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Esercizi Spirituali

di
Editore: TEA - Tascabili degli Editori Associati
Informazioni: con un saggio di Roland Barthes, note a cura di Giuseppe De Gennaro S.I., traduzione di Martino J. Severi. - pp. 132, Milano
Stampato: 1988-07-01
Codice: 978887819052

«Non occorre essere cattolici, né cristiani, né credenti, né umanisti, per esserne interessati.» (Roland Barthes)

Ignazio di Loyola nacque nel 1491 ad Azpeitia, nella provincia basca di Guipúzcoa. Avviato alla carriera delle armi, nel 1517 fu assunto come gentiluomo da Antonio Manrique de Lara, viceré di Navarra, che gli affidò il compito di mantenere l'ordine nella regione. Nel 1521, durante l'assedio di Pamplona, venne gravemente ferito a una gamba e, nel corso della lunga convalescenza, la lettura del Flos Sanctorum di Giacomo da Varazze e della Vita Christi di Ludolfo di Sassonia operò la sua conversione spirituale: fa voto di castità, si propone di imitare la vita dei santi e progetta di fare un pellegrinaggio in Terra Santa (alla volta della quale partirà nel 1523). Ritiratosi a Manresa, dove si trattenne per circa un anno, compose nei suoi elementi sostanziali gli Esercizi spirituali, che completerà in seguito e che solo nel 1548 ricevettero l'approvazione di papa Paolo III. Di ritorno dal pellegrinaggio in Terra Santa, riprese gli studi, prima a Barcellona e in seguito ad Alcalà de Henares, dove il suo ascetismo suscitò i sospetti delle autorità ecclesiastiche. Dal 1528 al 1535 studiò presso la Sorbona di Parigi e sviluppò il suo programma di apostolato e di rinnovamento. Ordinato sacerdote nel giugno 1537, si recò a Roma per mettersi a completa disposizione del Pontefice. Il testo della Regola del nuovo Ordine fu approvato dal Papa nel 1540, con la bolla Regimini militantis Ecclesiae: nasceva la Compagnia di Gesù. Ignazio non si muoverà più da Roma dove, eletto Generale della Compagnia, redigerà le Costituzioni dell'Ordine e scriverà il suo Diario spirituale. Morirà il 31 luglio 1556. Beatificato nel 1609 da papa Paolo V, sarà canonizzato nel 1622 da Gregorio XV.

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