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Appunti di Filosofia

Appunti di Filosofia

Autore/i: Bontadini Gustavo

Editore: Vita e Pensiero

introduzione di Francesca Rivetti Barbò.

pp. XXIII-296, 1 tavv. b/n f.t., Milano

L’acume teoretico di Bontadini e la forza dei dibattiti da lui suscitati emergono da queste pagine, anche se scritte per una più ampia cerchia di lettori. Questi Appunti di filosofia (raccolti per la prima volta in una pubblicazione del Liceo Valsalice, Torino s.d.) sono infatti articoli pubblicati (dal 1954 al 1973) in “L’Educatore Italiano”: e formano una sintesi dei temi forse più importanti della sua filosofia. Ritornano così i passaggi peculiari nella teoresi di Bontadini: prima fra tutti la “semantizzazione” dei concetti di “essere”, “esperienza” “divenire”, con l’invito ai lettori di avanzare le proprie opinioni e con le risposte sempre puntuali, risolutive. Restano poi i luoghi decisivi del pensiero bontadiniano: il discorso sulle aporie del divenire e il passaggio all’”Essere”, che è di “Dio”. Anche in questi Appunti la riconquista della metafisica classica viene operata a partire della critica al “fenomenismo cartesiano”, del quale Bontadini smaschera l’ingiustificato presupposto; e poi con alcune disamine della successiva storia del pensiero moderno, che ha condotto all’idealismo di G. Gentile e quindi al “bivio” che sta tra idealismo e problematicismo (A. Banfi, U. Spirito). Il lettore ritroverà poi in “Sull’attualità” anche il Bontadini caustico e pungente della polemica quotidiana. E le occasioni, come è facile notare, furono fra quelle cruciali degli anni Cinquanta e Sessanta: bomba atomica, satelliti artificiali, diritto di sciopero…

Gustavo Bontadini (1903-1990) fu nel 1921 fra i primi allievi dell’Università Cattolica, ov’ebbe per per maestri E. Chiocchetti, A. Gemelli, A. Masnovo, F. Olgiati, G. Zamboni e dove si laureò nel 1925 con una tesi sulla La metafisica dell’esperienza. Ebbe ben presto incarichi di insegnamento nella stessa Università e poi in quella di Urbino e nella Statale di Milano. Nel 1949 vinse il concorso per l’ordinariato e fu chiamato alla cattedra di Filosofia teoretica dell’Università di Pavia, da dove nel 1951 fu chiamato per la stessa disciplina nell’Università Cattolica e qui insegnò sino al 1978. Fu membro effettivo dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

 

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