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Aggressività nel Gioco

Aggressività nel Gioco

Con analisi di 20 giochi

Autore/i: Denker Rolf; Ballstaedt Steffen-Peter

Editore: Armando Armando Editore

unica edizione, introduzione degli autori.

pp. 192, nn. illustrazioni b/n, Roma

Aggressività e gioco sono, alla luce di un’interpretazione attenta del vissuto umano, due facce di una stessa condotta: chi gioca manifesta la propria aggressività, ma nel contempo l’unica canalizzazione dell’aggressività, che non si risolva nella distruzione di sé e degli altri, è appunto il gioco. Associando i due elementi, ludico e aggressivo, di una medesima condotta, è possibile mettere in luce l’esistenza nell’uomo di un meccanismo di sicurezza che gli consente di valersi del gioco conte di una valvola per sfogare le proprie tensioni e pulsioni lesive per sé e per gli altri.
Giuocando, l’uomo riconosce, anche se in modo prevalentemente inconscio, la propria aggressività, prende atto della distruttività della natura, operando mediante la ritualizzazione dei suoi comportamenti e la riproduzione della violenza naturale, purificata, la trasformazione del caos in ordine e dell’ordine in un’entità realmente umana, la società. Non a caso un antico filosofo greco, che poneva la «contesa» a origine dell’universo, voleva questo dominato da un «divino fanciullo che gioca a scacchi».
Questa l’idea di fondo del volume, Aggressività e gioco, che presentiamo ai nostri lettori. I due autori, Rolf Denker e Steffen-Peter Ballstaedt hanno verificato sperimentalmente l’intreccio fra gioco e aggressività nel corso di un seminario, cui hanno partecipato dai 15 ai 20 studenti, costituitisi, sotto la guida dei due studiosi, come gruppo di lavoro e gruppo di gioco; il gruppo ha di fatto reinventato e in qualche caso addirittura inventato 20 giochi, un vero e proprio reticolo di ludica della socializzazione, che convenientemente formulati, costituiscono le Venti proposte in cui si risolve la seconda parte del libro.
La trattazione teorica con cui si apre il volume si articola invece in due sezioni: la prima di Rolf Denker affronta natura e caratteri del gioco dal punto di vista della psicoanalisi, ponendo in relazione il comportamento ludico con la canalizzazione dell’aggressività; la seconda di Steffen-Peter Ballstaedt, prendendo le mosse dalle considerazioni di Denker, opera un’esauriente descrizione del gioco e soprattutto della situazione ludica dal punto di vista dell’interazionismo. Ballstaedt riguarda infatti il gioco come la forma più tipica di interazione, se non addirittura la sua manifestazione specifica.
Un libro, questo di Denker e Ballstaedt, che ci auguriamo costituire per i nostri lettori, oltre che un’occasione di riflessione critica su temi generali quali la psicoanalisi e l’interazionismo, un primo utile approccio teorico-sperimentale a un problema di frontiera: l’interazione tra aggressività e gioco.

Rolf Denker: psicoanalista, opera presso il Seminario Filosofico dell’Università di Tübingen. I suoi lavori più importanti sono: Individualismus und mündige Gesellscaft (Individualismo e società adulta) del i967, Grenzen liberaler Aufklärung (Limiti dell’illuminismo liberale), del 1968, Angst und Aggression (Angoscia e aggressione), la sua opera più nota che, apparsa nel 1966, ha raggiunto nel 1975 la quinta edizione.

Steffen-Peter Ballstaedt: psicologo, è collaboratore e consulente del Seminario di Tedesco dell’Università di Tübingen.

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