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La Preistoria della Società Europea

di
Editore: Sansoni Editore
Informazioni: introduzione dell'autore, traduzione di J. P. le Divelec. - pp. 276, numerose tavole b/n f.t., nn. ill. b/n, Firenze
Stampato: 1979-07-01
Codice: 500000003849

Cinquemila anni fagli abitanti dell'Europa si trovavano, per quanto riguarda l'attrezzatura e l'organizzazione economica, al medesimo livello rivelato quattrocento anni or sono dagli Indiani d'America, e, ai nostri giorni, dagli indigeni della Papuasia. Essi però perdettero le loro Caratteristiche in virtù della contiguità con l'Egitto e la Mesopotamia arrivando a superare gli stessi maestri d'oriente. È soltanto nella valle del Nilo e nel delta del Tigri e dell'Eufrate che poteva essere realizzata l'organizzazione politica ed economica indispensabile alla nascita di una industria metallurgica. È col sorgere di questa che, cinquemila anni or sono, fu mosso in realtà il primo passo verso quel «progresso» che ha reso il vecchio mondo così diverso dal nuovo. I barbari europei beneficiarono dei 'frutti di questa scoperta, ed uscirono dall'Età della Pietra.
V. Gordon Childe, tra i maggiori archeologi del nostro tempo, spiega qui con evidenza come e perché essi giunsero a tanto.
L'intento principale di questo libro e mostrare che anche nei tempi preistorici le società barbare d'Europa si comportavano» in modi nettamente europei, e chiarire inoltre come le società europee abbiano potuto dare origine ad una «scienza europea». La dimostrazione poggia su basi meramente archeologiche e tiene conto di motivazioni offerte dai pescatori e cacciatori dell'età glaciale d'Europa, della rivoluzione neolitica d'oriente, della colonizzazione europea ad opera degli agricoltori, della rivoluzione urbana in oriente, della prima età mediterranea del bronzo, dei missionari, dei commercianti, dei guerrieri, della creazione di una civiltà europea.

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