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Cristoforo Colombo e il Papa Tradito

Cristoforo Colombo e il Papa Tradito

Un giallo storico lungo cinque secoli – Le ricerche di un giornalista portano alla luce una verità insabbiata per cinquecento anni: fu il pontefice genovese Innocenzo VIII e non Isabella di Castiglia il vero sponsor della scoperta dell’America

Autore/i: Marino Ruggero

Editore: Newton Compton Editori

introduzione dell’autore.

pp. 192, nn. ill. b/n, Roma

Il vero sponsor della scoperta dell’America non fu Isabella di Castiglia ma un papa, il genovese Innocenzo VIII, morto il 25 luglio del 1492, una settimana prima che Colombo levasse l’ancora.
Sembra incredibile: il 1992 è alle porte, la scoperta dell’America compie cinquecento anni, la sua storia sembra scritta e fissata per sempre. Eppure… Eppure Ruggero Marino, calandosi nel tempo come un detective, scopre le fila di un giallo durato cinque secoli. Fu Giovanni Battista Cybo, divenuto papa col nome di Innocenzo VIII nel 1484, a rendere E possibile l’impresa di Cristoforo Colombo. Il viaggio che segna l’inizio dell’Era Moderna doveva, nelle intenzioni del pontefice, servire a procurare l’oro per varare una crociata e consentire il riscatto della Terra Santa che era in mano agli infedeli.
E si scopre che il denaro venne consegnato a Colombo tramite un parente, anche lui genovese, dei Cybo, banchiere alla corte di Spagna. Che altri denari provengono da Firenze: il papa è anche consuocero di Lorenzo il Magnifico. Che a muovere la corte spagnola è il «logotheta» del pontefice, un umbro.
All’origine di questo libro c’è il ritrovamento di una lettera di Colombo ai re di Spagna della quale fino a qualche anno fa non si sapeva nulla. Così una serie di «indizi» acquista un nuovo rilievo: la strana etimologia del nome delle isole, il fatto che dopo il 1492 Colombo si firmi «Christo Ferens», il suo misticismo, i protettori francescani, la Chiesa sempre sullo sfondo. Tutto lascia credere che nelle vite incrociate del navigatore e del suo papa misconosciuto si nasconda una verità ignorata da cinquecento anni.
Tornato dal Nuovo, Mondo Colombo troverà sul trono, di Pietro Alessandro VI, lo spagnolo Rodrigo Borgia, che assegnerà alla Spagna le nuove terre, Da quel momento ha inizio la sventura di Colombo, che muore chiedendo «carità, giustizia, verità».

Ruggero Marino è nato nel 1940 a Verbania, sul lago Maggiore,un 4 di marzo.
Da quando aveva venti anni, dai tempi di Renato Angiolillo, lavora presso il quotidiano Il Tempo, dove ha ricoperto vari incarichi, fra i quali quello di redattore capo e di redattore capo dei servizi culturali. Come inviato speciale ha fatto la vita del «colombo viaggiatore», prediligendo il Terzo Mondo. Ha effettuato reportage da oltre cinquanta paesi. Ma è la prima volta che si trasforma in investigatore, in inviato speciale nel tempo. Attualmente cura per la terza pagina del suo giornale la rubrica «Mosconi», che fu di Diego Calcagno. E sposato con una pittrice nicaraguense, Cecilia Arguello, e ha due figli. collabora a riviste italiane e straniere. E autore insieme con altri tre colleghi di un libro, Bambini, sulla; condizione dell’infanzia in Italia, venduto dall’Unicef. Ha pubblicato, con le Edizioni Ellemme, all’inizio di quest’anno, un’opera di poesia dal titolo L’inferno in paradiso. Storie dei drammi dei ragazzi della droga e degli anni di piombo, Ha vinto oltre una diecina di premi giornalistici fra i quali il Coni, il Federico Motta Editore e di recente il premio dell’Associazione Stampa.

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