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Un Popolo Invisibile

I Palestinesi d'Israele

di
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Prezzo: € 33,00

Informazioni: prima edizione, introduzione dell'autore, traduzione di Sarah Kaminski ed Elena Loewenthal. - pp. 298, Milano
Stampato: 1993-02-01
Codice: 978880436279

Qualche anno fa David Grossman, già affermato narratore nel suo paese, raggiunse fama internazionale con Il vento giallo (1987), un reportage tra gli arabi dei Territori occupati che parve anticipare con straordinaria chiaroveggenza lo scoppio dell'intifada. Nadine Gordimer lo definì «il libro che ci rivela la tragedia arabo-israeliana, opera di uno scrittore appassionatamente onesto e capace di porre le domande più terribili».
Ora Grossman prosegue il suo viaggio tra i palestinesi-israeliani, occupandosi degli arabi che si trovano sul territorio dello stato d'Israele sin dalla sua fondazione, nel 1948.
Israele è nato come stato «ebraico» e «patria» per gli ebrei di tutto il mondo, ma circa un quinto dei suoi cittadini sono arabi, in maggioranza musulmani e in piccola parte cristiani. Ufficialmente, questi arabi israeliani godono di tutti i diritti civili, ma in pratica vengono sistematicamente discriminati.
Frequentano scuole israeliane e votano per il parlamento d'Israele, ma sentono di appartenere per lingua e cultura alla nazione palestinese, che si trova in stato di guerra con Israele e li guarda spesso con diffidenza, definendoli «arabi del '48».
Queste dolorose contraddizioni, su cui da decenni grava il silenzio dello stato d'Israele, sono così riassunte da un interlocutore di Grossman: «Il mio popolo è in guerra col mio paese».
In questo nuovo libro Grossman non descrive dunque un conflitto aperto, bensì una situazione ambigua e stagnante che rischia di soffocare Israele quando avrà concluso la pace coni suoi nemici esterni.
Lo scrittore ama appassionatamente il suo paese e ci mostra un Israele diverso da quello che molti immaginano, sia nei paesaggi naturali (una Galilea placidamente incontaminata, fatta di boschi e villaggi inaccessibili), sia in quelli umani. Sa far parlare con meravigliosa naturalezza ebrei e arabi, fondamentalisti islamici e coppie di sposi, scrittori, pasticceri... E al di là di ogni confine ufficiale o mentale, indica le impressionanti affinità psicologiche che legano due popoli cresciuti insieme sullo stesso territorio.
Per questo il libro è dedicato a «tutti coloro che si ostinano nel sogno». E davvero Grossman si rivela così ostinato nella sua onestà, nella volontà di capire e farsi capire, che il lettore è trascinato a sperare, nonostante tutto, in un futuro più limpido.

David Grossman è nato nel 1954 a Gerusalemme, dove vive. Noto per le sue posizioni sulla questione palestinese (espresse nel libro Il vento giallo e in diversi interventi sulla stampa internazionale), è diventato un caso letterario grazie allo straordinario successo di Vedi alla voce: amore (1988), tradotto in tutto il mondo.
Tra le altre sue opere di narrativa, Il libro della grammatica interiore e la raccolta di racconti L'uomo che corre.

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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