Guardare Lontano

«... ammettere che i valori possono essere diversi non significa che non ci sono valori, che non esiste alcun principio fondamentale di cui si possa dire che ci caratterizza in quanto esseri umani».

Come dobbiamo condurre la nostra vita ora che ci siamo lasciati alle spalle i sistemi di valori che la religione un tempo ci forniva? Holloway ci spiega che l'uomo si trova al bivio, preso tra l'incudine di un ritorno all'autorità della tradizione e il martello del caos della società contemporanea. Da una parte il fondamentalismo della sicurezza, dall'altra lo scetticismo del relativismo culturale. Eppure esiste una terza via: quella delle persone che vivono laicamente la loro spiritualità e cercano, senza fare riferimento a una religione o a un qualche senso necessario di Dio, di praticare una morale antiautoritaria.
A loro Holloway si rivolge con questo libro che si sviluppa in quattro movimenti: i primi tre ripercorrono le basi psicologiche, filosofiche ed etiche della spiritualità laica. Il quarto riguarda la fine. La fine delle tradizioni e la fine della vita umana stessa nella morte.

Un Brano:
"Nella società laica odierna per molte persone la religione non ha mai esercitato alcuna attrattiva. Non hanno 'lasciato la Chiesa', semplicemente perché non ne hanno mai fatto parte. E non hanno smesso di interessarsi alla spiritualità o alla vita interiore della comunità umana solo perché non sono membri di nessuna delle religioni presenti nella nostra società. Sono affascinate dalla passione con cui l'umanità cerca di comprendere l'universo, e ammirano il modo in cui la scienza cerca di guardare obiettivamente alla realtà delle cose. Trovano piacere nella ricchezza dell'arte e, attraverso le sue varie forme, sperimentano momenti di grazia e trascendenza. Sono sempre più affascinate dalla complessità della psiche per come è rivelata dallo studio psicologico della natura umana; conoscono il lungo percorso svolto dall'umanità alla ricerca di un'armonica completezza. Insomma, la spiritualità si rivela in un ricco e ampio spettro di forme, e sono innumerevoli le persone che le seguono senza fare riferimento a una religione o alla necessità di un dio. Per questa moltitudine ho scritto questo libro, perché attualmente ne faccio parte."

Richard Holloway è stato vescovo anglicano di Edimburgo ed è tuttora professore di teologia a Londra e membro della Royal Society. Noto per le sue posizioni di avanguardia sui temi della religione e dell'etica - ha sostenuto i diritti degli omosessuali e la liberalizzazione delle droghe - scrive per il Times, il Guardian e lo Scotsman. Ha pubblicato più di venti libri. Vive a Edimburgo.