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San Pietro

La vita, le speranze, le lotte e le tragedie dei primi cristiani

di
Editore: Rusconi
Prezzo: € 14,00

Informazioni: premessa dell'autore. - pp. 228, tavv. a colori e b/n f.t., Milano
Stampato: 1983-02-01
Codice: 500000001886

San Pietro, pescatore di Bethsaida, è il personaggio più importante tra i primi cristiani, consapevole di un primato che i cattolici, a duemila anni di distanza, non mettono in discussione. Nella Bibbia egli appare come un uomo che, prima a Bethsaida e poi a Cafarnao, sceglie una vita di lavoro, a differenza di Paolo che, a Tarso e a Gerusalemme, conduce soprattutto la vita dell'intellettuale. È di poche parole, come sa chi si confronta ogni giorno con le forze della natura. Sappiamo che ha una suocera, quindi si è sposato, benché la moglie non compaia mai al suo fianco.
Pietro ha anche un fratello, Andrea, ed è con lui che affronta l'avventura del nomadismo seguendo Gesù attraverso i tormentati territori della Palestina dove gli ebrei sono divisi in rigide classi sociali, con grandi differenze economiche, guidati da sovrani imposti da eventi esterni, premuti dall'occupazione romana e dall'ellenismo avanzante. La Palestina conosce i palazzi sontuosi e le fortezze imponenti (ne sa qualcosa Giovanni il Battezzatore), ma anche villaggi scavati nel sasso. Le contrade sono percorse da banditi, falsi profeti e rivoltosi. Il gruppo di persone che si muove con Gesù incontra difficoltà enormi, la loro avventura e pericolosissima.
Gesù diviene ben presto un ricercato, tanto che i notabili di Gerusalemme non esitano a pagare un traditore nelle sue stesse file per poterlo acciuffare.
Pietro viaggia armato, non resta più di due notti sotto lo stesso tetto. Solo con molta lentezza egli intuisce che la sua sarà una missione di pace, e la svolta radicale egli la conosce davanti alla tragedia del Calvario. Imprigionato, picchiato, condannato a morte, Pietro sfugge ai suoi nemici. Accusa il Sinedrio, converte un centurione romano, cioè un nemico, ha un aspro scontro con Paolo che invece dovrebbe essergli amico, ha una lite col mago Simone; è perfino sospettato di doppiezza e deve difendersi dai suoi stessi allievi. E lui che a Gerusalemme guida il concilio della Chiesa primitiva: Pietro è il crocevia attraverso cui passa obbligatoriamente il cristianesimo nascente. Infine raggiunge Roma, la nuova Babilonia, dove va incontro alla tragedia finale.

Mario Pancera è nato a Bozzolo (Mantova) nel 1930. Giornalista, è stato redattore di «Adesso», il quindicinale d'impegno cristiano fondato da don Primo Mazzolari. Vive e lavora a Milano.
Ha scritto, tra l'altro: La guerra è schiavitù (La Locusta, 1966), I nuovi preti (Sperling e Kupfer, 1977), Conversazioni con Bettazzi (La Locusta, 1978), Tra fede e rivoluzione. Il caso Girardi (Rusconi, 1981). In collaborazione ha pubblicato I Kennedy (Rizzoli, 1968), Padre Pio (Rizzoli, 1968), I papi del XX secolo (De Agostini, 1974). Ha tradotto Lettera a un giovane cattolico di Heinrich Bòll (La Locusta, 1968).

Il volume è disponibile in copia unica

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