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Libri dalla categoria Atlantide

Coccole e Carezze – Alla Radice della Virilità

Coccole e Carezze – Alla Radice della Virilità

Autore/i: Leonelli Elisabetta Leslie

Editore: Rizzoli

avvertenza dell’autrice.

pp. 208, illustrazioni b/n, Milano

Giornali, film, pubblicità, moda non fanno altro che esaltare l’immagine del maschio, dell’iper-virile, dell’amatore instancabile, sempre in performance, tutto d’un pezzo. Ma le cose stanno proprio così? L’uomo e la sua vita sessuale sono davvero quelli che hanno sempre cercato di farci credere? Questo libro, che si basa sulle più recenti acquisizioni della scienza, è una guida alla scoperta di una nuova immagine corporea e mentale dell’uomo, della sua potenza sessuale più vera che non si limita soltanto a ciò che è ovvio e visibile; nel contempo la proposta di un viaggio perché l’uomo ritrovi se stesso partendo proprio da una nuova visione del suo sesso e abbattendo tutti quei pregiudizi che gli hanno impedito sino a oggi di vivere con soddisfazione e pienezza.

Elisabetta Leslie Leonelli è nata nel 1945. Sociologa e psicoterapeuta, è nota in Italia e all’estero per i suoi interventi come studiosa degli aspetti psicologici e sociali della sessualità. È presidente di «Amore e Scienza», un’associazione che si propone la diffusione di una cultura affettiva e sessuale umanistica. Ha pubblicato nel 1983, presso Rizzoli, «Al di là delle labbra». Vive e lavora a Roma.

Studi sulla Cristianità Medioevale • Società – Istituzioni – Spiritualità

Studi sulla Cristianità Medioevale • Società – Istituzioni – Spiritualità

Autore/i: Violante Cinzio

Editore: Vita e Pensiero

seconda edizione riveduta e accresciuta, raccolti da Piero Zerbi, nota dell’editore, premessa dell’autore alla seconda edizione, presentazione e postilla di Piero Zerbi.

pp. XXIV-416, Milano

I Saggi raccolti nel presente volume si riferiscono nella quasi totalità al periodo del magistero milanese del Violante. Essi rispondono al bisogno avvertito dallo storico di realizzare una storia globale «rifiutandosi di mutilare la realtà o di sopravvalutare indebitamente uno dei suoi aspetti», come scrivono il Lemarignier e il Vauchez, professori dell’Università di Parigi, nel presentare l’opera storica del Violante. Rivolti principalmente al primo secolo del secondo millennio, riguardano i rapporti tra istituzioni ecclesiastiche sia nell’ambito della esperienza monastica cluniacense sia nei movimenti ereticali di quel secolo. Le strutture organizzative della Chiesa sono colte nella vita comune del clero, nell’eremitismo e nel movimento patarinico. I rapporti tra il mondo politico e quello ecclesiastico vengono studiati nell’atteggiamento di Enrico III e nella posizione di Venezia nel secolo XI, tra papato e impero. Le ricerche su aspetti economici e sociali della vita della Chiesa permettono di seguire il movimento ereticale in Italia fino secolo XIII.

Cinzio Violante, nato ad Andria (Bari) nel 1921, ha studiato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, allievo di Picotti, Cantimori, Bertolini e Sestan, all’Istituto Croce di Napoli con Chabod, all’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo con Morghen. Dal 1956 al 1963 ha insegnato Storia medioevale all’Università Cattolica di Milano; ideatore e primo direttore delle Settimane internazionali della Mendola dedicate allo studio dei rapporti tra spiritualità e istituzioni nella ’Societas christiana’ dei secoli XI e xii, è stato uno dei promotori della Fondazione italiana per la Storia amministrativa. Dopo il ritorno a Pisa, nella cui università oggi insegna Storia medioevale, ha promosso la pubblicazione delle pergamene pisane dal 774 al 1200. Fa parte del comitato direttivo di varie iniziative ed ha portato il suo contributo scientifico a colloqui internazionali oltre che in Italia, in Francia, Belgio e Polonia. Autore di numerosi saggi, ha pubblicato: La società milanese nell’età precomunale (1953, nuova ed. 1974), e La Pataria milanese e la riforma ecclesiastica (1955).

Arte Cinese

Arte Cinese

Autore/i: Autori vari

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione e cura di Valentino Crivellato.

pp. 190, con 170 tavole b/n, Milano

La presente Storia vuole offrire un panorama essenziale dell’arte cinese, lontano da formule e modi specialistici come da facili schemi divulgativi. Per caratterizzare gli aspetti tipici e poeticamente validi di questa tradizione, l’autore opera un costante confronto fra i moduli artistico culturali cinesi e quelli occidentali. A differenza dell’Occidente, che ispirandosi alla idealizzata proporzione dell’uomo ellenico ha sviluppato nell’arte una visione antropomorfica, la Cina ha al centro della sua tradizione artistica una visione cosmico-panteistica vera protagonista di quest’arte è la natura, sia pure fortemente stilizzata, e arricchita di elementi magici e simbolici. Da questo suggestivo contrasto si articola un’indagine su artisti e opere, cronologicamente scandita lungo un arco di quattromila anni l’arte del bronzo, nei secoli anteriori alla nascita di Cristo; la scultura, dagli inizi dell’età volgare fino al secolo IX, successivamente la pittura e la ceramica sono state le forme predilette dell’arte cinese. Ciascuno dei capitoli di questo libro è una fruttuosa esplorazione in una civiltà di sorprendente vigore e raffinatezza.

L’Orgasmo del Regime – Le Memorie della Tenutaria del “Circolo Privato” del Duce e dei Gerarchi del Fascismo

L’Orgasmo del Regime – Le Memorie della Tenutaria del “Circolo Privato” del Duce e dei Gerarchi del Fascismo

Autore/i: Pagani Osvaldo

Editore: SugarCo Edizioni

prefazione dell’autore, in copertina: disegno originale di Margherita Saccaro.

pp. 192, Milano

Un’antica villa patrizia in una zona tranquilla di Roma; un ambiente raffinato, un gruppo di belle fanciulle, ben educate, colte, elegantissime e, naturalmente, discrete. Champagne a fiumi e ottima cucina. Questo è l’ambiente del «circolo privato» organizzato e diretto dalla signora Fedora per il tempo libero e le gesta erotiche del duce e dei gerarchi fascisti. La signora Fedora, oggi ultra settantenne, ha affidato per la prima volta i suoi ricordi, incisi su nastro, ad un noto giornalista, ed è nato questo libro che anche se in modo inconsueto aggiunge pezzi al complesso mosaico della nostra storia recente: colei che racconta ne ha vissuto gli avvenimenti più salienti attraverso i discorsi dei protagonisti e ne ha misurato la gravità attraverso l’umore e la vis amatoria dei suoi ospiti.
«Loro» ci sono tutti: da Mussolini al leggendario Balbo; da Hitler chiamato affettuosamente «baffetto» dalle ragazze del circolo, allo stravagante Goering.
E la signora Fedora li ricorda con una punta di malinconia, ma soprattutto ricorda i loro gusti, le loro tendenze, le loro manie ed i loro umori che ha scrupolosamente annotato per essere sempre in grado di soddisfare nel modo migliore qualsiasi desiderio di chi frequentava i suoi «salotti». E ci riusciva, almeno a giudicare dall’entusiasmo con cui «loro» prendevano parte ai suoi trattenimenti, spesso trasformati in orge colossali.

Osvaldo Pagani è nato a Milano nel 1919, città nella quale ha compiuto gli classici, ha intrapreso la carriera giornalistica e vive tuttora con la famigli da vent’anni inviato speciale di alcuni tra i più diffusi settimanali tra i «Omnibus», «Settimo giorno» e «Panorama».

Il Dramma del Kosovo – Dall’Origine del Conflitto fra Serbi e Albanesi agli Scontri di Oggi

Il Dramma del Kosovo – Dall’Origine del Conflitto fra Serbi e Albanesi agli Scontri di Oggi

Autore/i: Benedikter Thomas

Editore: DATANEWS Editrice

a cura di Manuela Palerni, introduzione dell’autore.

pp. 144, illustrazioni b/n, Roma

Nel Kosovo, terra albanese all’interno della Jugoslavia, è in corso un massacro. L’Onu e l’Europa assistono impotenti alla tragedia di un popolo che si batte per affermare la sua indipendenza dalla Serbia. Ogni istanza di libertà, di autonomia, di identità nazionale viene repressa nel sangue. I diritti umani vengono calpestati. Stragi, distruzioni, fughe di intere popolazioni fanno parte di una drammatica quotidianità. Come si è giunti a questa tragedia? L’Autore risponde a questa domanda ripercorrendo le tappe salienti della storia del Kosovo dall’annessione alla Serbia nel 1912 allo statuto di autonomia del 1974, cancellato nel 1989 da Milosevic, alla proclamazione della “Repubblica del Kosovo” da parte del parlamento regionale nel 1990 fino alla nascita dell’esercito di liberazione (Uck) nel 1996 e al conflitto armato di questi giorni. Un libro rigorosamente documentato sulla tragedia del Kosovo che è una denuncia civile e insieme un tentativo di smuovere le coscienze per contrapporre alla barbarie della repressione, l’urgenza della pace nel rispetto del diritto all’autodeterminazione e alla convivenza fra serbi e albanesi.

Thomas Benedikter (Bolzano, 1957) dal 1992 è responsabile della sezione sudtirolese dell’Associazione per i popoli minacciati (Gesellschaft für bedrohte Völker), organizzazione internazionale per i diritti umani presente soprattutto nei paesi e nelle aree di lingua tedesca. Collabora con varie riviste e giornali ed è impegnato in iniziative politiche ed umanitarie per una soluzione pacifica del conflitto nel Kosovo.

Geografia del Sottosviluppo

Geografia del Sottosviluppo

Titolo originale: Géographie du Sous-Développement

Autore/i: Lacoste Yves

Editore: Il Saggiatore

prefazione di Pierre George, traduzione di Maria Vittoria Catalano.

pp. 296, illustrazioni b/n, Milano

Dopo la grande illusione della «decolonizzazione» e dell’«indipendenza» si è instaurato un gioco diabolico condotto da re e presidenti sanguinari e corrotti, classi dirigenti avide, socialismi in preda alla sclerosi burocratica. Popoli fanatizzati muoiono per ideologie fallaci. E, dietro le quinte, le manovre delle grandi potenze.
I due terzi della superficie dei continenti, tre miliardi di uomini, metà dei quali sotto i vent’anni, i redditi più bassi, la minaccia continua della carestia. Queste le dimensioni e il destino dei paesi sottosviluppati.

Yves Lacaste (1929) è uno dei principali esponenti della scuola francese di Geografia umana, la disciplina che, con nuovi mezzi di indagine e attraverso una più ampia visione, ha dato contributi fondamentali alla conoscenza dei rapporti che si instaurano tra società umane e ambiente naturale. Geografo sul campo e originale teorico, direttore del Centre de recherches et d’analyses géopolitiques, Paris VIII, e della rivista «Hérodote, revue de géographie et de géopolitique», Lacoste ha al suo attivo numerose missioni di studio in Africa tropicale, Maghreb, Medio oriente, Afghanistan, India, Cuba, Vietnam. lui si deve l’odierna popolarità del termine geopolitica. Tra le sue opere oltre a Geografia del sottosviluppo, ricordiamo Les pays sous-développés (1960), La géographie ça sert d’abord a faire la guerre (1976), Questions de géopolitique (1988) e Paysages politiques (1991). La sua profonda conoscenza dei problemi del «Terzo mondo», consente a Lacoste di affrontare, con Geografia del sottosviluppo, uno dei temi più attuali della Geografia umana, l’analisi delle caratteristiche principali dei paesi del «Terzo mondo» e la definizione oggettiva sottosviluppo – oggi mascherato da espressioni ambigue quali Sud, Periferia, Terzo mondo – in rapporto alle cause profonde che l’hanno generato.

Oltre il Rischio – Conversazioni con gli Alpinisti

Oltre il Rischio – Conversazioni con gli Alpinisti

Autore/i: OʼConnell Nicholas

Editore: Edizioni Corbaccio

unica edizione, prefazione di Greg Child, introduzione dell’autore, traduzione dall’americano di Francesca Ilardi.

pp. 384, illustrazioni b/n, Milano

Se siamo affascinati dall’avventura di certo veniamo ispirati dalle avventure. E che cosa c’è di più coinvolgente degli uomini e delle donne che rischiano la vita e la salute per scalare pareti di roccia e vette coperte di ghiaccio?
Oltre il rischio ci permette di avvicinarci maggiormente alla comprensione di coloro per i quali scalare è la forma massima di espressione. Queste approfondite interviste con alcuni degli scalatori più innovativi e completi, infatti, fanno luce sulle influenze, gli eventi, le filosofie che hanno modellato il loro personale approccio alla montagna.
Nicholas O’Connell ha fatto le domande che ognuno di noi avrebbe voluto fare a personaggi quali Walter Bonatti, Reinhold Messner, Voytek Kurtyka e altri. Che cosa li ha spinti verso la montagna? Come mettono insieme le risorse fisiche, finanziarie ed emotive per continuare a scalare? Come affrontano il successo, le sconfitte, i pericoli inerenti a questo sport? In che misura pensano di aver contribuito alla crescita dell’alpinismo?
Le loro risposte rivelano una grande varietà di opinioni sull’etica, sulle motivazioni, sui colleghi, e sul futuro dell’alpinismo.
Gli alpinisti riflettono sui punti cardine della loro vita e sulle svolte significative, sulle conquiste dei loro contemporanei e sul posto che essi occupano nella storia dell’alpinismo. Quello che emerge attraverso queste interviste è che, nonostante le enormi diversità dovute alla storia personale, alla nazionalità, all’età, le esperienze del successo, della delusione, della paura e della tragedia uniscono inestricabilmente tutti gli alpinisti ed è proprio la narrazione di queste esperienze, attraverso la viva voce di chi le ha vissute, a permetterci di comprendere maggiormente la profonda passione che sta alla base di questo sport.

Nicholas O’Connell è uno scrittore e un alpinista. Il suo primo libro ha vinto numerosi premi. Vive a Seattle nello stato di Washington.

Le Strutture Umane della Vita Spirituale

Le Strutture Umane della Vita Spirituale

Autore/i: Zavalloni Roberto

Editore: Morcelliana

unica edizione, prefazione dell’autore.

pp. 432, Brescia

«Dopo una introduzione, nella quale viene discussa la problematica della vita spirituale, abbiamo diviso il lavoro in tre parti, che trattano rispettivamente della antropologia, dei condizionamenti e delle espressioni della vita spirituale.
Questo libro si pone propriamente in una prospettiva umana.
Pertanto: dei due aspetti fondamentali del problema, l’uno psicologico e l’altro teologico, solo il primo costituisce il vero oggetto del presente Studio. Non si deve credere, tuttavia, che in tal modo si voglia ignorare il secondo aspetto, quello teologico, o quanto meno che non si voglia tenerlo nella debita considerazione.
Tutt’altro! L’aspetto teologico del problema è sempre presente nel sottofondo, esso sottende ogni nostra considerazione, anche quando poniamo l’accento sulle strutture tipicamente umane della vita spirituale. Il nostro vorrebbe essere un tentativo di sintesi dei due aspetti del problema, considerati nella totalità della persona umana.
Alla base di questo libro vi è una concezione ’personalistica’ dell’uomo, come viene intesa dalla moderna psicologia. Il concetto di unità e totalità dev’essere considerato fondamentale in ordine alla conoscenza della personalità umana. Questo studio si fonda parimenti su una concezione ’positiva’ dell’uomo.» (Dalla Prefazione dell’Autore)

Fuoco di Legna Anime in Cielo – Fabrizio De André e i Suoi Cattivi Maestri

Fuoco di Legna Anime in Cielo – Fabrizio De André e i Suoi Cattivi Maestri

Autore/i: Canero Medici Franca

Editore: Editrice ZONA

introduzione dell’autrice.

pp. 142, illustrazioni b/n, Genova

Omero, Giorgio Caproni, Antonio Gramsci, Luigi Tenco, Cesare Pavese, Fernanda Pivano, i poeti della Beat Generation, Pier Paolo Pasolini, Herbet Marcuse, i filosofi e sociologi della Scuola di Francoforte, Álvaro Mutis, Louis-Ferdinand Céline, José Saramago sono stati tra i principali “cattivi maestri” di Fabrizio De André, compagni di tante notti di studio e letture. In questi cinque saggi Franca Canero Medici rintraccia nei testi del cantautore genovese il segno di queste amate presenze, citate, evocate, più o meno svelate o nascoste in tante canzoni.

Con alcune di queste figure, quelle a lui contemporanee, De André sviluppò un rapporto forse ancor più ricco perché dialogico, di vero e proprio scambio, anche concettuale, sulle corde di una profonda sensibilità comune che in qualche caso divenne vera, feconda amicizia. L’ispirazione iniziale a questi scritti deriva da un pretesto singolare e suggestivo: un dipinto unico e straordinario nel suo genere, l’anamorfosi del miracolo di San Francesco da Paola affrescata nel 1642 da Emmanuel Maignan in un corridoio lungo venti metri del convento di Trinità dei Monti a Roma. Cambiando l’angolazione dello sguardo, il soggetto del dipinto cambia vistosamente trasformandosi in tutt’altra raffigurazione, da entrambi i lati del corridoio, ma tutto ciò che si vede è in relazione diretta e dinamica con il tema dell’affresco. Questo dipinto e la sua mirabolante illusione prospettica offrono all’autrice molteplici chiavi interpretative che aprono il suo e nostro sguardo sull’essenza del legame tra De André e i suoi maggiori punti di riferimento poetici, filosofici, letterari: il ricorrere di certe immagini metaforiche, analogie sorprendenti, coincidenze quasi magiche collocano De André e il suo indiscutibile talento nello stesso empireo, insieme ai suoi “cattivi maestri”.

Franca Canero Medici. Docente di filosofia e storia presso un liceo di Roma, ha già pubblicato due saggi sulla poetica di Fabrizio De André, Un volo tra amore e morte (2000) e Lo sguardo si fermava obliquo, un volo di ghiandaia (2003). Altri suoi scritti in argomento sono apparsi su riviste e nel volume Fabrizio De André e l’isola paradiso a cura di Giovanni Gelsomino (2015). Ha partecipato in qualità di relatrice a numerosi convegni e appuntamenti di studio sulla figura dell’artista. È socia onoraria della Fondazione De André dal 2001.

Certificato di Esistenza in Vita

Certificato di Esistenza in Vita

Autore/i: Colotti Geraldina

Editore: Bompiani

unica edizione.

pp. 182, Milano

A un mondo in pezzi si addice il niente, o una verità scomoda e ammaccata: questo è il tema di Certificato di esistenza in vita. Geraldina Colotti riunisce qui storie i cui protagonisti inciampano regolarmente in amare prese di coscienza. Sono operai annichiliti dal crollo dell’Unione sovietica, immigrate infanticide e rancorose, sordidi poeti di provincia, vecchi genitori di militanti della lotta armata. A tutti costoro, e alla voce narrante dei racconti di argomento carcerario, Certificato di esistenza in vita fornisce una cornice asciutta, ironica e non riconciliata. Una specie di speranza che scintilla nella pietraia del passato.

Geraldina Colotti, redattrice del quotidiano “il manifesto”, è in libertà condizionata, a conclusione di una condanna a 27 anni di carcere per la sua militanza nelle Brigate Rosse. Fra i suoi libri, la raccolta di racconti Per caso ho ucciso la noia (Voland), il volume di poesie Sparge rosas (Manni) e il romanzo per ragazzi Il segreto (Mondadori).

La Figlia di Iorio • Tradizione – Religione – Superstizione

La Figlia di Iorio • Tradizione – Religione – Superstizione

1° Centenario 1904-2004

Autore/i: Santalucia Semproni Maria

Editore: Edizioni Tracce

presentazione di Enrico Di Carlo.

pp. 92, illustrazioni b/n, Pescara

Dalla presentazione di Enrico Di Carlo:
«Dal patrimonio di tradizioni, usi, superstizioni, riti ecc. legato all’Abruzzo traggono la loro materia le due più alte espressioni del teatro drammatico dannunziano, La figlia di Iorio e La fiaccola sotto il moggio (…) nelle quali la materia abruzzese rivive profondamente trasfigurata, pur senza perdere la sua particolare, inconfondibile fisionomia».

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Presentazione
Premessa

Tradizione – Religione – Superstizione

Esame analitico essenziale condotto sul testo
Atto I
Atto II
Atto III

Riferimenti
Bibliografia

Alternative – Europa e USA: Un Dopoguerra Infinito

Alternative – Europa e USA: Un Dopoguerra Infinito

Bimestrale di Politica e Cultura, Numero 1, Ottobre-Novembre 2003

Autore/i: Autori vari

Editore: Ponte alle Grazie

interventi di: Christophe Aguiton, Etienne Balibar, Fausto Bertinotti, Jack Hirschman, François Houtart, Raniero La Valle e altri.

pp. 182, Milano

Cosa divide gli Usa dall’Europa?
Una visione del mondo e dei rapporti internazionali o un modello sociale?
In questo numero i programmi dei neoconservatori americani e la politica di potenza Usa, lo spiazzamento e l’impotenza delle politiche europee alla ricerca di un multilateralismo perduto.
Il destino dell’Europa al di là dei confini geografici, nelle mani dei movimenti.

Il Libro che i Servizi Segreti Italiani non ti Farebbero Mai Leggere – Spie, Dossier e Spari nel Buio

Il Libro che i Servizi Segreti Italiani non ti Farebbero Mai Leggere – Spie, Dossier e Spari nel Buio

Autore/i: Flamini Gianni

Editore: Newton Compton Editori

prima edizione.

pp. 336, Roma

Equivoci e oscuri accordi tra politica, economia e ambienti religiosi, ambigui compromessi, schedature illegali: i servizi segreti italiani sono stati anche questo, dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Foschi intrecci e scomode verità sui quali sia Governi di destra che di sinistra hanno ripetutamente imposto il segreto di Stato. Quella che viene raccontata in questo libro è una storia che si snoda lungo un sessantennio di vita dei Servizi repubblicani, militari e civili. Un’indagine dettagliata che ne ripercorre l’evoluzione tramite le vicende incrociate di sei personaggi: Licio Gelli, Federico Umberto D’Amato, Guido Giannettini, Luigi Cavallo, il frate domenicano Félix Morlion e lo storico, politologo e giornalista americano Michael Ledeen. Sullo sfondo emergono le continue deviazioni, la ricerca costante di fantasiose macchinazioni comuniste sia interne che esterne all’Italia, la nascita di un’organizzazione occulta di nome Gladio e di altre consimili, l’affiliazione alla P2 di vaste aree dei Servizi e di una parte rappresentativa della classe politica. Progetti e figure che denunciano l’esistenza di un vero e proprio Stato alternativo e parallelo a quello esistente, che ha stretti legami con gli USA e la NATO e, non da ultimo, con il Vaticano. Gianni Flamini propone un viaggio attraverso gli episodi fondamentali di cui i Servizi sono stati promotori, protagonisti e testimoni: dal SIFAR del generale De Lorenzo al SISMI di Pollari. Uno spaccato di vita repubblicana, ma anche dei continui abusi di potere, dei loro lati oscuri, del loro senso d’onnipotenza, in nome di una presunta difesa della sicurezza nazionale.

Hanno scritto di Gianni Flamini:
«È questo il lavoro fatto da Flamini, la notizia per amore di verità, per la conoscenza che prescinde da ogni demagogia, un esempio per chiunque ami il mestiere del giornalista.» (Simona Mammano, la Repubblica)

«Non lascia spazio alle speculazioni, non si abbandona a facili ricostruzioni basate sui forse.» (Internazionale)

Gianni Flamini, bolognese, fa il giornalista e da oltre trent’anni conduce ricerche sui temi del terrorismo, dell’eversione e della “politica parallela” (quella che si fa ma non si dice). Ha pubblicato una serie di libri-inchiesta: Un agosto tranquillo, Il partito del golpe, L’ombra della piramide, La banda della Magliana, I pretoriani di Pace e Libertà, Brennero Connection, L’amico americano, Il bullo del quartiere, Il sindacato scomodo; con Claudio Nunziata ha scritto Segreto di Stato e Diario criminale. Per la Newton Compton ha firmato Il libro che i servizi segreti italiani non ti farebbero mai leggere, L’Italia dei colpi di Stato, Il libro che lo Stato italiano non ti farebbe mai leggere e Le anime nere del capitalismo.

Il Gran Teatro del Mondo

Il Gran Teatro del Mondo

Titolo originale: El Gran Teatro del Mundo

Autore/i: Calderón de la Barca Pedro

Editore: Garzanti Editore

testo originale a fronte, introduzione di Andrea Baldissera, traduzione dallo spagnolo e note di Francesco Tentori Montalto, in copertina: Natura morta con maschere di Giuseppe Rocco (1650 ca), Rotterdam, Musée Boymans-van Beuningen.

pp. XXI-134, 1 illustrazione b/n f.t., Milano

Nel Gran teatro del mondo, composto intorno al 1635 e più volte rappresentato, Calderón de la Barca mette in scena l’eterna commedia della vita, nella quale i diversi tipi umani – il Ricco, il Povero, la Bellezza, il Contadino – interpretano il ruolo loro assegnato da Dio, secondo una recita a soggetto che rappresenta il libero arbitrio. Questi versi raffinatissimi, tra i più alti compimenti del teatro barocco del «Siglo de Oro», esuberanti nella forma e nei contenuti, offrono al lettore moderno una rappresentazione evocativa e insieme sconcertante delle più delicate tematiche storiche, morali e spirituali di ogni tempo.

Pedro Calderón de la Barca (1600-1681) è stato un drammaturgo e religioso spagnolo. È considerato l’ultima grande voce del Siglo de oro spagnolo. Il suo capolavoro è un dramma filosofico-teologico in tre atti, in versi, scritto nel 1635 dal titolo La vida es sueño (La vita è sogno).

Viaggio in Grecia – Arcadia (Libro VIII)

Viaggio in Grecia – Arcadia (Libro VIII)

Autore/i: Pausania

Editore: Rizzoli

testo greco a fronte, introduzione, traduzione, note e cura di Salvatore Rizzo.

pp. 624, con più di centoventi illustrazioni b/n, Milano

Con il libro sull’Arcadia, Pausania conclude la sezione del suo Viaggio in Grecia dedicata al Peloponneso. In questa regione un tempo gloriosa, e ora ridotta per lo più a un cumulo di rovine, egli ricerca le tracce dell’antico splendore, visita i luoghi anticamente frequentati dagli dèi e recupera le lontane memorie dei fatti storici e delle tradizioni mitiche, con una partecipazione emotiva particolarmente sentita.
Alla fine dei suoi mille percorsi, Pausania si sofferma sulla descrizione della vita e delle imprese dell’arcade Filopemene, l’ultimo eroe della Grecia e paladino della sua libertà.

Latinoamerica – Un Diario per un Viaggio in Motocicletta

Latinoamerica – Un Diario per un Viaggio in Motocicletta

Titolo originale: Notas de Viaje

Autore/i: Che Guevara Ernesto

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

traduzione e cura di Pino Cacucci e Gloria Corica, in copertina: Ernesto Che Guevara nel 1951, a Buenos Aires. Foto scattata da Ernesto Guevara Lynch sul balcone della loro casa in calle Arsoz.

pp. 130, Milano

Il diario di Ernesto Che Guevara – da lui stesso rielaborato in forma narrativa grazie agli appunti di viaggio – è il resoconto dettagliato di migliaia di chilometri, dall’Argentina al Venezuela, del viaggio in moto compiuto con il suo amico e compagno di studi Alberto Granado. Avventure ed emozioni inframezzate da infinite riflessioni su mille aspetti dell’America, la miseria degli indios, l’emozione di vedere l’oceano… e dai suoi ventitré anni, con la voglia di organizzare uno scherzo, innamorarsi e corteggiare le ragazze, mentre la moto perde pezzi per strada, provocando cadute tragicomiche. Introduce e chiude il volume il padre del Che, Ernesto Guevara Lynch, un relatore d’eccezione: le umanissime considerazioni di un genitore che assiste alla partenza del figlio, il 29 dicembre 1951, e la gioia nel riabbracciarlo al ritorno, il 26 luglio 1952.

Introduzione alla Semantica

Introduzione alla Semantica

Titolo originale: Introduction to Semantics

Autore/i: Schaff Adam

Editore: Editori Riuniti

terza edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Luca Pavolini.

pp. 368, Roma

Sommario:

Prefazione

Parte prima. Problemi di ricerca della semantica

I. Linguistica

II. Logica

III. Filosofia semantica

  1. La pretesa «svolta» in filosofia. Il linguaggio come unico oggetto della ricerca
  2. Il linguaggio come prodotto di una convenzione arbitraria

IV. Semantica generale

Parte seconda. Problemi particolari della semantica

I. L’aspetto filosofico del processo di comunicazione

  1. L’essenza del problema della comunicazione
  2. La controversia tra la concezione trascendentalista e quella naturalista
  3. Fondamenti di una formulazione marxista del problema

II. segno: analisi e tipologia

  1. Il processo di comunicazione come punto di partenza nell’analisi del segno
  2. Lo schema tipologico dei segni di Husserl
  3. Definizione del segno
  4. Basi generali della tipologia dei segni
  5. La natura specifica dei segni verbali

III. I significati di «significato»

  1. Sulla situazione-segno
  2. Il significato come oggetto reale o ideale
  3. Il significato come relazione (1)
  4. Il significato come relazione (2)
  5. Come la linguistica affronta il problema del significato

IV. La funzione comunicativa del linguaggio

  1. Linguaggio e «linguaggi»
  2. Linguaggio e realtà
  3. Linguaggio ed efficacia della comunicazione

Bibliografia

Il Mutamento della Struttura Sociale in Italia

Il Mutamento della Struttura Sociale in Italia

Autore/i: Paci Massimo

Editore: Società Editrice Il Mulino

unica edizione, introduzione dell’autore.

pp. 336, Bologna

Questo volume costituisce lo sviluppo di un precedente volume struttura sociale italiana, pubblicato dal Mulino nel 1982. Nello studio attuale, la struttura sociale italiana, appare assai più il risultato di processi politici e culturali, che la conseguenza di tendenze strutturali dell’economia. La modernizzazione è caratterizzata dal particolarismo: quello radicato nella cultura familista e localista di ampie zone del paese e quello politico-clientelare, legato all’intervento dello stato sociale. D’altra parte, le condizioni che hanno permesso finora un equilibrio tra modernità e arretratezza nella nostra società stanno venendo meno e gli anni novanta si aprono su uno scenario di maggiore tensione e conflittualità. La società post-industriale si annuncia nel nostro paese soprattutto per l’espansione dei servizi di intermediazione finanziaria e dei servizi finali privati, relativamente costosi e a bassa produttività; tutto il «sistema Italia» scricchiola e sembra entrato in una fase di deterioramento. La modernizzazione del paese appare dunque una sfida ancora aperta e per certi aspetti drammatica; basti pensare alle forme regolative di tipo «clanico», clientelari, mafiose e occulte, che minacciano di estendersi a tutto il corpo nazionale.

Massimo Paci insegna Sociologia economica nell’Università di Massimo Ancona dal 1968. Con Il Mulino ha pubblicato «Mercato del lavoro e classi sociali in Italia» (1973) e «La struttura sociale italiana» (1982). Ha pubblicato inoltre: «Pubblico e privato nei moderni sistemi di welfare» (Liguori 1989) e «La sfida della cittadinanza sociale» (Edizioni Lavoro 1990).

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Introduzione

Parte prima: Famiglia e mercato del lavoro nello sviluppo economico italiano

  • I. Mercato del lavoro e struttura sociale in un’ottica di lungo periodo
  • II. Le radici storiche della famiglia estesa in Italia
  • III. Le funzioni economiche della famiglia

Parte seconda: Aspetti sociali dello sviluppo economico «periferico»

  • IV. Mezzadria e origini della micro-imprenditorialità industriale
  • V. Doppio lavoro ed economia «periferica»

Parte terza: Mobilità sociale e disuguaglianza di classe

  • VI. La mobilità sociale «strutturale»
  • VII. Il sistema delle disuguaglianze di classe

Parte quarta: L’Italia nella transizione post-industriale

  • VIII. Pubblico e privato nel sistema di welfare italiano
  • IX. Innovazione tecnologica, occupazione e politica sociale: un’analisi comparativa
  • X. Classi sociali e società post-industriale in Italia

Conclusioni: La sfida della modernizzazione italiana

Riferimenti bibliografie

Sulla Felicità a Oltranza

Sulla Felicità a Oltranza

Romanzo

Autore/i: Cornia Ugo

Editore: Sellerio Editore

quarta edizione, collana: La memoria n. 457, in copertina: Olio su tela di Alberto Ziveri, 1934, Collezione privata.

pp. 156, Palermo

Un ingenuo e provvisorio abitante del mondo – o meglio, forse: «di un bordo del mondo, sempre a pelo della sparizione» -, racconta della sua crescita e formazione così come la rivisse nei tre anni fatali in cui il nucleo più importante dei suoi affetti (una zia, la madre e infine il padre, a brevi intervalli) venne precocemente a mancargli. Uno spazio di tempo sospeso tra sogno e sfacelo, su un tempo «faticoso ma bello», conosciuto da una specie di «cervello totale», formato da lui stesso e dalla parte di sé che quegli affetti ritenevano gelosamente, che attraversa esperienze nuove e ridefinisce le antiche, finendo col riepilogare un mondo e annotarne per sempre i suoi più vitali significati. Nell’attesa, nell’incubazione e nella riuscita di «una felicità a oltranza». Ugo Cornia è un giovane scrittore alla sua prima opera, dallo stile capace di riprodurre i toni del vitalismo della civiltà antica dei municipi italiani e, insieme, di vibrare con le sensazioni estraniate e dislocate dell’esperienza giovanile. Una lingua immediata e attuale, ma con un nucleo di classicità e di smaliziata autoironia.

Ugo Cornia è nato a Modena (1965) dove vive. Con il libro Sulla felicità a oltranza, pubblicato in questa collana nel 1999, ha vinto il Premio Bergamo 2001. Con questa casa editrice ha pubblicato, inoltre, Quasi amore (2001) e Roma (2004).

Nèttare in un Setaccio – Romanzo

Nèttare in un Setaccio – Romanzo

Titolo originale: Nectar in a Sieve

Autore/i: Markandaya Kamala

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

quarta edizione, traduzione dall’inglese di Luciano Bianciardi, in copertina: Tavola di anonimo del XVI sec. (manoscritto pittorico 1889, Biblioteca Casanatense, Roma, elaborazione).

pp. 272, Milano

Nèttare in un setaccio, storia epica, spesso paragonata dalla critica a La buona terra di Pearl Buck, narra la storia di Rukumani, una contadina indiana nata da famiglia nobile che va in sposa a Nathan, “povero di tutto fuorché di amore”. La loro semplice vita procede serena finché al villaggio giungono uomini bianchi che con l’apertura di una fabbrica, una conceria, mettono in moto l’inevitabile processo di trasformazione del paese e della gente. Le calamità naturali portano poi con sé la fame e il degrado e Rukumani, presa ormai la via della grande città, affronta una nuova odissea, un nuovo mondo frenetico e incomprensibile. Indimenticabile figura di donna Rukumani, sperduta, sola, combatte dignitosamente con saggezza, civiltà, fiducia. Un ritratto potentemente lirico, fortemente evocativo che ha appassionato i lettori di tutto il mondo.

Kamala Markandaya, nata da una famiglia bramina in una città dell’India meridionale, nel 1924, ha compiuto gli studi all’Università di Madras. Fin dalla prima giovinezza ha collaborato a giornali e riviste, ha viaggiato in India e in Europa e si è poi trasferita a Londra nel 1948. Feltrinelli ha pubblicato Nèttare in un setaccio (1956) e Furia e amore (1957).