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Il Mistero di una Cattedrale – Il Duomo di Milano, Sei Secoli di Storia, di Arte, di Fede

Il Mistero di una Cattedrale – Il Duomo di Milano, Sei Secoli di Storia, di Arte, di Fede

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni Paoline

presentazione del card. Carlo M. Martini Arcivescovo di Milano.

pp. 232, riccamente illustrato a colori e b/n, Cinisello Balsamo

Il Duomo, cuore e simbolo di Milano, già salutato come “ottava meraviglia del mondo” per l’incredibile originalità e ricchezza dei suoi ornamenti, da sei secoli testimone dei grandi momenti della storia e “alveare di anime” di palpitante attualità, è qui presentato in un brillante reportage dal Cardinale Arcivescovo Carlo M. Martini, dall’Arciprete della Cattedrale Angelo Majo, dall’Architetto Ernesto Brivio, archivista e capo-conservatore del Museo del Duomo, dall’Ingegnere Carlo Ferrari da Passano, protoarchitetto della Veneranda Fabbrica e direttore dei restauri ora conclusi, dal biblista Gianfranco Ravasi, dal poeta scrittore David M. Turoldo, dal giornalista Vittorio Messori e dal fotografo Pepi Merisio.

“Di un Duomo cosi non si può parlare che da innamorati… Lascio stare la selva di colonne, la foresta di pietre, le fughe d’archi e di capitelli, le infinite fioriture di merletti e ornamenti marmorei intorno ai cornicioni e alle guglie. Lascio stare lo sfavillio delle vetrate, la luce che grida, le ferite di luce dai rosoni, e (’intrecciarsi delle navate, e la sinfonia che si sente chissà da dove e chissà come: una sinfonia da farmi peniate alla Nona di Beethoven, una sinfonia che attraversa tutta la storia — una storia di guerre e di paci, certo, di sangue e di grazia — una sinfonia che non può se non sfociare nel miracoloso inno alla gioia. Una musica da preludio all’ultima visione, da atrio del paradiso. Una specie di estasi che ti pacifica con l’universo, un’estasi possibile anche per te, se appena ti astrai in perfetta solitudine e preghiera. Anche senza evadere, senza fughe dal mondo; ma cosi, nella realtà di tutto il tuo essere in contemplazione, concentrato come un aruspice a trarre dal centro focale delle traversali, dal cuore di questa infinita geometria, la misura del Mistero: l’altezza e grandezza e larghezza e profondità del Mistero. Mistero di eternità nel tempo e del tempo nell’eternità… Prima voglio dirti di andare anche tu a vederlo, a visitarlo. Meglio da solo, di giorno o di notte: …allora sentirai come la storia scorazza tra navata e navata: la grande storia, di re e di duchi e di imperatori, coi loro cavalli e i cavalieri e le corti e le dame: tutta gente meschina se vuoi, che però si ingrandisce precisamente per via dello stesso Duomo, per questo contagio e simbiosi di tempo e di eternità. E sentirai i gemiti e le preghiere della povera gente, dell’umile gente di sempre; gemiti e suppliche e canti di secoli farsi un infinito concerto di voci da assordare l’universo, ma che non assorda Dio, commosso e sempre attento a ogni singola voce, lui solo capace di distinguere voce da voce e di rispondere singolarmente a ognuna. È il Duomo immensa conchiglia che racchiude l’infinito suono del mare. Se invece ti lascerai prendere un giorno dalla liturgia, ad esempio di un Venerdì Santo, con un coro di monaci che canta l’Ufficio delle Tenebre, allora sentirai come qui affluisce il dolore del mondo, il dolore dei vivi e dei morti, il grido che sale da tutti i patiboli. E sentirai come anche gli angeli piangano, e le pietre piangano; e quanto ti farà sgomento il pallore delle statue, perché tutto è vivo, tutto partecipa allo stesso Mistero. E come, nella notte di Pasqua, al “Resurrexit” gridato da tremila santi tu veramente senta la pietra rovesciarsi dal sepolcro, e Lui lo vedi vivo e benedicente, sfolgorante negli abiti sacerdotali, incedere tra due ali di popolo dall’altare lungo tutta la navata maggiore, divenuta per l’occasione una Via Lattea nel cuore della città”. (David M. Turoldo)

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  • Il Duomo e Milano – Angelo Majo
  • Un museo, una galleria, uno scrigno d’arte – Ernesto Brivio
  • Un restauro che non finisce mai – Carlo Ferrari da Passano
  • Il mistero del Tempio – Gianfranco Ravasi
  • Dieci anni sul pulpito del Duomo – David M. Turoldo
  • Alla scoperta della “gran macchina del Duomo” – Vittorio Messori
  • Inserto fotografico Il Duomo in posa – Pepi Merisio

Historie per gli Amici de’ Libri da Francesco Lumachi Libraio Fiorentino Raccolte, Narrate e Pubblicate

Historie per gli Amici de’ Libri da Francesco Lumachi Libraio Fiorentino Raccolte, Narrate e Pubblicate

Edizione numerata tirata in 270 esemplari numerati da 1 a 270 più alcune copie fuori commercio punzonate H. C., nostro esemplare numero 27

Autore/i: Lumachi Francesco

Editore: Pierre Marteau Editore

premessa di Roberto Palazzi, le testatine e i finalini disegnati da G. Faini sono tratti dall’edizione originale, il testo composto in carattere monotipo Times corpo 11 è stato impresso su carta Aquefort di g. 160 della cartiera magnani di Pescia.

pp. 122, illustrazioni b/n, Roma

Sommario:

  • Premessa
  • Una celebre mistificazione bibliografica
  • Meravigliosa ed incredibile istoria di una mistificazione che mise a soqquadro l’Accademia di Francia
  • Le leggende del libro
  • I martiri del libro
  • Historie pei librai
  • Dell’abate Giuseppe Velia, famoso falsificatore di codici arabi
  • Del Cardinale Domenico Passionei, Bibliotecario di S.M. Chiesa
  • Di Pietro Alcionio, medico, letterato e correttore di stampe

Pensieri di Vita – Nomadismo Intellettuale a Sfondo Alfabetico

Pensieri di Vita – Nomadismo Intellettuale a Sfondo Alfabetico

Con Apertura sulla Nevrosi, Relativi Segni Premonitori Prevenzioni e Terapia Analitica

Autore/i: Aquilanti Fabio

Editore: E.I.L.E.S – Edizioni Internazionali di Letteratura e Scienze

unica edizione, in copertina: disegno di Agostino Selbmann.

pp. 184, Roma

Fabio Aquilanti è nato a Roma il 23-1-1916. Ha conseguito con il plenum dei voti e la lode la laurea in Giurisprudenza di Roma. Ha partecipato alla guerra 1940-45 meritandosi due croci al merito. Prima procuratore poi avvocato è entrato nella carriera della magistratura della Corte dei Conti conseguendovi il grado di consigliere. È pubblicista.L’innata vocazione per il mondo della letteratura si è concretata in numerose raccolte poetiche in lingua (ben 7), in romanesco (1), nonché in opere in prosa (3).
Ha collaborato a vari quotidiani, da «Il Tempo» a «Il Telegrafo»; a riviste quali «Tuscia»; «Lazio ieri e oggi»; «AZ»; «Arte e Stampa»; « Ponente d’Italia»; «Terra» ed altre.
È stato inserito nella raccolta «Scrittori italiani del II dopoguerra» e in « Profili critici di scrittori contemporanei per la storia della letteratura italiana».Riconoscimenti: 3 Premi della Presidenza del Consiglio, 2 Velche d’oro al Premio di Tarquinia Marina Velca, di giornalismo internazionale; Penna d’oro per la saggistica al Premio Prometeo Bassano; 2° ai Premi per la saggistica e per la poesia «Città Eterna», a cura della fondazione Anna Pane; 1° al Premio di poesia Orvieto 1916 con la raccolta poetica «La mia leggenda» ed ancor 1° allo stesso premio con la poesia singola, «Orvieto»; «Vincenzo Cardarelli» – Tarquinia 1984. Altri di minor conto.Con «Pensieri di vita» l’A. ha provato a condensare la propria esperienza vitale – intesa anche in senso speculativo; il cervello è un mondo – in una serie di pensieri su argomenti fondamentali, quali: religione, arte, amore, uomini e donne, regole del buon vivere, che poi si integrano con gli «Avvertimenti vitali». Ma non mancano all’opera, che vuol essere omnicomprensiva, corrispondente all’occhio scrutatore di cui al frontespizio, altre digressioni su argomenti eterogenei, da quelli, esemplificando, sul genio, sul comico, sugli italiani, a taluni più propriamente personali e di vita familiare, ma validi anche per gli altri. Delineati a volte con estrema delicatezza, a matita, per dirla col Moretti.«Pensieri di vita» è un libro inconsueto nella panoramica attuale dei libri italiani, in un’epoca caratteristicamente antispeculativa e dispersiva, in cui piace vivere, o credere di vivere, piuttosto che pensare, in cui il mondo di ciascuno è travolto dal collettivo e dal tecnologico.Chi vuol ritrovare il meglio di sé, la propria radice umana, unica ed irriproducibile, conoscere, nei limiti in cui all’uomo è dato, quale sia la migliore strada da battere, può attingere felicemente a questo libro, sempre avvolto nella carezza magica, lunare della poesia.

Mondi Nuovi – Diario Figurato

Mondi Nuovi – Diario Figurato

Autore/i: Pezzi Andrea

Editore: Hacca – Halley Editrice

pp. 128, illustrazioni a colori, Matelica (MC)

Mondi Nuovi è un diario di viaggio. È il diario di Andrea Pezzi quale eroe viandante contemporaneo alla ricerca di una nuova comprensione dei due principali paesi emergenti del pianeta: Russia e Cina. Un avvicendarsi di uomini e anime in movimento. È la sua voglia dirompente di affrontare la realtà, con uno sguardo sincero, autentico, lontano dai pregiudizi e dai luoghi comuni. Mondi Nuovi è un diario figurato. È il diario figurato di Andrea, il luogo dove immagini, parole e visioni tentano di comunicare insieme nello spazio di una pagina, quell’intimità necessaria al ricordo di ogni viaggio.

Il Tesoro della Metafisica (Abhidharmakośa) – Secondo il Maestro Buddhista Vasubandhu

Il Tesoro della Metafisica (Abhidharmakośa) – Secondo il Maestro Buddhista Vasubandhu

In Appendice Il Trattato della Dimostrazione dell’Atto (Karmasiddhiprakaraṇa) dello Stesso Autore

Autore/i: Vasubandhu; Pezzali Amalia

Editore: EMI

unica edizione, prefazione di G. Bugault, premessa e introduzione dell’autrice.

pp. 296, Bologna

Vasubandhu (IV-V sec. d. C.) è uno dei più grandi pensatori buddhisti indiani, autore di numerose opere tradotte fin dai tempi antichi in varie lingue. Si discute ancora sul periodo in cui visse e si è fatta l’ipotesi dell’esistenza di due Vasubandhu. Nel IV secolo sarebbe vissuto un Vasubandhu fratello di Asańga, convertito da quest’ultimo al ’grande veicolo’ ed eventualmente nel V secolo l’autore Quest’opera, che è qui esaminata, è una summa della dottrina del buddhismo antico e, tenendo conto anche del periodo in cui è stata scritta, si può ben capire come rappresenti una pietra miliare nell’esposizione dell’insegnamento del Buddha. In essa per ogni argomento trattato viene riportata l’interpretazione delle principali sette e le discussioni che venivano fatte al riguardo fra loro e con gli esponenti dei sistemi ortodossi di filosofia. Capitolo per capitolo sono descritti i vari capisaldi del pensiero buddhista: gli elementi dell’esistenza, le facoltà, le sfere del mondo, l’atto, le tendenze che fanno nascere le passioni, il percorso da attuare per distruggere il male e acquistare le virtù, praticando le meditazioni e le contemplazioni e assicurandosi così le conoscenze necessarie per giungere al nirvāṇa. L’ultimo capitolo, forse un trattato a parte, scritto prima degli altri capitoli dell’opera, tratta della nota tesi buddhista sull’inesistenza dell’ātman.
In appendice vi è un’esposizione del contenuto di un’altra opera di Vasubandhu: il Karmasiddhiprakaraṇa che illustra esaurientemente l’importanza dell’atto per il destino degli esseri.

Amalia Pezzali, professore associato di ruolo, insegna Filosofia dell’India e dell’Asia orientale all’Università di Bologna dal 1971. Essa ha conseguito la Laurea e diploma di perfezionamento di Filosofia orientale all’Univ. di Roma (Italia), la ’Licence’ in Filologia buddhista all’Università di Lovanio(Belgio), il Diplomadi Doctor in Philosophy(Ph.D.)in Filosofia e religioni dell’India all’Università di Benares (India), il Diploma di ’Doctorat 3ème cycle’ in Storia orientale alla Sorbonne, Parigi (Francia), in attesa di terminare il ’Doctorat ès-lettres’ (D. Litt.) in Studi orientali alla Sorbonne; ha la ’Libera Docenza’ in Religioni e filosofia dell’Estremo Oriente, Roma 1971. Conosce bene e parla molte lingue europee e ha ottenuto il Diploma di Lingua cinese all’IsMEO a Roma.
La Pezzali ha vinto numerose borse di studio e due premi di cultura come ’scrittrice’ dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Roma). Assistente volontaria e poi incaricata per un ventennio presso l’Università di Roma, fondatrice della sezione, poi Istituto ’Venezia e l’Oriente’, alla Fondazione G. Cini (responsabile della Collana di quaderni: ’Civiltà Orientali’), è stata prima Bibliotecaria, poi Vice-direttrice, della Biblioteca Nazionale Marciana (Venezia) e Direttrice della Biblioteca Isontina (Gorizia). Essa è membro dell’Ass. It. di Storia delle Religioni, dell’Ateneo Veneto, dell’Accademia Tiberina, della Société Asiatique, del CNRS (ERA 94, poi UA 1058, per la traduzione di testi buddhisti e jaina), dell’Ass. It. di Studi sanscriti, dell’Ass. Int. di Studi buddhisti. Ha partecipato a numerosi Incontri scientifici, Congressi e Conferenze, e ha tenuto, su invito, parecchie conferenze in Italia e all’estero. Ha al suo attivo molte pubblicazioni, articoli, recensioni e traduzioni da lingue orientali ed europee.

In prima di copertina: La regione del Gandhāra con l’indicazione del luogo di nascita di Vasubandhu.

In quarta di copertina: La zona in cui era situata la città di Ayodhyā, dove sarebbe vissuto e morto Vasubandhu.

La Realtà del Povero Bevitore – Uno Studio Multidisciplinare

La Realtà del Povero Bevitore – Uno Studio Multidisciplinare

Autore/i: Autori vari

Editore: Melusina Editrice

unica edizione, a cura di Diana Perazza e Roberto Picozzi, prefazione di Ferruccio Antonelli.

pp. 136, Roma

Questo volume è strutturato nell’unico modo valido per affrontare il gravissimo problema dell’alcolismo: in modo multidisciplinare.

L’alcolismo, infatti non può essere visto solo come problema medico internistico, neurologico, psichiatrico né solo come problema psicologico, psicoterapeutico, familiare, educativo o sociale, tutti questi fattori, infatti, sono coinvolti nella realtà dell’alcolista e, pertanto, nel problema della terapia di questa affezione tanto diffusa.

Questo libro è costituito da una raccolta di interventi dei seminari svolti dall’associazione medici psicologi (A.P.M.), rivolti a medici, psicologi e membri dell’associazione Alcolisti Anonimi (A.A.), con il duplice intento di formare una professionalità specifica degli operatori per la cura dell’alcolismo e di dare una informazione capillare e convincente al fine di prevenire questa subdola dipendenza dall’alcool.

I curatori perciò hanno scelto i seminari che potessero rappresentare nel modo più valido i vari punti di vista: medici, farmacologici, psicoterapici (con le varie metodologie di approccio) e di operatori “sul campo” soci della A.A.

Da questo volume che rimbalza da fredde terminologie mediche e valutazioni statistiche a casi umani di terapie psicologiche effettuate ad alcolisti, emerge il quadro vivo e drammatico che incontra l’operatore nell’aiutare queste persone e la dolorosa realtà fisica e psichica del povero bevitore e della sua famiglia.

Religione e Rivoluzione in America Latina

Religione e Rivoluzione in America Latina

Autore/i: Gozzer Giovanni

Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani

seconda edizione, premessa dell’autore.

pp. 248, Milano

Il diario di un viaggio in America latina, e specialmente in Colombia, tra il 1965 e il 1967: quando scoppiano le rivolte armate delle bande di guerriglieri e si profila un’altra drammatica rivolta, talora armata: quella del piccolo clero, proletario, inquieto, tragicamente diviso tra la “Pacem in Terris” e gli appelli di Che Guevara, unito in una rivolta contro l’ingiustizia sociale e la sopraffazione delle dittature militari. Giovanni Gozzer, sociologo ed educatore cattolico, si è incontrato via via coi protagonisti di questa vicenda, primo fra tutti padre Camillo Torres, l’ormai leggendario “cura guerriero”, il prete che ha imbracciato il fucile ed è morto in uno scontro a fuoco con la polizia diventando, come qualcuno lo ha definito, il “Guevara cattolico” e in ogni caso segno di contraddizione per gli spiriti sinceramente religiosi, divisi tra il ripudio della violenza e la necessità di testimoniare in qualche modo il loro rifiuto dell’oppressione e la loro solidarietà con gli oppressi. Nel diario di viaggio di due anni, il dramma di un popolo: e il dramma della coscienza religiosa sudamericana, divisa tra la sete di giustizia e un ideale di amore e di pace. Epigrafe del libro può essere la frase drammatica di monsignor Helder Camara, vescovo di Olinda-Recife: “Sono contrario alla violenza; ma non giudico i sacerdoti che l’hanno scelta: li comprendo”.

Da Schiavo a Proletario – Tre Saggi sull’Evoluzione Storica del Proletariato Nero negli Stati Uniti

Da Schiavo a Proletario – Tre Saggi sull’Evoluzione Storica del Proletariato Nero negli Stati Uniti

Titoli originali: The Atlantic Slave Trade and Slavery – The Demand for Black Labor: Historical Notes of the Political Economy of Racism – The Negro and the United Mine Workers. The Carier and Letters of Richard L. Davis and Somenthing of Their Meaning: 1800-1900

Autore/i: James C. L. R.; Baron Harold M.; Gutman Herbert G.

Editore: Musolini Editore

unica edizione, a cura e con introduzione di Bruno Cartosio, i saggi di C. L. R. James e H. M. Baron sono stati tradotti da Bruno e Manuela Cartosio, il saggio di H. G. Gutman è stato tradotto da Mario Corona.

pp. XXXIII-224, Torino

In tutti gli stati capitalistici avanzati dell’Occidente, esiste una fascia di operai che va ad occupare i posti di lavoro che i settori più politicamente formati della classe operaia rifiutano.
Questi operai marginali vengono in genere isolati, in modo che vengano a mancare loro i mezzi politici e sociali per difendere i propri interessi. Nell’Europa occidentale essi sono di solito immigrati che provengono dall’Europa meridionale o dall’Africa del Nord. In Inghilterra sono i popoli di colore provenienti dalle varie parti dell’impero. Nei centri urbani degli Stati Uniti, la razza funziona come un marchio sugli operai di colore, neri e marroni, che vanno a riempire i posti che gli altri operai rifiutano di occupare.
Nei centri metropolitani degli USA il mercato del lavoro ha una struttura dualistica a base razziale. A fianco del mercato metropolitano primario, in cui le società cercano lavoratori bianchi e i lavoratori bianchi cercano il posto di lavoro, esiste un più piccolo mercato del lavoro, secondario, in cui le società cercano i lavoratori neri e i neri cercano il loro lavoro. Nelle aree metropolitane maggiori questo mercato secondario nero ha una dimensione che oscilla tra un decimo e un quarto rispetto alle dimensioni del mercato bianco.
Per i settori bianchi e quelli neri esiste una distinta pratica della domanda e dell’offerta che determina i salari la distribuzione dei posti, ed esistono, allo stesso modo, istituti e procedure separate per il collocamento, l’assunzione, la preparazione e la promozione degli operai.

La Questione Femminile – Intervista col PCI

La Questione Femminile – Intervista col PCI

Autore/i: Ravaioli Carla

Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani

seconda edizione.

pp. 224, Milano

“L’alleanza tra le donne e i lavoratori” è un auspicio con insistenza ricorrente nei più recenti programmi e documenti ufficiali del PCI. Ed è certo l’indicazione più utile, necessaria anzi, a un processo autenticamente rivoluzionario come il movimento di liberazione femminile, in lotta contro un rapporto uomo-donna antichissimo ma profondamente e funzionalmente integrato al sistema capitalistico, che dunque si colloca naturalmente, fisiologicamente quasi, nella stessa sfera di idee e di azione dei movimenti operai. Alleanza però difficile fino a ieri , in un clima di duro scontro tra la maggiore organizzazione politica dei lavoratori, il PCI, e la più attiva, vitale e irruente espressione della rivolta delle donne, il femminismo; alleanza forse possibile oggi, dopo l’ultima Conferenza delle donne comuniste, che ha segnato una decisa anche se critica apertura ai gruppi femministi, con l’accettazione delle loro tematiche più valide e un esplicito invito alla collaborazione.
Ma fino a che punto l’analisi femminista è stata veramente assunta a completare, allargare, arricchire la tradizionale linea “emancipatoria” del PCI? Con quali politiche immediate future?
Carla Ravaioli ha intervistato i responsabili delle principali sezioni di lavoro e il segretario generale di questo partito che non solo ha al suo attivo una grande storia di impegno in favore della donna, ma oggi, con la sua enorme forza e la sua impetuosa crescita, si pone come agente primo di ogni conquista sociale. Ne è uscito un libro che è certo la documentazione più organica e esauriente delle posizioni comuniste sulla questione femminile; non però un testo ufficiale ufficioso, ma un dibattito serrato, incalzante, spesso polemico, che mette in luce i meriti e le acquisizioni del PCI quanto i ritardi, le insufficienze, le incomprensioni.

Interviste con: Enrico Berlinguer, Giorgio Napolitano, Aldo Tortorella, Luciano Gruppi, Giovanni Berlinguer, Giuseppe Chiarante, Gerardo Chiaromonte, Ugo Pecchioli, Adriana Seroni.

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Emancipazione e liberazione
Notizie biografiche sugli intervistati

Interviste

  • Donna, capitale e società patriarcale – Intervista con Giorgio Napolitano
  • La “rivoluzione culturale” – Intervista con Aldo Tortorella
  • Pubblico e privato – Intervista con Luciano Gruppi
  • La riappropriazione del corpo – Intervista con Giovanni Berlinguer
  • Il sapere negato – Intervista con Giuseppe Chiarante
  • La “questione femminile-meridionale” – Intervista con Gerardo Chiaromonte
  • Esser donna nel PCI – Intervista con Ugo Pecchioli
  • Dalla parte delle comuniste – Intervista con Adriana Seroni
  • Il “maggior impegno”? Intervista con Enrico Berlinguer

Appendice
Proposte di legge presentate dal PCI dalla I alla VI legislatura sulla questione femminile.

Cattivi Soggetti – Storie Pungenti Ironiche Grottesche Raccontate dal più Corrosivo Inventore della Commedia Italiana

Cattivi Soggetti – Storie Pungenti Ironiche Grottesche Raccontate dal più Corrosivo Inventore della Commedia Italiana

Autore/i: Salce Luciano

Editore: Rizzoli

pp. 176, Milano

Luciano Salce, classe 1922, studi classici, facoltà di legge, accademia di Arte Drammatica, due anni di prigionia in Germania, dal ’47 attore e regista di teatro, cabaret a Parigi e a Londra con il teatro dei Gobbi, dal ’50 in Brasile dirigendo un teatro a São Paulo e due film, dal ’54 di nuovo in Italia (ancora i Gobbi e regie teatrali), dal ’60 ad oggi attività quasi esclusivamente cinematografica, trentadue film diretti e una quarantina interpretati. Più televisione, radio… Ed ora, meglio tardi che mai, anche scrittore “vero”.
«Dico vero perché scrivere ho sempre scritto, per il cinema si scrive molto e non sempre male. Per un film che si realizza, due vanno a buca. E un film vuol dire soggetto trattamento sceneggiatura, i rifacimenti; quando poi non si butta tutto e non si ricomincia da capo… diciamo mediamente quattrocento pagine… che moltiplicate per trentadue farebbero… E i cinquanta e passa progetti andati in fumo… E i programmi televisivi, la radio… E tre commedie scritte, due rappresentate… Qualcosa come Balzac più Lope de Vega. Ma ogni tanto incontri l’amico che ti rimprovera: “Ma tu, perché non scrivi?”
La risposta sta in questi racconti, di epoche differenti e umori diversi. Cattivi soggetti è ovviamente un titolo a doppio uso, quale si conviene a chi è nato sotto un segno doppio (Bilancia, in questo caso). Sono cattivi soggetti certi personaggi poco raccomandabili, ma anche soggetti cinematografici cattivi, cioè non piaciuti, non realizzati, cestinati, restituiti (quasi mai) dai produttori ai quali erano stati proposti. E una loro origine cinematografica (uno “specifico filmico”, direbbe il critico) si può ritrovare nel gusto per l’intreccio, la trovata, la situazione. Qualche lettore potrebbe rilevare che qui Salce è diverso da quello che tutti credono di conoscere, pettegolo e polemico. La sorpresa è di avere di fronte un Salce sempre corrosivo, pieno di estri e fantasie, ma anche indulgente, sottilmente ironico e intenerito. E autenticamente scrittore.

Dalla Luce, il Bambino – Itinerario Yoga per il Parto come Gioiosa Rinascita

Dalla Luce, il Bambino – Itinerario Yoga per il Parto come Gioiosa Rinascita

Titolo originale: Cette Lumiere d’ou Vient l’Enfant

Autore/i: Leboyer Frédérick

Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani

unica edizione, prefazione di B.K.S. Iyengar, preambolo e prologo dell’autore, traduzione dal francese di Luisa Bonnard.

pp. 308, riccamente illustrato in b/n, Milano

Nascita spirituale, ri-nascita
e nascita di un bambino
sono una sola unica esperienza.

Ameno di capire quale fuoco l’accende
quale vento si leva
quale onda si riceve
la donna che partorisce non può
che provare il più sconfinato terrore.

Se lotta e si oppone
la sensazione di inutilità della lotta
si aggiunge al suo abbattimento.

Che riconosca invece
in questo turbine
la forza apparentemente senza senso
della vita assoluta, indomata
e in questo fuoco l’ardore dell’amore
diffuso in tutta la creazione,
si aprirà allora, si offrirà,
si abbandonerà,
e la sofferenza diventerà estasi.

Possa lo yoga aiutarla a trovare
il cammino difficile, nascosto
a scoprire l’accesso segreto
alla grotta incantata.

Guru Nānak e il Sikhismo

Guru Nānak e il Sikhismo

In copertina: Simbolo del Sikhismo, costituito da una spada a doppio taglio (khanda), da un cerchio di ferro (kara) e da due sciabole (kirpan). Esso rappresenta l’abolizione delle diseguaglianze sociali, la virtù guerriera e il potere temporale e spirituale.

Autore/i: Piano Stefano

Editore: Editrice Esperienze

unica edizione, premessa dell’autore.

pp. 266, Fossano (Cuneo)

Guru Nānak, fondatore di una religione che oggi conta nel mondo circa otto milioni di seguaci, nacque a Talvaṇḍī (nel Pakistan Occ.) Panno 1469, e morì a Kartārpur (Panjab, India) nel 1539. Profondamente legato alla tradizione religiosa dell’India e, nello stesso tempo, non insensibile all’influenza del misticismo islamico, rivelò un animo di religioso e di poeta a un tempo, e radunò attorno a sé molti seguaci che chiamò semplicemente Sikh ( = discepoli ). Affidò ai suoi scritti – conservati nel Granth (Il Libro) – un autentico messaggio di pace, di libertà e di uguaglianza fra gli uomini, e di fede e speranza in un unico Dio.

Stefano Piano, nato nel 1941 a Silvano d’Orba, laureatosi nell’Università di Torino con una tesi di Indologia su Cosmogonia e cosmografia nel Narasiṃha-purāṇa, è dal 1967 Assistente Ordinario alla cattedra di Indologia presso la medesima Università, dove ha continuato gli studi del sanscrito e dell’antica civiltà indiana sotto la guida di Oscar Botto. Ha contemporaneamente coltivato lo studio delle lingue e delle letterature moderne arie dell’India ed è attualmente Professore incaricato di tale insegnamento presso la Facoltà di Lettere di Torino. Ha pubblicato, tra il resto, un volume su La Mudrārākṣasanāta-kakathà di Mahādeva ed ha collaborato, quale coordinatore, alla Storia delle Letterature d’Oriente, diretta da Oscar Botto e pubblicata, in 4 volumi, nel 1969. Nell’ambito delle sue specifiche ricerche sul Sikhismo e sulla storia delle Religioni indiane in generale ha ultimamente pubblicato un pregevole studio su Arjan e Govind Siṅgh, maestri e riformatori del Sikhismo.

Rivoluzione – Discorso ai Giovani

Rivoluzione – Discorso ai Giovani

Autore/i: Scaligero Massimo

Editore: Perseo

pp. 120, Roma

Sommario:

  • I – Senso della Rivoluzione
  • II – La Rivoluzione retorica
  • III – Il nuovo dogmatismo. La scienza
  • IV – «Rivoluzione culturale» e razzismo
  • V – Il soggiogamento dei «primitivi»
  • VI – L’alienazione e l’«età oscura»
  • VII – La contestazione come prodotto della tecnologia
  • VIII – La libertà animale
  • IX – Retroscena dialettico del materialismo dialettico
  • X – La teoria del «rispecchiamento»
  • XI – Il pensiero riflesso in Hegel e in Marx
  • XII – L’equivoco della «volontà repressa»
  • XIII – Praxis e «pensiero pensante»
  • XIV – Contestazione reazionaria
  • XV – Potenza dialettica, paralisi dell’intelligenza
  • XVI – Il segreto del pensiero
  • XVII – Metamorfosi della coscienza
  • XVIII – Pensiero rivoluzionario

I Giorni di Gladio – Come Morì la Prima Repubblica

I Giorni di Gladio – Come Morì la Prima Repubblica

Autore/i: Bellu Giovanni Maria; D’Avanzo Giuseppe

Editore: Sperling & Kupfer Editori

unica edizione, premessa degli autori.

pp. 290, Milano

«L’Italia, unico Paese al mondo, ha una commissione parlamentare incaricata di indagare sulle stragi, di scoprire le verità chiuse nella cassaforte dei misteri nazionali. Un giorno, sul tavolo del presidente di questa commissione, il senatore Libero Gualtieri, appare una ‘chiave’ che si chiama ‘operazione Gladio’. Ha l’aspetto di un documento scritto dal presidente del Consiglio Andreotti ed è una strana chiave: non apre nessuna porta in particolare, ma forse, raddrizzata da un fabbro, ripulita dalla ruggine, potrebbe aprirle tutte.»

Come può accadere che un anziano e distinto signore di sessantasette anni con l’aria compassata di un notaio di provincia, ex partigiano, si spaventi fino a svenire alla lettura di un documento del governo? Quale terribile verità Libero Gualtieri, senatore repubblicano, presidente della commissione Stragi, scorge quella mattina nel suo ufficio di San Macuto tra i dodici fogli che recano in fondo la firma di Giulio Andreotti? È il 18 ottobre 1990: resistenza di una struttura paramilitare, clandestina e segreta diventa finalmente ufficiale.
Questa è la storia di un fantasma di nome Gladio che, dopo essersi aggirato per trentotto anni nei sotterranei della Repubblica, ha cominciato a visitare il Palazzo. A mostrare a tutti il suo profilo. A ricordare a chi aveva dimenticato (o voleva dimenticare) che la storia d’Italia è storia di stragi, di veleni, di delitti misteriosi.
C’è un unico assassino? Quell’assassino si chiama Gladio? Una domanda che diventa presto un incubo per un intero Paese e per il suo Presidente. Un doppio incubo che contrappone l’orrore di chi intravede, nascosto dietro Gladio, il Burattinaio di eccidi e terrorismi, all’angoscia di chi, conoscendo di Gladio la vita, l’armi, gli onori e avendone sottoscritto la legittimità, teme di essere travolto dalla sua rivelazione. È il lungo, doppio incubo che scuote la Repubblica. Con il Presidente e il senatore, ne sono protagonisti spie con molte facce e molti padroni. Generali con la memoria corta. Giudici ostinati. Immarcescibili piduisti. Galantuomini veri e improbabili. Patrioti autentici e presunti. Un furbissimo Mandarino del Potere. In una feroce partita che scuote dalle fondamenta la Prima Repubblica, ne mette in discussione le regole, ne mostra l’età, le debolezze, le colpe.

Giovanni Maria Bellu è nato a Cagliari nel 1958. Ha collaborato al quotidiano La Nuova Sardegna per il quale si è occupato dei rapporti fra criminalità tradizionale sarda e terrorismo. Vive e lavora a Roma, dove è redattore di politica interna a Repubblica. Segue l’attività della commissione parlamentare Stragi.

Giuseppe D’Avanzo è nato a Napoli nel 1954. Ha lavorato a Paese Sera dove ha seguito soprattutto i problemi della camorra e del terrorismo. Attualmente vive a Roma, dove è inviato di Repubblica. Si occupa dei problemi della mafia, della politica giudiziaria e dei rapporti tra criminalità organizzata e politica.

Incontri Ravvicinati tra Umani ed Extraterrestri – Uno Psicologo Americano Analizza queste Straordinarie Esperienze

Incontri Ravvicinati tra Umani ed Extraterrestri – Uno Psicologo Americano Analizza queste Straordinarie Esperienze

Titolo originale: Close Extraterrestrial Encouters

Autore/i: Boylan Richard J.

Editore: Gruppo Editoriale Futura

unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Giulia Amici.

pp. xxiii-240, illustrazioni b/n, Bresso (MI)

Ogni giorno gli extraterrestri hanno contatti con esseri umani di questo pianeta. Il dottor Richard Boylan, medico psichiatra, lavora da anni con persone che hanno avuto questo tipo di incontri ravvicinati, ha studiato centinaia di casi e ha scoperto che la maggior parte dei contattati possono arrivare a vivere in modo positivo la propria esperienza, se solo ricevono le informazioni e il sostegno appropriati.
Il libro descrive le caratteristiche comuni delle esperienze di incontri ravvicinati con ET e i venti sintomi che indicano che con tutta probabilità la persona ha vissuto un incontro ravvicinato. Scoprirete in che modo i contatti con gli ET influenzano gli esseri umani sul piano fisico, psicologico, sociale e spirituale. E troverete i dati più accurati sul tipo di persone che generalmente vengono visitate e prelevate temporaneamente dagli ET.
I racconti individuali di incontri ravvicinati riportati in queste pagine vi offriranno una descrizione dettagliata di quello che può succedere quando si entra in contatto con ET. Le persone che hanno vissuto questa esperienza vi diranno quali sono i sentimenti e le sensazioni che hanno provato. Potrete farvi un’idea di quanti tipi diversi di visitatori esistano e il motivo per cui ognuno di questi tipi sente la necessità di stabilire un contatto con noi.

“Una fondamentale opera di avanguardia, che esprime conclusioni positive e ottimiste.” (Prof. John R. Salter Jr., University ofNorth Dakota)

“Un lavoro utile per gli psicoterapisti, per chi ha avuto esperienze ufologiche e per tutti coloro che desiderano sapere di più sugli scopi e le modalità degli incontri con gli extraterrestri.” (Dott. R. Leo Sprinkle, psicologo)

“…potrebbe diventare il manifesto di chi ha avuto esperienze positive di incontri ravvicinati.” (Dott. David Gotlib, Bullettin of Anomalous Experience)

“…l’affascinante caso del dottor Rich dovrebbe risvegliare nel lettore il desiderio di saperne di più, e non lo lascerà certo deluso.” (Dott. Berthold Schwarz)

C’era una Volta l’Indiano

C’era una Volta l’Indiano

Autore/i: Autori vari

Editore: Macro Edizioni

seconda edizione, a cura di Vittorio Savini, premessa di Eduardo Zarelli.

pp. 128, numerose illustrazioni b/n, San Martino di Sarsina (FO)

Che vada al diavolo la patata!
Dicono che Washakie, capo degli Shosheni, rispose così ai funzionari statunitensi, che lo volevano convincere a diventare un contadino.
Si, che vada al diavolo la patata. E, con la patata, i BOT e gli arrivisti, il codice fiscale, i furbi e i telefonini.
C’è gente a cui questo mondo non piace, cui piacciono soltanto i sogni: quelli talmente belli da non sopravvivere neppure a una patata…

Le immagini e le parole di C’era una volta l’Indiano fanno rivivere il “sogno di un popolo”: è il sogno di una vita diversa, ma soprattutto di una mentalità diversa, che non è il rifiuto del frigorifero o della penicillina, ma di quel modo di pensare che non ci fa mai sentire parte di qualcosa, che ci fa agire senza dignità e orgoglio, perché sono due impicci lungo la strada della carriera e del denaro.

Vittorio Savini vive a Bologna, dove lavora come giornalista; con questo libro sugli Indiani del Nord America corona una passione antica: la nobiltà della sconfitta.

Psicanalisi delle Acque – Purificazione, Morte e Rinascita

Psicanalisi delle Acque – Purificazione, Morte e Rinascita

Titolo originale: L’Eau et les Rêves. Essai sur l’Imagination de la Matière

Autore/i: Bachelard Gaston

Editore: Red Edizioni

traduzone dal francese di Marta Cohen Hemsi.

pp. 180, illustrazioni b/n, Como

Narciso vi si specchia, Ofelia vi muore, Caronte traghetta le anime: le grandi e toccanti immagini dell’acqua, scaturite dall’inconscio dell’uomo.

Gaston Bachelard indaga in questo libro sul momento magico in cui l’immaginazione trasforma la materia “necessaria” di un elemento naturale, l’acqua, nella materia ’libera’ del sogno e della creazione artistica. Acqua, dunque, viva e concreta, ma tanto viva e concreta quanto le immagini dell’inconscio collettivo: le ondine, il Cigno di Leda, Narciso, Ofelia, Caronte… Il bisogno di ordinare tutto ciò in una rigorosa fenomenologia è del Bachelard filosofo della scienza; l’intuizione geniale e la sensibilità letteraria sono del Bachelard irresistibilmente attratto dal sogno, dalla poesia, dal loro linguaggio per simboli e per metafore.

Contro la frantumazione del sapere accademico contemporaneo, segno di altre e forse più gravi frantumazioni dell’essere umano di oggi, questo libro è una coraggiosa, concreta proposta di unità e di integrazione.

Gaston Bachelard si inserisce da protagonista nel quadro culturale del nostro secolo. Ciò è vero non solo per l’originale contributo epistemologico fornito a una scienza che si interroga su se stessa, ma anche per l’impulso offerto in ambito semiologico a pensatori come I.P. Richard o R. Barthes.

…. La luna di oggi ha una luce antica. La luce dolce e la notte, fuse tra loro, vegliano sul giardino che sogna… (Gaston Bachelard)

Gaston Bachelard (1884-1962) è uno dei filosofi che più profondamente hanno segnato la cultura del nostro tempo. La sua formazione fu prevalentemente scientifica (laurea in Scienze matematiche) ma il suo insegnamento alla Sorbona (1940-1954) ebbe carattere filosofico ed epistemologico, spaziando dalla logica alla psicoanalisi, dalla storia della scienza alla letteratura. Il suo pensiero ha direttamente influenzato alcune delle posizioni teoriche di questi ultimi anni: da Foucault a Derrida, da Althusser a Canguilhem, da Deleuze a Lyotard e Lacan.

Conversazioni con Carlos Castaneda – Una Testimonianza Esclusiva

Conversazioni con Carlos Castaneda – Una Testimonianza Esclusiva

Titolo originale: Conversaciones con Carlos Castaneda

Autore/i: Fort Carmina

Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro

prologo e introduzione dell’autrice, traduzione di Maria Antonietta Segalla.

pp. 144, Vicenza

I libri di Carlos Castaneda hanno affascinato intere generazioni di lettori fin dai primi titoli pubblicati, in quanto contengono ingredienti archetipi capaci di stimolare l’interesse di una grande varietà di pubblico. Di Carlos Castaneda si hanno poche notizie biografiche, nonostante la sua grande fama la sua influenza culturale. Protetto da una cortina impenetrabile di discrezione, Castaneda risulta essere un mistero accessibile unicamente a quelle persone cui lo Spirito consente di attraversarne il cammino. In un documento unico nel suo genere, la giornalista Carmina Fort ci presenta questo personaggio straordinario attraverso le conversazioni tenute con lui a Los Angeles nel 1988. Attraverso la scrittura agile di Carmina, Castaneda apre per la prima volta scorci sulla sua vita privata e sul suo passato, non tralasciando tuttavia di far luce sul suo sistema di crescita interiore che, come scopriremo attraverso la lettura di questo libro, egli stesso applica nella vita di tutti i giorni. Ampio spazio viene naturalmente dato agli insegnamenti di don Juan Matus, maestro di Castaneda, colui che ha insegnato a Carlos l’abbandono dell’ego e l’arte della stregoneria. La stregoneria non è superstizione, bensì conoscenza e corretto utilizzo dell’energia cosmica. Carlos Castaneda e Carmina Fort ci dimostrano che ogni essere umano è stregone, perché è fatto di quella stessa energia, anche se l’uomo comune non la conosce né la utilizza correttamente. Potenzialmente, siamo tutti stregoni, cioè siamo tutti uomini di conoscenza.

Il Seme dell’Universo

Il Seme dell’Universo

Titolo originale: Aussaat und Kosmos

Autore/i: von Däniken Erich

Editore: Ferro Edizioni

unica edizione, traduzione dal tedesco di Giorgio G. Panini e Mariangela Breda.

pp. 250, numerose illustrazioni b/n, Milano

Il quarto viaggio intorno al mondo di Erich von Däniken lo ha portato a Ceylon, a Singapore, nelle isole della Malaysia, nell’isola Guam, a Ponape (nelle Caroline) in Nuova Zelanda, nell’Isola di Pasqua, a Formosa, in Cile, in Brasile, in Ecuador, in Colombia, nel San Salvador e in molti degli Stati Uniti, con un percorso complessivo di 123.000 km.
Däniken ha voluto essere «sul posto» ovunque le leggende, gli indizi, i sospetti accennassero a quelle «tracce» la cui ricerca lo occupa ormai da anni. In Ecuador si snoda per molti chilometri una rete di gallerie sotterranee, certamente di origine non naturale; alla profondità media di 230 m, sale, corridoi, cunicoli, formano un vero labirinto, che soltanto ora è stato esplorato e fotografato.
A Cuenca, Däniken ha visto i tesori delle più antiche civiltà sudamericane: misteriosi oggetti d’oro massiccio, che secondo il grande americanista Miloslav Stingl, costituiscono «la più grande scoperta nel settore archeologico, dopo quella di Troia».
A Nan Madol, nelle Caroline, la leggendaria città su un’isola, Däniken ha trovato tracce di una rete di gallerie che si spinge, per molti chilometri al di sotto del mare, forse collegando il luogo ad altre isole.
In Cina sono moltissime le tracce di una possibile visita di intelligenze aliene nel passato: i miti, gli ultimi reperti di un’archeologia a noi occidentali quasi sconosciuta, gli stessi dati antropologici rivelano straordinarie «somiglianze» con le conquiste della più moderna tecnologia.
In Brasile, Däniken ha voluto «vedere» le leggendarie Sette Città e sempre restando nell’inferno verde della giungla amazzonica, ha avuto modo di avvicinare alcune comunità indie tuttora intoccate dalla civiltà per raccogliere tracce ancora vitali di tradizioni senza tempo. Il passato di tutte queste popolazioni sembra essere stato incredibilmente simile al nostro presente e forse più ancora di quello che crediamo possa essere il nostro futuro.
In base a tutte le testimonianze raccolte, Däniken traccia una possibile «storia del mondo» nella quale, quasi inaspettatamente, vediamo conciliarsi tutte le incongruenze che l’archeologia ufficiale troppo spesso ci presenta: è una storia che coinvolge tutta l’umanità e, oltre, tutto il complesso ma straordinariamente ordinato apparato del cosmo, permettendo di individuare, in un passato vertiginosamente lontano, un’origine comune a tutti i mondi, il vero Seme dell’Universo.

La Nuova Faccia della Medicina e dell’Agopuntura

La Nuova Faccia della Medicina e dell’Agopuntura

Autore/i: Dal Pont Giorgio

Editore: Casa Editrice Meb

unica edizione, prefazione e introduzione dell’autore.

pp. XIII-344, numerose illustrazioni b/n, Padova

Un nuovo approccio alla diagnosi e alla cura delle malattie: il modello celeste dello Zodiaco, impiegato fin dall’antichità per descrivere i fenomeni umani e terreni, viene trasformato in un sistema matematico-geometrico, che sarà possibile applicare alla descrizione e allo studio del corpo umano. Il modello proposto rende affascinante !’interpretazione astrologica del reale proprio perché risponde al desiderio della mente umana di fornire un’interpretazione unitaria del creato.
Viene affrontato poi il metodo terapeutico dell’agopuntura che, pur essendo applicato con successo, presenta tuttavia un meccanismo d’azione che lo esclude dal quadro scientifico accettato dalla scienza medica. Si tratta di un metodo empirico che evidenzia il rapporto tra determinati punti cutanei con affezioni generalmente localizzate a distanza dai punti stessi, allineati lungo percorsi chiamati meridiani. La medicina orientale descrive infatti il corpo come un microcosmo, inteso come complessità di fenomeni che riassumono in sé l’ordine e la struttura dell’universo: il medico orientale, agendo su un punto o su un meridiano, agisce sulla sua corrispondente proiezione cosmica.
Può la medicina alternativa trovare un suo spazio a fianco di quella tradizionale, proponendo un modello logico che ci consenta di recuperare quelle conoscenze che ci sono tramandate da esperienze e culture millenarie?
Il compito di questo studio è quello di trasformare un sistema empirico quale è quello dei meridiani in un sistema logico e razionale, sia pur inserendolo in un modello di per sé non dimostrato qual è appunto quello planetario.