
  • Da Manzoni a Dostojewskij
  • I documenti umani
  • La fatica per ritrovare se stessi
  • La maschera della follia
  • Intermezzo
  • Il pazzo di Sandor Petöfi

PARTE QUARTA
STORIA DELLA PSICHIATRIA

  • Elogio
  • Il demonio dil Freud
  • Dalla dialettica alla clinica
  • Aggruppamento delle malattie e delle infermità mentali

PARTE QUINTA
L'INFERMITÁ DI MENTE NELLA LEGGE

  • Il Codice Penale
  • Il Codice Civile

Indice analitico-concettuale
Indice delle illustrazioni

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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