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Libri dalla categoria Colore

Storia di Sciascia

Storia di Sciascia

Autore/i: Onofri Massimo

Editore: Editori Laterza

prima edizione, collana: Biblioteca di Cultura Moderna Laterza n° 1057.

pp. 296, Bari

L’intero universo narrativo e saggistico di Sciascia, dai suoi primi scritti alle celebri Parrocchie di Regalpetra sino a Una storia semplice, che assume i segni di un testamento etico e morale. Emerge il profilo di uno scrittore ossessionato dall’irrazionalità del Male, dal meccanismo del Potere, radicalmente scettico seppure non privo di religiosità, legato come pochi altri alle vicende politiche e civili italiane.

Massimo Onofri è autore di numerosi saggi dedicati alla letteratura italiana contemporanea e di prefazioni e cure di volumi di Brancati e Pirandello per Bompiani, Theoria, Garzanti e Salerno.

Visualizza indice
  • Il lungo apprendistato (1949-1955)
  • Da Racalmuto a Regalpetra (1956-1958)
  • Le ragioni del vero (1959-1964)
  • Per una controstoria d’Italia letteraria e civile (1961-1969)
  • Una microfisica del potere (1970-1974)
  • Il volto sulla maschera (1975-1979)
  • L’ordine delle somiglianze (1979-1985)
  • Autobiografia dell’ombra (1985-1989)

Indice dei nomi

Dalla Fiaba alla Fiaba – Esplorazioni nel Mondo Psichico del Bambino Autistico

Dalla Fiaba alla Fiaba – Esplorazioni nel Mondo Psichico del Bambino Autistico

Autore/i: Fe’ d’Ostiani Eleonora

Editore: Borla

unica edizione, prefazione di Teresa I. Carratelli, introduzione di Pia De Silvestris.

pp. 224, 20 disegni a colori f.t., Roma

«Eleonora Fe’ d’Ostiani, era nata a Torino ed è morta a 52 anni nel 1997. Laureata in Pedagogia, aveva avuto una preparazione psicoanalitica seguendo negli anni tra il 1965 e il 1972, un training junghiano. Aveva effettuato vari stages presso l’Istituto Jung di Zurigo seguendo, nel contempo, una serie di corsi clinici monografici sull’interpretazione dei simboli.
Nel corso degli anni aveva affiancato, a tale formazione analitica, la frequentazione di modelli psicoanalitici diversi, come quello della dott.ssa Frances Tustin…
Per circa venticinque anni ho condiviso con Eleonora il lavoro clinico presso l’Ospedale Diurno Psichiatrico della Cattedra di Neuropsichiatria Infantile e ho avuto modo di seguire e apprezzare la sua intensa attività, come psicoterapeuta, sia con i bambini con gravi disturbi relazionali sia con i loro genitori.
Nel 1978, Eleonora fu cooptata a svolgere le funzioni didattiche, con seminari teorici e clinici sulla Diagnosi e sulla Terapia delle Psicosi Infantili. Si assorbì in questo lavoro, come era sua abitudine, dando inizio ad una attenta attività di supervisione.
Allo stesso tempo svolgeva la sua attività clinica esclusivamente nella istituzione pubblica e, via via, pubblicò numerosi articoli relativi al campo elettivo del suo interesse scientifico. È autrice, tra l’altro, del libro Mutismo elettivo e psicosi edito, nel 1987, da Boria…» (Teresa I. Carratelli)

«Tutto il paradigma della cura di E. Fe’ d’Ostiani si avvale, perché profondamente consonante con esso, del linguaggio poetico della fiaba. L’uso della fiaba come mito, come espressione dell’archetipo che è l’immagine inconscia degli istinti stessi, come intuizione di percorsi possibili da immaginare, avvalorato dal fatto che, nel caso di patologie come quelle di cui si occupava l’autrice, poco o nulla si può sapere direttamente dalla parola. Impregnato del linguaggio della favola era anche il suo modo di leggere i disegni dei pazienti che l’autrice considerava veri e propri testi da decodificare poiché, avvalorando essi stessi in modo estremamente conseguente il controtransfert conoscitivo del terapeuta, erano strumento di tessitura della relazione e testimonianza del suo sviluppo. Nella favola, dove si ritrovano le strutture universali del romanzo di base personale, T autrice riconosce uno strumento di prova che, attraverso una serie di metafore, può provvisoriamente supplire all’inadeguatezza del mondo interno del bambino». (Pia de Silvestris)

Professione Regista

Professione Regista

Autore/i: Prandstraller Gian Paolo

Editore: Lerici Editori

unica edizione, introduzione dell’autore.

pp. 352, Cosenza

Quest’opera è frutto di un’inchiesta sociologica effettuata nel 1975 da Gian Paolo Prandstraller sui registi cinematografici italiani allo scopo di analizzare e definire i caratteri della loro professionalità nel quadro delle strutture economico-organizzative in cui operano. L’autore ha intervistato 50 registi, oltre a sceneggiatori, critici, produttori e attori: in totale 75 interviste registrate, ampi inserti delle quali sono riportati nei volume a chiarimento dei risultati raggiunti e come documentazione storica delle forme assunte dalla professione registica nel contesto italiano. Il metodo d’indagine seguito ha permesso di mettere in evidenza aspetti ignorati dalle ricerche critico-estetologiche e, più in generale, di ricavare Importanti indicazioni sui rapporti tra intellettuali e mondo economico. Ai risultati del lavoro sul campo, l’autore ha premesso due capitoli teorici, l’uno dedicato atte professioni in generale, l’altro alla sociologia della professione di regista, che gran parte della letteratura considera tuttora in una luce mitica e nebulosa. Da questo libro essa esce individuata nei suoi elementi essenziali e fissata chiaramente tra le attività professionali tipiche.

Trasformazioni – Il Mistero di Scoprirsi Cambiati

Trasformazioni – Il Mistero di Scoprirsi Cambiati

Autore/i: Biondi Massimo

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

pp. 216, Milano

A volte nel giro di pochi minuti o ore cambiamo drasticamente personalità, atteggiamenti e comportamenti: sono i “cambiamenti quantistici”, un fenomeno di grande rilevanza sia sul piano personale che sociale, e persino storico, cui la psicologia non ha finora dedicato molta attenzione. Si tratta di vere e proprie conversioni, irreversibili, spesso di natura religiosa, ma non necessariamente: casi famosi sono quello al centro del racconto di Dickens Canto di Natale, la vicenda di san Paolo, Giovanna d’Arco, Buddha.
Ma sono spiegabili in questo senso anche molti di quegli episodi spesso interpretati come personalità multiple, reincarnazioni, possessioni spiritiche…
In questo studio pionieristico Massimo Biondi analizza e spiega tali fenomeni, facendo ricorso sia a fonti storiche e letterarie sia alla sua esperienza diretta. Alla luce delle più recenti scoperte della psicologia e della neurologia, individua le caratteristiche costanti e i diversi tipi di “trasformazioni”, cercando di dare un senso a un’esperienza che si è rivelata più volte fondamentale nella storia individuale e culturale.

Psicologia Sperimentale

Psicologia Sperimentale

Titolo orgiginale: La psychologie expérimentale

Autore/i: Fraisse Paul

Editore: Armando Editore

introduzione dell’autore, traduzione a cura di Giuseppe Crescenzi.

pp. 112, ill. b/n, Roma

La psicologia scientifica è nata come scienza sperimentale, nei grandi laboratori tedeschi e americani. Eppure, oggi, la psicologia ha scelto la via dell’intuizione, dell’esperienza, in una parola, dell’osservazione clinica. Come mai? Le spiegazioni possono essere molteplici. Sperimentare costa! Occorrono atteggiamenti e attitudini intellettuali particolari, assai rari nei cultori delle scienze umane; occorre fatica, occorre tempo, pazienza e dedizione. Rigore. È assai più facile lasciarsi accarezzare dai sogni presuntamente «creativi», abbandonarsi ai colpi di fantasia scambiata con l’intuizione euristica, mescolare letteratura e mitologia con le affermazioni di fatto: è tutto più comodo e, certamente, «alla moda». Ma non è scientifico!
L’invito implicito di Paul Fraisse, uno dei maggiori sperimentalisti nel campo delle scienze psicologiche e del quale abbiamo già pubblicato Psicologia del ritmo, è di tornare al vero spirito della psicologia sperimentale: una sperimentazione che non si rinchiude nel vecchio «laboratorio», ma plasma atteggiamenti, crea uno spirito, impone metodi di ricerca: in sostanza, esige una continua verifica.
I temi sono classici, propri della grande tradizione sperimentalista, ma si arricchiscono delle più recenti prospettive, come, ad esempio – al di là delle ricerche sulle sensazioni e percezioni, sull’apprendimento e sulle attività del pensiero – le nuove visioni introdotte dalla problematica del linguaggio e della comunicazione, dalla concezione dinamica dei bisogni e delle motivazioni, dalle revisioni olistiche dei grandi nuclei problematici concernenti la personalità e le relazioni interpersonali.
Il volumetto, nella sua densità, introduce ai grandi temi della psicologia sperimentale, ma insieme, nella sua essenzialità, fornisce una chiave, accessibile allo studente, sulla vera natura dello «sperimentare» in psicologia. L’utilità non è difficile a prevedere, oggi che certe psicologie dinamiche confondono sovente lo studio psicologico con l’ambiguità delle istanze e le facili promesse di svelare misteri celati da secoli. Un sano sperimentalismo può essere il frutto più desiderabile di una attenta e spassionata lettura di queste pagine.

Paul Fraisse è professore di psicologia sperimentale presso l’Università R. Descartes (Paris V). Noto in molti Paesi per la traduzione delle sue opere in varie lingue. Autore di opere di grande valore, come Manuel pratique de psychologie expérimentale (1974), Les structures rythmiques (1956), Psychologie dutemps (1967), Traile de psychologie expérimentale (1963-1972), Psychologie du rythme (1974, trad. ital. di L. Calabrese, in queste edizioni, pp. 200).

La Mente Adamantina – Psicologia della Meditazione

La Mente Adamantina – Psicologia della Meditazione

Titolo originale: Diamond Mind – Psychology of Meditation

Autore/i: Nairn Rob

Editore: Ubaldini Editore

prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Cristiana De Falco.

pp. 128, Roma

La meditazione è un processo psicologico delicato. La nostra mente viene osservata con attenzione per cogliere ogni minima increspatura della sua levigata superficie. Obiettivo di questo libro chiaro e leggibile è la comprensione di tutte le sfumature dei processi mentali che avvengono durante la meditazione, in modo da liberarla dalle nubi che la oscurano.

Lineamenti dell’Abhidharma

Lineamenti dell’Abhidharma

Titolo originale: Glimpses of Abhidharma

Autore/i: Trungpa Chögyam

Editore: Ubaldini Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Fabrizio Pregadio.

pp. 108, Roma

In questo volume Trungpa discute lo sviluppo dell’Io come è spiegato nell’Abhidharma, raccolta di scritture buddhiste che studia il funzionamento della mente e gli stati della coscienza umana. Secondo la prospettiva buddhista, la creazione dell’Io è un processo nevrotico basato su una fondamentale ignoranza della nostra vera situazione. Trungpa mostra come un attento esame della formazione dell’Io porti a rendersi conto della confusione, fornendo inoltre un’opportunità di sviluppare vera intelligenza.

L’abhidharma, testo esemplare della saggezza buddhista, non si apre facilmente alla curiosità del lettore nonché dello studioso. La mediazione di un sicuro maestro, tuttavia, consente di approfondirne la portata e il valore, soprattutto in rapporto alle attuali concezioni della psicologia occidentale.

L’abhidharma è una raccolta di scritture buddhiste che studia il funzionamento della psiche e degli stati di coscienza basandosi sull’esperienza concreta della meditazione. Esso tratta dei cinque skandha, i quali rappresentano la struttura costante della psicologia umana, come pure il suo modello di evoluzione e il suo modello di evoluzione del mondo. Nella psicologia umana essi sono connessi con ’blocchi’ di vario tipo: spirituali, materiali ed emotivi. La comprensione dei cinque skandha dimostra che non appena ci si accorda al nucleo centrale dell’egoità, tutto, qualsiasi esperienza, qualsiasi ispirazione, può trasformarsi in un ulteriore blocco oppure in una via di liberazione.
Molti psicologi moderni si sono accorti che le scoperte e le spiegazioni dell’abhidharma coincidono con le loro scoperte e con le loro idee più recenti, come se l’abhidharma, che è stato insegnato duemila e cinquecento anni fa, fosse stato riscritto in una lingua moderna.
In questo volume, basato su di un seminario sulla psicologia buddhista, Chögyam Trungpa discute lo sviluppo dell’io come è spiegato nell’abhidharma.
Secondo la prospettiva buddhista, la creazione dell’io è un processo nevrotico basato fondamentalmente sulla nostra ignoranza della nostra vera situazione. Il presente volume mostra come un esame accurato della formazione dell’io porti a una chiarificazione della confusione e sia un’occasione per sviluppare una vera comprensione.
La pratica della meditazione è presentata come il mezzo che ci mette in condizione di vedere chiaramente e direttamente la nostra situazione psicologica.
Le spiegazioni di Trungpa sono persuasive e articolate, e il suo calore umano e la sua capacità di visione interiore trasformano le difficili idee filosofiche dell’abhidharma in una saggezza che è al tempo stesso importante e accessibile.

Fascismo e Cultura

Fascismo e Cultura

Neoidealismo, futurismo, sindacalismo rivoluzionario, arditismo, pirandellismo: motivi e fermenti del mondo culturale dall’anteguerra all’avvento del fascismo

Autore/i: Papa Emilio R.

Editore: Marsilio Editori

prima edizione, premessa dell’autore.

pp. 292, Venezia

Un’indagine sulla cultura italiana, colta nel suo impatto col fascismo, alla luce delle premesse che si eran rivelate prima della guerra, e nella traccia di motivi che dovevano prorompere nel fascismo.
Dopo un’attenta rassegna critica delle interpretazioni del fascismo date dagli storici, dai politologi, dalla marcia Roma ad oggi, l’autore coglie temi, motivi della cultura politica italiana, in un periodo di crisi profonda dello Stato liberale: dal nazionalismo, al futurismo, al fascismo. Testimonianze, testi, documenti, integrano l’esposizione e forniscono un’ampia base di discussione per la valutazione di un momento cruciale della storia culturale italiana.
Nella scia di Corradini, Papini, Prezzolini, e di Salvemini, Gobetti; fino al 1925, alla polemica dei due manifesti gentiliano e crociano agli intellettuali. Attorno al Gentile ed al Croce, rivivono personaggi minori, che non poco contribuiscono a dare il senso di quei tempi. Da Mario Carli, autore di un singolare Manifesto dell’Ardito futurista, al vistoso anticlericalismo di Podrecca, al gruppo che si raccolse attorno a Mussolini, direttore di Utopia.
Tempi – è ancora il caso di dire – non troppo lontani, non troppo incredibili.

Emilio Raffaele Papa, insegna Storia dei partiti politici alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino. Ha pubblicato volumi, saggi, di storia del movimento operaio, di storia delle istituzioni e sul fascismo.
Svolge un’intensa attività pubblicistica. È libero docente di Storia contemporanea.

Il Laboratorio della Poesia

Il Laboratorio della Poesia

Autore/i: Lorenzini Niva

Editore: Bulzoni Editore

introduzione dell’autrice, in copertina: Vincenzo Accame, «Pag. 3», 1976 (cartoncino cm. 35×50).

pp. 164, Roma

Scritti tra il 1974 e il 1978, i saggi raccolti in questo volume propongono una lettura di testi sperimentali (la produzione dei Novissimi) nel loro evolversi diacronico dagli anni ’60 ad oggi. La storia di una vicenda poetica quanto mai significativa viene seguita dall’interno delle sue strutture verbali attraverso una verifica puntuale e rigorosa.

Nata a Milano, Niva Lorenzini lavora presso l’Istituto di Letteratura Italiana dell’Università di Bologna. Sta attualmente svolgendo, sotto la guida di Ezio Raimondi, ricerche orientate su problemi di teoria della letteratura, con particolare riguardo alla struttura del testo poetico.
Ha pubblicato di recente una rassegna sulla critica formale in Italia in «Lingua e stile», e ha lavorato a uno studio sulle funzioni strutturanti nel rapporto poesia-musica per un volume miscellaneo su Luciano Berio in corso di stampa. Collabora alle riviste «Lingua e stile, «il Verri», «Metrica».

Treni Elettrici in Miniatura – Progetto • Materiali d’Impiego • Costruzione Paesaggio • Animazione

Treni Elettrici in Miniatura – Progetto • Materiali d’Impiego • Costruzione Paesaggio • Animazione

Titolo originale: Trains Électriques en Modèles Réduits

Autore/i: Puiboube Daniel

Editore: U. Mursia Editore

traduzione e adattamento di Ivo Angelini.

pp. 158, nn. ill. in b/n e a colori n.t., Milano

Sommario:

L’impianto

  • Costruire una rete di ferrovie in scala ridotta è un’arte
  • Dove e come installare un impianto di treni elettrici

Come si realizza l’impianto

  • Su quale supporto collocare l’impianto?
  • I progetti degli impianti
  • Il tracciato definitivo dei binari
  • Il fissaggio

L’elettricità

  • Automatismi e collegamenti con le rotaie
  • Il segnalamento
  • Il fissaggio del binario

Il paesaggio

  • La stazione principale
  • La stazione di smistamento, il deposito locomotive
  • Diversi modi di considerare i rilievi del terreno
  • Gli accessori funzionali
  • L’illuminazione
  • Lo scenario, il paesaggio. Alcuni impianti

Il materiale rotabile

  • La locomotiva
  • Il materiale rotabile speciale
  • Come aggiornare i modelli contemporanei

Ferromodellismo

Ferromodellismo

Titolo originale: Modélisme et Trains

Autore/i: Lamming Clive

Editore: Istituto Geografico De Agostini

prima edizione, presentazione dell’autore, testi e foto di Clive Lamming, traduzione di Teobaldo Del Tànaro, i disegni di pag. 7 sono di M. Lamarche, in sovraccoperta: plastico in H0 realizzato da Jean Genesseaux.

pp. 130, nn. ill. a colori e in b/n, Novara

Il ferromodellismo esercita un fascino irresistibile. Chi non si è mai soffermato ad ammirare, con occhi pieni di stupita meraviglia, un plastico “vivente” con i suoi treni che sfrecciano, i suoi scambi, i segnali luminosi che danno via libera, il paesaggio costruito con la massima rassomiglianza? Chi non ha provato, di fronte a questi autentici capolavori, almeno per una volta, il desiderio di mettersi dietro a un quadro di comando, di eseguire delle manovre, di studiare problemi di itinerari, di realizzare un viadotto o un tunnel, di installare automatismi elettrici e di farli funzionare, di smontare delle locomotive, di perfezionare o, perchè no, di costruirle?
Questo libro non vuole ricercare spiegazioni psicologiche o psicanalitiche sul perché di questo ritorno all’infanzia come da molti viene considerato il ferromodellismo. Lo scopo che l’autore si è prefisso è semplicemente quello di dimostrare che, contrariamente a quanto affermano facili luoghi comuni, il ferromodellismo è un hobby accessibile a tutti, ricco di soddisfazioni e alla portata di tutte le tasche. Partendo da plastici noti ai collezionisti di tutto il mondo, questo libro spiega in modo chiaro ed essenziale il funzionamento del treno in miniatura, le scale e i sistemi più diffusi, in poche parole l’equipaggiamento del plastico. Si tratta pertanto di una autentica iniziazione al treno reale e alla sua riproduzione in miniatura. Ricca di più di 130 fotografie inedite, di consigli utili e nel contempo accessibili a tutti, questa opera si rivolge sia ai debuttanti sia agli amatori esperti come una autentica guida pratica alla realizzazione del plastico sognato.

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Presentazione

Un pò di storia

Sistemi e scale

  • Il sistema a tre rotaie + corrente alternata
  • Il sistema a due rotaie + corrente continua
  • Qualche consiglio sulla scelta

Un plastico stabile

  • Il problema dell’ingombro
  • L’idea iniziale
  • Iniziare sempre dalla stazione

Animazione del plastico mediante l’energia elettrica

  • Principio un treno + un circuito
  • Principio due treni + due circuiti
  • Principio x treni + x circuiti
  • Principio due treni + un circuito
  • Principio x treni + un circuito
  • La questione dei sistemi di blocco
  • Automatismi spettacolari
  • Il quadro di comando e il PCV (pannello di controllo visivo)
  • Illuminazione del materiale rotabile
  • Illuminazione delle casette

Alcuni plastici caratteristici e relative tecniche

  • Un grande plastico in scala N di stile tedesco odierno
  • Un plastico di tipo antica ferrovia del Nord anni Trenta
  • Plastico per un club
  • New Orleans, 1917: un plastico americano

Incidenti e rimedi

  • Il deragliamento
  • Presa di corrente difettosa
  • Il cortocircuito
  • I problemi della sagoma del materiale rotabile

Il treno nel suo scenario

  • Le grandi epoche delle ferrovie
  • I tipi di locomotive
  • Le composizioni
  • Decorazioni, tinteggiatura e iscrizioni sul materiale rotabile
  • Modifiche al materiale rotabile

In coclusione

Materiale disponibile in Italia
Glossario
Bibliografia

Il Ragazzo Persiano – La Straordinaria Vita di Alessandro Magno

Il Ragazzo Persiano – La Straordinaria Vita di Alessandro Magno

Romanzo

Autore/i: Renault Mary

Editore: Edizioni Frassinelli

traduzione di Bruno Oddera, titolo originale: The Persian boy.

pp. 480, Milano

La straordinaria vita di Alessandro Magno, sommo ti eroe macedone che estese il suo dominio fino ai limiti orientali del mondo allora conosciuto, è narrata in questo ” appassionante romanzo attraverso i pensieri, gli stati d’animo e i sentimenti di un giovane persiano di incomparabile bellezza: Bagoa. Strappato alla famiglia ancora adolescente e ridotto in schiavitù, il ragazzo è accolto nella dimora reale di Alessandro, del quale diviene il servitore prediletto e il compagno fedele. Bagoa seguirà fino alla morte le mitiche e leggendarie imprese di Alessandro, offrendogli il proprio conforto nei momenti di solitudine e incoraggiando il suo atteggiamento di crescente simpatia nei confronti dei sudditi persiani.
Accuratissimo nella ricostruzione di grandi avvenimenti storici, Il ragazzo persiano è un romanzo che risveglia l’immaginazione ed evoca forti emozioni. Come scrive il Publishers Weekly, «Mary Renault conosce l’arte di far rivivere il mondo antico per i lettori moderni. La meticolosa ricerca e l’autenticità di ogni dettaglio rendono la storia, le passioni e i personaggi vivi e attuali, immediati».

Mary Renault vive a Città del Capo, in Sudafrica. È un’affermata autrice di romanzi storici ambientati nel mondo dell’Antica Grecia. Il ragazzo persiano fa parte di una trilogia dedicata ad Alessandro Magno.

1984 – Nel 2000 non Sorge il Sole

1984 – Nel 2000 non Sorge il Sole

Autore/i: Orwell George

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Gabriele Baldini.

pp. 304, Milano

1984 appartiene a quella. tradizione di narrativa utopistica che, nella letteratura anglosassone, ebbe sempre gran fortuna: dall’Utopia del Moro al Gulliver, al Butler, al Wells, allo Huxley del Mondo nuovo e della Scimmia e l’essenza e alla Fattoria degli animali. Ma Orwell ha fornito uno sforzo maggiore. L’opera è circa quattro volte la mole dell’altra: e anche ciò qualche cosa significa.
Winston e Julia appartengono, sebbene con mansioni secondarie, al partito. E quelli che come loro portano la divisa del partito, sono legati da una disciplina inesorabile. È perfino loro negata una vita sessuale. Anche nelle loro private abitazioni un “teleschermo” ad ogni ora li stordisce di notizie, di musica, di giaculatorie propagandistiche, al medesimo tempo che raccoglie e trasmette
i loro gesti, le espressioni dei visi, le minime parole.
Ogni atto che appena esca dalle regole: esempio, tenere un diario, come a un dato momento fa Winston, è deliberata manifestazione di volontà individualistica, di diserzione morale totalitaria… 1984 resta un memorabile libro. Libro di una tristezza disperata, ossessiva, che definitivamente colloca Orwell in uno dei primissimi posti dell’odierna letteratura inglese. (Emilio Cecchi)

Il Culto del Sole – Mito e Magia nell’Antico Egitto

Il Culto del Sole – Mito e Magia nell’Antico Egitto

Titolo originale: The Cult of the Sun

Autore/i: David Rosalie

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Giovanna Rosselli, in sopraccoperta: Giza. Le piramidi di Micerino, Chefren e Cheope, foto di Mario De Biasi.

pp. 254, 54 disegni b/n, 42 tavv. a colori e b/n f.t., Milano

La più antica storia dell’Egitto può apparirci come un’unica, lunga, gloriosa giornata, tutta gremita di dorate pagliuzze solari. Il Nilo continuo, che non cessava mai di scorrere, e il discontinuo Sole, che ogni sera moriva e ogni mattino rinasceva, dominarono la vita economica, religiosa, politica del più antico fra gli Imperi. Ora fulgente e radioso, ora velato e sul punto di eclissarsi, il disco solare avvolse la vita dell’Egitto tanto da essere collegato a tutto ciò che di esso ci interessa e ci attrae in maniera più viva: l’idea di regalità, i riti funerari, i miti, la magia, le immense piramidi, la prima versione del monoteismo. Quasi percorrendo la traiettoria di un raggio attraverso uno spessore millenario, questo libro di Rosalie David ci accompagna in un viaggio dalle penombre della preistoria sino al faraone monoteista Ekhnaton, alla ricerca delle nostre radici e delle nostre adorazioni più antiche: un viaggio fra vita e morte, fra la polpa matura della luce solare, attraverso cui il Sole si manifesta, e il mistero dell’ombra, che ne è la negazione e il complemento.

Rosalie David, illustre egittologa del Manchester Museum, è autrice di molti volumi dedicati alla religione e ai rituali dell’antico Egitto.

L’Italia di Sanremo – Cinquant’anni di Canzoni, Cinquant’anni della Nostra Storia

L’Italia di Sanremo – Cinquant’anni di Canzoni, Cinquant’anni della Nostra Storia

1951-1997: Le musiche, le parole, i protagonisti del festival della canzone che ha fatto da colonna sonora al dopoguerra italiano

Autore/i: Borgna Gianni

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, in sovraccoperta: Tony Renis e Domenico Modugno con Lara Saint Pani al festival di Sanremo 1968, foto Farabola.

pp. 282, numerose fotografie b/n f.t., Milano

Nel 1951, Nilla Pizzi, cantando Grazie dei fiori, allenta le tensioni di un’Italia divisa e impegnata in una dura ricostruzione; nel ’58, il rivoluzionario Nel blu, dipinto di blu sembra inaugurare l’epoca del boom e del cambiamento dei costumi; e, se durante gli scioperi del ’70 Celentano si schiera dalla parte dei «padroni» con Chi non lavora non fa l’amore!, nell’84 sono gli operai dell’Italsider a occupare il palcoscenico del Teatro Ariston… Da quasi mezzo secolo il festival di Sanremo costituisce un appuntamento annuale importantissimo in Italia. I personaggi, che si sono avvicendati sulla ribalta della «città dei fiori», hanno dato voce con le loro canzoni alle speranze, alle delusioni, ai fermenti e alle inquietudini di un paese che ha attraversato decenni tumultuosi.
Senza limitarsi alla mera cronaca mondana e brillante, Gianni Borgna, profondo conoscitore delle vicende della musica leggera italiana, introduce i protagonisti di questa competizione canora – dall’accoppiata Claudio Villa e Domenico Modugno emblema di «compromesso storico» alle intramontabili rivali Mina e Milva, alle trasgressive Anna Oxa e Loredana Bertè – e analizza parole e note dei loro brani più significativi. Si ripercorrono così le tappe fondamentali segnate dal festival, come il passaggio dalla radio alla televisione, l’irruzione dei primi urlatori, l’emergere di tematiche controverse quali l’omosessualità, la religione o la droga, e il tragico suicidio di Luigi Tenco.
Basato su una documentazione minuziosa e originalissima, scritto con competenza e al tempo stesso con divertita partecipazione, L’Italia di Sanremo è una vera e propria epopea che può essere letta con interesse storico per seguire da una prospettiva inconsueta il nostro passato recente, ma anche con nostalgia per ritrovare musiche e parole che per molti di noi restano inconfondibili.

Gianni Borgna, nato a Roma nel 1947, da anni studia il mondo della canzone italiana. Ha curato numerose inchieste per la radio e per la televisione. Attualmente è assessore per le Politiche culturali del comune di Roma. Tra le sue opere ricordiamo: Il tempo della musica (Laterza 1983), Storia della canzone italiana (Mondadori 1992) e Il mito della giovinezza (Laterza 1997).

Storia di Giovanni Falcone

Storia di Giovanni Falcone

Con la testimonianza di Anna e Maria Falcone

Autore/i: La Licata Francesco

Editore: Rizzoli

prima edizione, avvertenza di di Anna e Maria Falcone, prologo dell’autore.

pp. 236, Milano

«Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che a fatto. Contano le azioni, non le parole.» (Giovanni Falconi)

«Abbiamo cercato Superman, ci siamo imbattuti in un uomo perbene.» Così, nel suo Prologo a questo libro, Francesco La Licata, giornalista, amico sin dagli inizi degli anni Ottanta di Giovanni Falcone, il magistrato che agli occhi dell’Italia degli onesti è diventato il simbolo della volontà di combattere la mafia. Questo libro, al quale hanno collaborato con le loro testimonianze Anna e Maria Falcone, le sorelle di Giovanni, racconta la storia del magistrato assassinato da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 a Capaci assieme alla moglie, Francesca Morvillo, e agli uomini della scorta. Incontriamo un uomo che ha maturato gradualmente e consapevolmente le sue posizioni, che ha deciso di combattere una battaglia ai limiti dell’impossibile spinto da un senso del dovere che con il passare del tempo e con le scoperte che andava via via accumulando si faceva sempre più profondo. Dagli anni della giovinezza all’entrata in magistratura, alla sua attività di pubblico ministero e di giudice, prima, a quella di giudice istruttore, di procuratore della Repubblica aggiunto e di direttore generale degli Affari penali del ministero di Grazia e Giustizia, poi, conosciamo finalmente Giovanni Falcone – magistrato e uomo – nella sua pienezza. Riviviamo le sue esperienze, le sue battaglie, le sue speranze, le sue vittorie, le sue sconfitte. Una sola cosa non incontreremo mai: la rassegnazione: parola e atteggiamento che sono rimasti sempre estranei a Giovanni Falcone, che forse ha avuto un solo rimpianto – quello di non poter condurre una vita «normale»: camminare senza scorta, entrare in un ristorante senza suscitare il panico, andare a sentire un concerto… Il senso del libro è riassunto in queste parole della sorella Maria: «Credo sia giusto far sapere come si sono svolti certi fatti. La gente è abituata all’idea del supergiudice, onnipotente, forse un po’ arrogante. Che ne sa, la gente, delle piccole frustrazioni quotidiane, delle delusioni, degli smarrimenti di un uomo che inspiegabilmente è stato osteggiato proprio da chi avrebbe dovuto amarlo di più? Che ne sa, la gente, della vita triste di Giovanni?».

Francesco La Licata (Palermo 1947) lavora a Roma presso la redazione della «Stampa», dopo aver collaborato a «L’Ora», al «Giornale di Sicilia» e a «L’Espresso». Si occupa di mafia e, più in generale, di problemi siciliani. Ha pubblicato, insieme con Lucio Galluzzo e Saverio Lodato, Rapporto sulla mafia degli anni ’80 e Falcone inedito, una intervista-racconto con Giovanni Falcone ristampata nel 1992 col titolo Falcone vive.

Nati Due Volte

Nati Due Volte

Autore/i: Radi Luciano

Editore: Editrice A.V.E.

presentazione di Carlo Carretto, avvertenza dell’autore.

pp. 104, Roma

Dalla presentazione di Carlo Carretto:
Nati due volte di Luciano Radi è un bel libro.
L’autore dice che non è un’inchiesta, non un romanzo ma una semplice raccolta di bozzetti, di riflessioni, sulla vita tormentata e dura delle popolazioni contadine dell’Umbria.
Io dico che è un documento, un impressionante documento capace di far nascere romanzi e destare inchieste su una realtà che anche se non esiste più nel suo complesso, travolta dalle trasformazioni veloci del nostro tempo, è ancora attaccata a brandelli sulle nostre carni e ci fa soffrire quasi come se fossimo attori e responsabili.
È in fondo il nostro passato prossimo.
È la storia dei nostri padri e dei nostri nonni, è la storia del più grande evento del nostro tempo: la scomparsa della civiltà contadina.
Io penso che mai nella storia sia avvenuto un fatto cosi radicale in cui il «prima» e il «dopo» si siano presentati con tanta ampiezza sul quadrante della vita umana.
Péguy diceva che dalla nascita di Cristo nulla di simile era avvenuto anche perché il fenomeno non era circoscritto ad una regione o ad un paese, ma interessava la faccia della terra.[…]”

Dio è Morto? – Ateismo e Religione di Fronte alla Realtà Odierna

Dio è Morto? – Ateismo e Religione di Fronte alla Realtà Odierna

Autore/i: Autori vari

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

premessa di Fernando Vittorino Joannes, introduzione di Mario Gozzini.

pp. 276, Milano

Confronto tra religiosità e ateismo, materialismo, marxismo e comuniSmo L’antica fede ispirata al Vecchio Testamento e al Vangelo, la chiesa del Dio biblico e del messaggio d’amore di Gesù Cristo, considerano positivamente la carica di verità, di spiritualità, di umanesimo insita nelle concezioni materialistiche e avvertono anche al di fuori della religione una ricerca e un’ansia che travalicano l’appagamento dei bisogni materiali tese all’essenza interiore degli uomini.

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Premessa

Mario Gozzini
Introduzione Il dialogo coi post-cristiani

André Dekkers
Marxismo e umanesimo

Marie-Dominique Chenu
Realtà terrene e mondo del lavoro

Vincenzo Miano
Religione e ateismo nel mondo contemporaneo

José-Maria Gonzalez-Ruiz
Umanesimo ateo e Dio biblico

Gruppo di ricerche Canisianum di Maastricht

Il problema della secolarizzazione

William Hamilton
Cosa è la “morte di Dio”?

Theodore Steeman
Studio sull’ateismo – Indagine sociologica

Charles Moeller
Aspetti dell’ateismo nella letteratura moderna

La Fine della Povertà – Come i Paesi Ricchi Potrebbero Eliminare Definitivamente la Miseria dal Pianeta

La Fine della Povertà – Come i Paesi Ricchi Potrebbero Eliminare Definitivamente la Miseria dal Pianeta

Titolo originale: The end of Poverty

Autore/i: Sachs Jeffrey D.

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, prefazione di Bono.

pp. 420, nn. tavv. a colori f.t., nn. ill. b/n, Milano

Ogni giorno, sul nostro pianeta, più di 20.000 persone muoiono di fame o a causa di malattie curabili, e oltre un miliardo sono costrette a vivere con meno di un dollaro, perché lo sviluppo economico dei loro paesi, in particolare quelli dell’Africa subsahariana, è bloccato da specifici problemi locali: condizioni geoclimatiche sfavorevoli, malattie endemiche (prima fra tutte, l’AIDS) o mancato accesso ai mercati internazionali per l’assenza di sbocchi al mare o di strade. In un mondo sempre più globalizzato, l’esistenza di queste aree di indigenza rappresenta non solo un freno alla crescita generale, ma anche il possibile innesco di gravi crisi, nonché una reale minaccia per la sicurezza dello stesso mondo ricco. Jeffrey D. Sachs, esperto internazionale della lotta all’iperinflazione e della transizione all’economia di mercato di paesi ex comunisti, affronta il problema della povertà estrema ripercorrendo le tappe fondamentali della sua esperienza sul campo in Bolivia, Polonia, Russia, India, Cina e Africa. Nel corso di un’analisi rigorosa e appassionata, nella quale non mancano critiche all’approccio schematico e riduttivo del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale, l’autore spiega perché, negli ultimi due secoli, la ricchezza non si è diffusa uniformemente nel pianeta e propone una soluzione che va al di là di un semplice incremento degli aiuti economici (realizzabile peraltro con un minimo sforzo da parte dei governi dei paesi ricchi e delle agenzie internazionali), ridefinendo le priorità degli obiettivi. Contrariamente a quanto si è ritenuto in passato, infatti, il miglioramento della produttività nell’agricoltura di sussistenza, dell’alimentazione, della salute pubblica, del livello medio di istruzione, delle infrastrutture di base non è la naturale conseguenza della crescita economica, ma lo strumento fondamentale per realizzarla. E oggi esistono le condizioni perché i paesi ricchi finanzino lo sviluppo di quelli poveri con investimenti mirati proprio in quei settori cruciali. Nel richiamare le nazioni ad alto e medio reddito alle proprie responsabilità morali – l’impegno sottoscritto di finanziare i piani ONU per dimezzare la povertà estrema entro il 2015 e cancellarla entro il 2025 -, oltre che alla tutela del loro stesso interesse strategico, Sachs indica una via credibile e realistica verso un mondo più giusto e sicuro.

Zero – Perchè la Versione Ufficiale sull’11/9 è un Falso

Zero – Perchè la Versione Ufficiale sull’11/9 è un Falso

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni Piemme

a cura di Roberto Vignoli, introduzione di Giulietto Chiesa.

pp. 416, Casale Monferrato (AL)

“L’11 settembre ha cambiato la storia. Con quel tragico e spettacolare attentato, in cui hanno perso la vita circa tremila persone innocenti, gran parte delle certezze occidentali sono andate in frantumi. Ne è seguita un’offensiva che ha già prodotto due guerre e ha modificato non solo la geopolitica di intere aree del pianeta, ma tutti i rapporti di forza consolidati nei decenni precedenti. I responsabili dell’attacco sono stati additati al mondo con singolare rapidità, e un solo, presunto responsabile è stato giudicato da un regolare tribunale e condannato all’ergastolo. Ma un’analisi attenta evidenzia che la versione ufficiale non è solo lacunosa in decine di punti essenziali, ma in altre decine di punti dimostrabilmente falsa. È stato scritto autorevolmente che la verità sull’11 settembre non la saprà questa generazione. Noi non possiamo pretendere di sostituirci agli investigatori che hanno svolto la loro opera a partire dai dati primari raccolti sui luoghi. Ma i materiali che hanno prodotto rivelano falsità ed errori che possono essere dimostrati. Per questo abbiamo raccolto un’enorme mole di dati, fatti, analisi, immagini e li abbiamo posti sotto il vaglio rigoroso di verifiche che hanno coinvolto un gran numero di specialisti di provata competenza nei diversi campi dell’indagine. Per avvicinarci alla verità, siamo ripartiti da zero.”

Chi non crede alla versione ufficiale che è stata diffusa sugli eventi legati all’11 settembre è amico dei terroristi? È un complice? Oppure è un uomo che desidera vederci chiaro, che vuole arrivare sino in fondo, che si pone delle logiche e lecite domande?
Con la “collaudata metodologia della caccia alle streghe” è stata impostata la comunicazione ufficiale e pubblica, supportata dai media, che non dovrebbe vedere cedimenti né smentite, ma che invece, come potremo ampiamente constatare leggendo questa raccolta di saggi, ha rivelato falle notevoli, denunciate attraverso le insistenti voci di analisti competenti che hanno il coraggio di andare contro corrente.
Smontata ormai da tempo la tesi del complotto anti-americano, l’analisi obiettiva degli eventi, al di là delle valutazioni e delle spiegazioni che singolarmente se ne trarranno a favore o contro le tesi ufficiali del governo statunitense, non può che essere costruttiva e, potremmo dire, indispensabile.

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Introduzione (Giulietto Chiesa)

  • Il rapporto della commissione sull’11 settembre. Il capolavoro di omissione e mistificazione di Philip Zelikov (David Ray Griffin)
  • la Waterloo dell’informazione (Claudio Fracassi)
  • Il governo Bush prima, durante e dopo gli attacchi dell’11 settembre rispetto a quattro possibili ipotesi (Andreas von Bülow)
  • L’impotenza (Lidia Ravera)
  • Da Sarajevo ad Amburgo. Terroristi, agenti, doppiogiochisti: i principali indiziati dell’11 settembre impararono il mestiere del terrore nei Balcani negli anni Novanta e furono in contatto con i servizi segreti degli Stati Uniti (Jürgen Elsässer)
  • Come Marte ha vinto Venere l’11 settembre (Giulietto Chiesa)
  • Un’analisi scientifica del crollo degli edifici del World Trade Center (Steven E. Jones)
  • Neocon. Politica, cultura, affiliazioni del movimento neoconservatore (Franco Cardini – Marina Montesano)
  • Anatomia di un colpo d’état. Come le esercitazioni e le manovre del Pentagono sono diventate i canali chiave per gli attacchi segreti del governo l’11 settembre (Webster Griffin Tarpley)
  • Al Qaeda e la “guerra del terrore” (Michel Chossudowsky)
  • 11/9 e warfare: il capolavoro di Bush (Enzo Modugno)
  • Resistere alla menzogna (Thierry Meyssan)
  • Il complotto della “teoria del complotto” (Barrie Zwicker)
  • L’11 settembre e l’Italia: considerazioni politiche (Gianni Vattimo)
  • Intervista a Gore Vidal di Paolo Jormi Bianchi e Giulietto Chiesa

Testimonianze
Bibliografia