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Gioconda Miseria

Il tarantismo a Taranto - XVI-XX secolo

di
Editore: Progedit - Progetti Editoriali
Prezzo: € 20,00

Informazioni: prima edizione, premessa di Eugenio Imbriani, introduzione dell'autore. - pp. 180, Bari
Stampato: 2015-11-01
Codice: 978886194274

Il tarantismo è oggetto, ormai da secoli, di una vasta letteratura, ma tuttavia sollecita, ancora, l'interesse degli studiosi e di un pubblico piuttosto ampio, affascinati dal ballo dei morsicati o pizzicati dalla tarantola.
Diverse sono le interpretazioni che si sono date del fenomeno, ma il suo nucleo fondamentale risiede nella credenza che esso consista in uno stato di grave malessere, causato dal morso di un animale, la tarantola che pìzzica preferibilmente le donne, durante il lavoro nei campi, al piede, alla mano o al pube, nell'ardore dell'estate; la terapia consiste essenzialmente in un prolungato e complesso rituale coreutico musicale, alla fine del quale la vittima si libera (di solito provvisoriamente) del male e dell'oppressione che avverte.
Sebbene già le fonti più antiche indichino la città di Taranto come la patria del tarantismo, dalla quale deriverebbe il nome sia della tarantola che della tarantella (la musica spesso utilizzata nella pratica di guarigione), in anni più recenti l'attenzione si è concentrata soprattutto sull'area più meridionale della Puglia, cioè il Salento, mentre la zona ionica, malgrado la quantità di informazioni esistenti e spesso disperse in pubblicazioni di diffusione locale, ha ricoperto un ruolo a dir poco marginale.
Lo scopo di questo volume è cercare di porre rimedio a una tale evidente distorsione e riattivare la curiosità e le indagini sul tarantismo tarantino, sui personaggi che lo hanno vissuto, sugli autori che lo hanno raccontato, sul mondo intriso di miseria e sofferenza in cui affonda le sue radici.

Antonio Basile insegna Antropologia culturale nell'Accademia di Belle Arti di Lecce. Ha fatto parte del Comitato per la tutela e la difesa delle minoranze linguistiche in Italia (nomina ministeriale MIBAC). Nel 2013 è stato nominato Commissario della Sezione di Demologia e dialettologia della Società di Storia Patria per la Puglia – Bari. È direttore scientifico del Museo Etnografico “Alfredo Majorano” di Taranto. I suoi interessi e la sua attività di ricerca sono orientati allo studio del folklore, ai temi dell'arte popolare e dell'antropologia, in particolare alle problematiche legate all'arte contemporanea. Ha prodotto numerose pubblicazioni e monografie. Tra le più importanti ricordiamo: Arte e pietà popolare (Nuoveproposte, Taranto 1981), Fenomenologia della musica jazz (Nuoveproposte, Taranto 1993), Taranto, taranta, tarantismo (Nuoveproposte, Taranto 2000). Suoi articoli sono stati pubblicati su riviste scientifiche del settore («Lares», «Archivio Storico Pugliese», «Segno», «Arte e critica», «Cenacolo», «L'Officina») e collabora con quotidiani locali e nazionali («Corriere del Giorno», «Voce del Popolo»). Svolge una intensa attività di consulenza con istituti culturali, enti pubblici, fondazioni, associazioni culturali sui temi dei beni demo-etno-antropologici e dell'arte contemporanea.

Il volume è disponibile in copia unica

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