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Psicanalisi e Religione

Titolo dell'opera originale: Psychoanalysis and Religion

di
Editore: Edizioni di Comunità
Informazioni: traduzione di Ugo Varnai. - pp. 96, Milano
Stampato: 1961-02-01
Codice: 500000005380

In questo suo libro sui rapporti fra religione e psicanalisi, l'autore si propone di mostrare che è errato sia concepirle come due discipline inconciliabilmente opposte, sia pretendere di identificarle del tutto. Entrambi questi punti di vista sono semplici e comodi: mentre un esame approfondito e imparziale rivela che i rapporti tra la religione e la psicanalisi sono molto più complessi. Spero tra l'altro - egli scrive - di poter mostrare che non è vero che se non si accettano i dogmi religiosi si deve rinunciare a occuparsi dell'anima. Lo psicanalista è in grado di studiare sia la realtà umana che è presente nella religione, sia quella che è presente nei sistemi simbolici non religiosi. Dal suo punto di vista non interessa sapere se l'uomo torna alla religione e crede in Dio, ma se vive con amore e pensa secondo verità. Se la risposta è sì, i sistemi che adopera hanno poca importanza. Se la risposta è no, non ne hanno alcuna. Se non è dato all'uomo di affermare con certezza qual è la natura di Dio, gli è pur dato di descrivere la natura degli idoli; se il positivo è ineffabile, del negativo si può certo parlare. Non sarebbe ora di smettere di disputare sull'esistenza di Dio, e di unirci invece per smascherare le varie forme di idolatria contemporanea? Non sono Baal e Astarte che minacciano oggi la più preziosa eredità spirituale dell'uomo, ma nei paesi autoritari la deificazione dello Stato e del potere, e nella nostra cultura la deificazione della macchina e del successo. Non importa che si appartenga a una delle vecchie religioni, o che si creda alla necessità di una nuova; importa che si badi alla sostanza e non all'involucro, all'esperienza e non alle parole, all'uomo e non alle chiese. Questo dovrebbe bastare a unirci in una recisa negazione dell'idolatria: in essa potremo forse trovare una fede comune, e certamente un po' più di umiltà e d'amor fraterno.

Erich Fromm (Francoforte, 1900 Locarno, 1980) ha studiato alle Università di Heidelberg e di Monaco, e all'Istituto di psicanalisi di Berlino. Con Adorno, Horkheimer, Marcuse e altri ha lavorato nell'ambito del celebre Institut fur Sozialforschung di Francoforte. Nel 1934 si è trasferito negli Stati Uniti e ha insegnato al Bennington College, alle università Columbia, del Michigan e di Yale, e all'Universidad Nacional de Mexico. Fra le sue opere più famose: La crisi della psicoanalisi, Anatomia della distruttività umana, Avere o essere ?, Grandezza e limiti del pensiero di Freud, La disobbedienza e altri saggi, L'amore per la vita, L'arte di amare, Fuga dalla libertà, Anima e società e L'arte di ascoltare.

Visualizza indice

  • Il problema
  • Freud e Jung
  • Tipi di esperienze religiose
  • Il psicanalista come medico dell'anima
  • La religione e il «pericolo» della psicanalisi

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