Libreria Editrice OssidianeLibreria Editrice Ossidiane

Come Rendere Chiare le Nostre Idee

Come Rendere Chiare le Nostre Idee

Autore/i: Peirce Sanders Charles

Editore: Minerva Italica

prima edizione, a cura di Dario Antiseri, introduzione dell’autore.

pp. 116, nn. figure b/n, Bergamo

Dall’introduzione:

« Il pragamatismo è il contributo più significativo degli Stati Uniti d’America alla filosofia occidentale; esso è la forma che l’empirismo ha assunto oltre Oceano. Difatti, mentre l’empirismo tradizionale, da Bacone a Locke e a Hume, considerava valida la conoscenza basata e riducibile all’esperienza – concepita questa come la progressiva accumulazione ed organizzazione di dati sensibili -, per il pragmatismo l’esperienza è una apertura verso il futuro, è previsione, è regola d’azione. Pertanto la conoscenza, nella concezione pragmatica, non è come per l’empirismo classico, un inventario di idee (o nozioni) più o meno organizzate, riguardanti esperienze sensibili avvenute molto tempo fa, o un attimo fa, o, al limite, attualmente presenti, quanto l’anticipazione, l’uso futuro, l’utilizzazione possibile delle nostre cognizioni. Anzi, la previsione di quest’uso e la determinazione delle sue condizioni e delle sue conseguenze è il significato di quella conoscenza. Scrive Peirce: “Considerate quali effetti, cioè quale possibile portata pratica, voi concepite che abbiano gli oggetti del vostro concetto. Allora, il vostro concetto di questi effetti è il tutto del vostro concetto dell’oggetto”’. “L’intero significato intellettuale di qualsiasi simbolo consiste nella totalità di tutti i modi generali di condotta razionale che, condizionatamente a tutte le possibili differenti circostanze e desideri, seguirebbero dall’accettazione di quel simbolo”’. “Il significato di una parola, o di altra espressione, consiste esclusivamente nei suoi concepibili riflessi sulla condotta di vita”. Di conseguenza, la “verità”, che per un empirista consisteva nel confronto del linguaggio con i dati dell’esperienza passata o immediatamente presente, per un pragmatista sta nell’uso del linguaggio, inteso come regola di condotta, come una norma per il futuro. È dunque la diversa concezione dell’esperienza, della conoscenza, della verità, del significato, che divide nettamente l’empirismo classico dal pragmatismo. L’empirismo è un riassunto ordinato del passato e/o del presente; il pragmatismo è un programma per il futuro. Infatti, sostiene Peirce, “il significato razionale di ogni proposizione giace nel futuro”.
Il pragmatismo è una filosofia del linguaggio, una filosofia della scienza, una teoria dell’esperienza, una teoria del significato. Il pragmatismo è metodologia, intesa nel senso moderno di analisi sistematica delle effettive procedure razionali del pensiero, o meglio, del linguaggio. […]»

Vai alla scheda libro e aggiungi al carrello Modalità di acquisto

Commenti

Comments are closed.