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La Moneta

Da dove viene e dove va

di
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Informazioni: traduzione di Ettore Capriolo. - pp. 384, Milano
Stampato: 1977-01-01
Codice: 500000002800

«La storia della moneta insegna molto,» scrive John Kenneth Galbraith «o almeno si può fare in modo che insegni molto.» Gli antichi lavoravano i metalli - l'oro, l'argento, il rame - e li coniavano in monete; nel tempo, l'avvento della società moderna ha introdotto l'uso della banconota di vario taglio e portata, più facile a maneggiarsi.» Ma se muta il materiale, il significato resta identico. Ebbene, si chiede Galbraith, «cos'è che rende questa striscia di carta, di per sé priva di valore, così utile negli scambi, mentre nessun altro foglio di simili dimensioni ha un valore comparabile?». Le risposte possono essere molte, ma, nota l'economista americano, risultano spesso incoerenti. La realtà è che «il lettore dovrebbe leggere queste pagine con la consapevolezza che la moneta non è niente di più o di meno di ciò che lui, o lei, ha sempre pensato che fosse, vale a dire ciò che viene comunemente offerto o ricevuto per l'acquisto o la vendita di merci, servizi o altre cose». Da questa semplice evidenza si dipana una storia affascinante e insolita, che se a un certo punto coincide con quella economica, non è comunque solo questo. La «moneta», e cioè il denaro, concerne la vita stessa dell'uomo nel suo essere e divenire attraverso i secoli, riguarda il sorgere di nuove istituzioni quali le banche, le società per azioni, i sindacati o la previdenza sociale, è alla base di fatti drammatici quali le guerre e le rivoluzioni. Si tratta dunque di una lunga storia, piena di sfaccettature, che dai re di Lidia - i primi, presumibilmente, a coniare le monete nell'ottavo secolo avanti Cristo - arriva sino ai giorni nostri, caratterizzati da problematiche sociali e da mercati instabili, in cui il dollaro primeggia con le sue ricorrenti crisi e impennate, creando inflazioni o stagnazioni. Chi meglio di John Galbraith, certamente il più famoso e discusso economista d'America, poteva dare alla «moneta» questo senso ampio e questa corposità storica e umana, non solo quindi metallica o fatta di semplice carta? Dalle sue tesi, dalla sua dissertazione, nasce un libro d'estrema attualità e di valido aiuto per la comprensione dei problemi urgenti che travagliano il nostro incerto presente, legato com'è ai flussi e ai riflussi della «moneta» e dei suoi meccanismi.

John Kenneth Galbraith è nato nel 1908, Professore di economia ad Harvard, uomo politico di parte * democratica, ha avuto incarichi speciali di governo fin dai tempi di F.D. Roosevelt e durante la presidenza Kennedy e stato ambasciatore degli Stati Uniti in India.
Come scrittore è conosciuto in Italia per Il capitalismo americano (1955), Il grande crollo (1962), La società opulenta (1963), Il trionfo (1968), Il nuovo stato industriale (1968), Il potere militare negli Stati Uniti (1969), L'economia e la qualità-della vita (1971), Passaggio in Cina (1973), L'economia e l'interesse pubblico (1974).

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