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Contro Vento • La Mia Avventura più Grande

Contro Vento • La Mia Avventura più Grande

«Io resisto perchè spero un giorno di riprendere a camminare, di alzarmi da questo letto con le mie gambe e di guardare il cielo.»

Autore/i: Fogar Ambrogio

Editore: Rizzoli

prima edizione, con la collaborazione di Giangiacomo Schiavi.

pp. 140, nn. fotografie b/n e a colori f.t., Milano

Dagli oceani e i desideri sconfinati a una stanza con le nuvole disegnate sul soffitto: il dramma e la tenacia di un uomo e la sua battaglia a favore della ricerca scientifica, ultima frontiera nella speranza di una guarigione.

Navigatore solitario, esploratore, pioniere dei viaggi-avventura: per trent’anni Ambrogio Fogar è stato l’uomo delle imprese impossibili e temerarie, delle traversate oceaniche e della spedizione al Polo Nord. Ma nel 1992 un incidente nel deserto del Turkmenistan ha cambiato improvvisamente la sua storia: un sasso urtato per caso ha fatto ribaltare la sua Range Rover durante il raid Parigi-Mosca-Pechino, pochi centimetri che cambiano la sua vita dalla corsa all’immobilità. Da quasi tredici anni è bloccato in un letto, non può muovere le braccia e le gambe, respira e parla attraverso una macchina, ha bisogno di assistenza continua da parte di familiari, infermieri e medici. Ma, tra nostalgie, sogni e ricordi, Fogar è riuscito a reinventarsi un’altra vita, a misurarsi con la fede, a impegnarsi in una battaglia per dare una speranza a quelli che, come lui, sono vittime di una paralisi che la scienza non sa ancora guarire. Quando l’estate scorsa Giangiacomo Schiavi lo ha intervistato per il «Corriere della Sera», migliaia di persone gli hanno scritto manifestandogli affetto, amicizia, solidarietà. E Fogar ha voluto rispondere loro in queste pagine, rivivendo i momenti di un passato ricco, avvincente e discusso, ma soprattutto raccontando la sua vita di oggi. Con sincerità, lucidità e passione Fogar da voce alla silenziosa sofferenza di altre migliaia di persone, lancia un appello a non ostacolare il lungo e difficile percorso della ricerca scientifica, invita a credere nella vitae a cercare sempre la speranza dentro ognuno di noi. Anche quando il destino ci obbliga a navigare controvento.

Ambro Fogar è nato a Milano il 13 agosto 1941. È stato il primo navigatore italiano a fare il giro del mondo in barca a vela in solitario nel 1973, da est a ovest. Ha partecipato a due edizioni della Ostar, la regata oceanica da Plymouth a Newport. Nel 1978 è stato per 74 giorni alla deriva nell’Atlantico, al largo delle isole Falkland, su una zattera. Nel 1983 ha tentato di raggiungere il Polo Nord a piedi, con una slitta e il cane Armaduk. È stato protagonista di raid e rally nel deserto. Ha condotto per anni la trasmissione Jonathan: dimensione avventura. Trai suoi libri ricordiamo Il mio Atlantico (1972, Premio Bancarella), 400 giorni intorno al mondo (1976), La zattera (1978, Premio Bancarella), Verso il Polo con Armaduk (1983) e Solo. La forza di vivere (1997).

Giangiacomo Schiavi è giornalista del «Corriere della Sera» e cura la rubrica delle lettere «Dalla parte del cittadino». Ha scritto Nucleare all’italiana (1986), Ho ammazzato Gigi Rizzi (1996), Il Piccolo Maracanà (1999) e Sani per scelta con Edoardo Boncinelli (2005).

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