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Antonin Artaud - Il Teatro e il Ritorno alle Origini

Un approccio antropologico

di
Editore: Nuova Alfa Editoriale
Prezzo: € 25,00

Informazioni: unica edizione, prefazione all'edizione italiana di Ferdinando Taviani, traduzione di Michela Scolaro. titolo originale: Antonin Artaud - Le théàtre et le retour aux sources. - pp. XXXIX-306, Bologna
Stampato: 1994-01-01
Codice: 978887779408

Da questo lavoro, di grande originalità d'approccio, emerge un diverso Antonin Artaud, che non è più il “pazzo” o il “letterato”, punti estremi dell'agiografia artaudiana, bensì un antropologo che si dedica all'esplorazione approfondita delle “fonti”: fonti immaginarie o, piuttosto, fonti dell'immaginario, “mondi perduti” come le Galapagos della leggenda, fonti storiche (Roma e la Siria di Eliogabalo), i miti delle origini e, infine, territori reali come quello dei Tarahumaras.
Il pensiero degli etnologi diviene uno sfondo particolarmente adatto per lasciar emergere le tracce di quei nudi viaggi che nell'adesione al teatro realizzano la possibilità di non aderire a dottrine.
Artaud appare sullo sfondo della letteratura etnologica e dell'antropologia culturale come un poeta nel senso serio della parola: uno specialista della precisione, un fabbro della lingua e dei concetti. Non un fantasioso inventore di metafore, non un visionario, non un sognatore ad occhi aperti oppure - come si dice per indorare la pillola - un utopista. Non un profeta invaso e scosso dal suo dio.
Questo saggio di Monique Borie, pubblicato in Francia nella prestigiosa collana Bibliothèque des Idées delle edizioni Gallimard, costituisce uno dei punti più alti della saggistica artaudiana, restituendo all'opera dell'autore de Il Teatro e il suo Doppio una coerenza e una profondità che la “leggenda” e le polemiche del passato hanno spesso impedito di cogliere.

Monique Borie, docente all'Institut d'Etudes Théatrales de la Sorbonne Nouvelle, ha dedicato la maggior parte della sua attività di ricerca al teatro contemporaneo, studiato con gli strumenti delle scienze umane e in particolare dell'antropologia. Interessata al rapporto tra le grandi esperienze teatrali degli anni sessanta e il pensiero mitico, ha pubblicato presso le edizioni Nizet Mythe et théatre, une quéte impossible?, oltre a studi su Grotowski, il Living Theatre e P. Brook.

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