Obbedire all'Amore nella Giustizia
di Weil Simone
Editore: Piero Gribaudi Editori
Informazioni: a cura di Paolo Elia. - pp. 300, Torino
Stampato: 1975-01-01
Codice: 500000006752
[...] La sua fede così nuda, essenziale, sostanziata di contemplazione da un lato, e, dall'altro, la sua vita consumata per la promozione dell'uomo e per la giustizia sociale, rendono questa donna - che Camus definì «l'unico grande spirito dei nostri tempi» e T.S.Eliot «una sorta di genio, apparentato a quello dei santi» - particolarmente consona alla esigenze dell'uomo d'oggi.
Pochi sino ad ora hanno potuto avvicinare gli scritti, tutti postumi, di quest'anima grande; scritti non facili, complessi. Con questa antologia si è tentato di far conoscere il suo pensiero e far sentire la sua testimonianza con agili tagli, rapide sequenze, definizioni incisive, così da rendere immediatamente assimilabile un vasto patrimonio di folgorazioni mistiche ed intuizioni esigenti. [...]
Simone Weil nacque a Parigi nel 1909. Allieva del filosofo Alain dal 1925 al 1928, subì profondamente l'influenza del maestro.
A ventidue anni ottenne la laurea in filosofia. Insegnò fino al 1934 nei licei di Le Puy, Auxerre, Roanne. Temperamento mistico e rivoluzionario, abbandonò l'insegnamento lavorando come semplice operaia nelle officine. Questa esperienza minò per sempre la sua salute. Intanto cominciò a pubblicare i suoi primi articoli su «Révolution prolétarienne», «Critique sociale», «Nouveaux Cahiers» e infine sui «Cahiers du Sud». La guerra civile spagnola la spinse ad arruolarsi con lo schieramento antifascista. Nel 1940 lasciò Parigi per Marsiglia dove ripeté la sua esperienza di operaia. Nel 1942 si trasferì a New York, ma, presa dai rimorsi per essersi sottratta al rischio delle persecuzioni, tornò in Europa, a Londra, nella speranza di partecipare più attivamente alla resistenza. Morì in sanatorio ad Ashford nel 1943, sfinita dagli stenti.
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