Libreria Editrice OssidianeLibreria Editrice Ossidiane

Cristo nella Letteratura d’Italia

Cristo nella Letteratura d’Italia

Autore/i: De Giovanni Neria

Editore: Libreria Editrice Vaticana

introduzione dell’autrice.

pp. 400, nn. tavv. a colori f.t., Città del Vaticano

In questa Antologia di testi letterari su Cristo, dall’inizio del volgare ai nostri giorni, accanto ad autori di provata fede cattolica, che hanno prodotto testi intenzionalmente dedicati a Gesù (da Petrarca a Manzoni, da Tasso a Fogazzaro) vengono antologizzati anche scrittori completamente “laici” che nella loro vita, ad un certo punto, hanno incontrato la presenza di Cristo ed a lui hanno rivolto le loro parole creative: così Benvenuto Cellini, Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Alda Merini, ecc.
La nascita stessa del volgare affonda le sue radici nella letteratura a tema religioso, oltretutto prodotta da religiosi, come San Francesco e Iacopone da Todi ed è motivata da un contesto socio-culturale in cui la Chiesa e la sua predicazione era un tutt’uno con la cultura scritta.
A mano a mano che si procede nel tempo, una sempre crescente laicizzazione della cultura parrebbe preludere ad un proporzionale assottigliamento della produzione intorno alla figura di Gesù.
Invece proprio il Novecento, secolo dei totalitarismi e delle rivoluzioni ideologiche relativistiche, registra una dovizia di testi letterari su Cristo pari se non superiore forse a quelli prodotti dalla letteratura delle origini. Con la differenza, non marginale, che padri e madri di questi testi letterari non sono perla maggior parte uomini e donne di Chiesa, bensì esponenti del laicato spesso neppure cattolico e neppure praticante!
Trovano qui spazio oltre cento autori, anche in lingua regionale (il milanese, il romano, il pisano, il napoletano) poeti e prosatori, uomini e donne che dimostrano come la produzione letteraria su Gesù (e quella a tematica religiosa in senso lato) non può più essere isolata in un modello esterno al canone letterario.

“Gesù per la sua natura anche umana è senz’altro la Persona della Trinità che maggioramente può essere ritratta, con la parola e con gli altri mezzi artistici. La sua nascita in una grotta e la sua morte in croce, i momenti di inizio e di fine della sua esistenza terrena, sono al centro di tante opere letterarie e ricostruzioni storico-artistiche.
Mentre il termine Dio e/o Signore può riscontrarsi in molti testi come invocazione, anche senza nessun coinvolgimento religioso e soprattutto senza riportarsi al Dio dei cattolici, quando si pronuncia, o si scrive, il nome di Gesù-Cristo, è inequivocabile il riferimento alla seconda persona della Trinità della religione cattolica.
Il “caso Cristo”, il “fenomeno Gesù” inquieta, intriga, appassiona credenti e non credenti proprio con la consapevolezza di chiamare in causa il Figlio di Dio, il Nazareno, che si è incarnato e morì “…sotto Ponzio Pilato”. Un Dio storico le cui tracce umane restano indelebili anche nel tempo degli uomini. Agli scrittori di tutte le epoche e stato se non più semplice, certamente più connaturato, parlare di questo Dio-Uomo che proprio in virtù della sua umanità capisce dolori e speranze di chi e soltanto…uomo (o donna).
La misteriosa identità di Gesù è ricercata nei suoi momenti più terreni, nella morte e nella nascita.
Soprattutto agli scrittori dell’età moderna e contemporanea pare non interessare il Gesù ontologico, metafisico e pancreator, ma la vicinanza è a livello esistenziale per il Dio-Uomo, con cui dialogare in quanto Uomo, benchè anche Dio… Il mistero di Gesù, vero Dio e vero Uomo, e nella coscienza culturale del Novecento laico”.

Neria De Giovanni, Presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari, con sede a Parigi dirige il periodico di cultura “Salpare”. Ha pubblicato numerosi volumi di saggistica, soprattutto sulla poesia contemporanea e sulla letteratura delle donne tra cui “E dicono che siamo poche, scrittrici italiane del secondo novecento ” pubblicato dalla Commissione nazionale di parità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Carta di donna – Narratrici italiane del novecento” (SEI, Torino, 1996) adottato in numerose università straniere. Testi mariani nella letteratura italiana del secondo millennio (Città Nuova, Roma, 2002).
È tra le maggiori esperte di Grazia Deledda. Tra i tanti volumi a lei dedicati Come la nube sopra il mare. Vita di Grazia Deledda, (2006) e stampato dal Poligrafico e Zecca dello Stato e Maschere sotto la luna (2006) dal Comitato nazionale minoranze etnico-linguistiche del Ministero dei Beni culturali. Tiene seminari e conferenze presso istituti di cultura Italiani all’estero e università straniere. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il premio del Ministero dei Beni culturali per il libro Ilaria del Carretto – La donna del Guinigi. Ha curato diverse trasmissioni radiofoniche e televisive con emittenti regionali e nazionali. Partecipa da anni al ciclo di Conferenze “Dialoghi in Cripta” di Santa Lucia del Gonfalone, a Roma, raccogliendo i suoi interventi su Suor Juana Ines de la Crux (2004), Padre David Maria Turoldo (2006), Jacopone da Todi (2006), La Bibbia come testo letterario (2008) e Don Milani e la scuola (2010). Ultima pubblicazione Maria nella letteratura d’Italia (Libreria Editrice Vaticana, 2009).

Vai alla scheda libro e aggiungi al carrello Modalità di acquisto

Commenti

Comments are closed.