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325 • 814 L’Urto delle Civiltà nell’Alto Medioevo

325 • 814 L’Urto delle Civiltà nell’Alto Medioevo

Dagli stanziamenti barbarici all’unificazione carolingia – La civiltà del Medioevo Europeo

Autore/i: Brezzi Paolo

Editore: Istituto di Cultura Nova Civitas

presentazione dell’autore.

pp. 526, 56 tavv. b/n f.t., Roma

Paolo Brezzi, nato a Torino e laureato in quella Università in Storia Medioevale, già libero docente di Storia Medioevale e incaricato all’Università di Roma, ‘e stato dal 1948 al 1967 Professore ordinario di Storia del Cristianesimo nell’Università di Napoli; ora è Ordinario di Storia Medioevale nella Facoltà di Magistero dell’Università di Roma. È membro della Giunta centrale degli Studi storici, del Consiglio direttivo della Società degli Storici italiani, dell’Istituto Storico per il Medio Evo e dell’Istituto di Studi Romani. È autore di vari importanti studi di Storia Medioevale.
Questa sua nuova Opera prende in esame il periodo tra la fine del IV secolo e l’inizio del IX nell’Europa occidentale. È il periodo in cui si verificarono grandi sconvolgimenti, che non furono soltanto l’occasione o il frutto di violenze e soprusi, ma consentirono la formazione di una nuova società, quella che di solito viene chiamata altomedioevale. È compito degli studiosi superare ogni atteggiamento polemico o moralistico di fronte a situazioni all’apparenza irrazionali e urtanti, e preoccuparsi d’intendere dall’interno quel periodo storico, di seguirne il decorso, evidenziarne le caratteristiche, illustrarne le strutture e attività. Posti in rilievo i punti di partenza (l’eredità politica e culturale del mondo classico; l’idealità religiosa e la forza organizzativa della Chiesa cristiana), il presente volume traccia un quadro dettagliato delle vicende svoltesi nei principali paesi europei durante gli stanziamenti barbarici, chiarendo il gioco delle forze e le linee del processo, senza perdersi in dettagli pedanteschi. Altre due sezioni del volume sono riservate alla vita culturale e ecclesiastica ed alle condizioni economiche e sociali.
È parso più rispondente agli interessi storiografici odierni, assai più che dilungarsi sui «fatti», penetrare nel vivo della realtà umana e fare conoscere ad un largo pubblico il tenore di vita e i tipi di coltivazioni, gli scambi dei prodotti e gli strumenti del lavoro, la cultura e la pietà, le città e le campagne, i signori e gli schiavi, i monaci e i guerrieri che vissero ed agirono in quei secoli.
Dall’insieme delle informazioni – tutte basate sui dati sicuri delle fonti anche se esposte senza un corredo erudito che appesantirebbe il discorso – risulterà quanto di nuovo e di positivo fu costruito anche allora e quali siano le impostazioni metodologiche più attuali in questa materia; in tal modo resteranno anche individuate meglio le premesse, già esistenti in quel momento storico tormentato e cruento, per un fecondo sviluppo della viltà medioevale nelle sue fasi successive, che formeranno oggetto di ulteriori ricerche e pubblicazioni.

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Argomenti: Europa, Medioevo, Storia,

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