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Universo Fagico

Universo Fagico

Testi e Saggi

Autore/i: Cogni Giulio

Editore: Editrice Ciranna

unica edizione, introduzione dell’autore, in sovraccoperta tavola con 28 voci, cinque delle quali (Giovanni Verga, Gino Raya, Luigi Volpicelli, Giulio Cogni, Domenico Ciccio) su firma autografa.

pp. 180, Roma

Universo Fagico raccoglie voci antichissime e moderne, dai Veda e dai Vangeli al Feuerbach e al Turrò, le quali annunziano, e insomma giustificano storicamente, la Odierna problematica del famismo. A questa è dedicata la seconda metà del volume, con scritti e saggi del Raya, del Klages, del Papini, di Maryse Choisy ed altri.

Dall’introduzione:
« Il famismo come dottrina spiegata ha una data di nascita recente, perchè fa capo al libro di Gino Raya: La fame, filosofia senza maiuscole, che è del 1961, Ma già nel 1963 Domenico Ciccid pubblicava una Prestoria del famismo, con mia introduzione, allo scopo di frugare i precedenti prossimi e remoti della teoria, da lui pienamente condivisa. Quale, ora, il nostro compito?
a) Curare una antologia, perchè gli autori ricordati dal Ciccid, ed altri, esprimano con parole proprie i loro sentimenti o presentimenti famisti; in qualche caso (Nietzsche, Verga, Vittorio G. Rossi), sono stati sostituiti alle citazioni testuali, che sarebbero risultate troppo frammentarie, ricostruzioni e giudizi altrui. La responsabilità della scelta dei testi e saggi contemporanei italiani e dell’amico Ciccio.
b) Intervenire liberamente in un discorso plurimillenario, sviluppando tesi da noi avanzate fin dal 1933, e in sostanza riavvalorando certe istanze metafisiche e religiose, che il Raya respinge come estranee a quella sua scienza, che in un primo momento ha definito negativamente (filosofia senza maiuscole), e in un secondo momento ha definito positivamente, come biologia culturale.
Vi sono nel mondo due specie di dignità: una dignità personale particolare, e una dignità impersonale universale. Chi crede nella prima, fonda la sua fede nell’identificazione della propria esistenza con il suo corpo e la sua anima particolare. Per questi ogni sacrificio ad altri, divenire schiavo e vittima di altri, subire violenza e distruzione, è debolezza, e non può essere se non sconfitta, L’amore stesso, quando si spinga all’abnegazione e al dono di sè, apparirà solo una morbosità. Cosi in realtà pensa la maggior parte degli uomini. Ogni diminuzione dell’io e una diminuzione dell’esistenza: quindi una sconfitta, che compromette gravemente la dignità della persona.
Chi crede nella seconda dignità, cioè nella superiorità della dignità impersonale universale, identifica la propria esistenza con cid che a tutti è comune e da cui tutti sorgono, lui compreso, come persone particolari per l’effimera esistenza sempre rinascente nel mare degli evi. Gode perciò di essere schiavo, se occorre, per il bene altrui, vittima e agnello di sacrificio, perchè il sacrificio, la riduzione a cibo e mezzo della vita altrui, è il tramite attraverso cui, ponendo in dono la propria persona e travasandola volentieri negli altri, realizza effettivamente, se di ciò gode e non paventa, l’identificazione con la vita universale, di cui ognuno non è che episodio fuggevole sempre morente e sempre rinascente. Il servire agli altri è atto sereno e solenne di dignità universale, assai più vasta e divina della ristretta, orgogliosa e timorosa dignità personale, che nel suo limite non può non temere dal tempo e dallo spazio la sua distruzione.[…] »

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Introduzione

I. Taittirya Upanishad – Tutto è cibo

II. Buddismo – Budda si fa lepre per essere mangiato

III. I Vangeli – Prendete e mangiate: questo è il mio corpo

IV. Leonardo da Vinci – Pensieri

V. Hans Staden – Un rito exibaties nell’Arneries del Sud

VI. Tommaso Campanella – Palingenesi

VII. Novalis – Inno alla comunione – Frammenti

VIII. Ludwig Feuerbach – L’uomo è ciò che mangia

IX. F. G. Nietzsche – P. Licciadello, Nietzsche profeta del corpo

X. Shri Ramakrishna – Il martirio dell’agnello

XL. Giovanni Verga – E G. Raya, Verga profeta del famismo

XII. Gabriele D’Annunzio – Nella saliva il sapore del sangue

XIII. Ramon Turrò – De Unamuno, Edo ergo sum – L’esperienza trofica

XIV. Gino Ferretti – Ogni ispirazione è dal ventre

XV. Ludwig Kiages – Eros fagico

XVI. Giovanni Papini – Pensieri

XVIL. Giulio Cogni

  • Eros e fagia
  • Il famista
  • Cos’è il paradiso
  • Canto dell’unita
  • L’amante si dona in pasto all’amata

XVIIL Maryse Choisy – Cet amour oral – Devenir l’autre

XIX. Gemma Licini – La tarantola – Computer

XX. Gino Raya

  • L. Volpicelli, Tesi che scottano e sconvolgono
  • Fame e movimento
  • L’omicidio
  • Vicisti, Galilaee?
  • Senato accademico

XXL. Lionello Fiumi – Il manifesto fisiologico

XXII. Massimo Grillandi – Appunti per una economia della fame

XXIIL. Vittorio G. Rossi

  • G. Raya, Ragionare con la bocca
  • D. Cicciò, Rec. al Silenzio di Cassiopea

XXIV. Pasquale Licciardello

  • Che cosa sono le maiuscole

XXV. Ottava siciliana – La Fami

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