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Tempo di Morire – Ricordi, Riflessioni, Aneddoti

Tempo di Morire – Ricordi, Riflessioni, Aneddoti

Titolo originale: Pora umierać Wspomnienia, refleksje, anegdoty

Autore/i: Zanussi Krzysztof

Editore: Spirali Edizioni

prima edizione.

pp. 416, nn. fotografie a colori e b/n f.t., Milano

Per Krzysztof Zanussi, regista geniale, i ricordi sono sequenze cinematografiche, le riflessioni sono spunti per una saga, gli aneddoti sono scene prorompenti. Il titolo di questo libro s’ispira a una battuta dell’attore polacco Jerzy Leszczynski, famoso interprete di re e comandanti, dai modi raffinati e dalla splendida voce; con l’avvento della Repubblica Popolare di Polonia era cambiato l’attore da mettere in scena: ci voleva il tipo “muratore” o “ragazza che guida il trattore“. Un giorno Leszczynski venne avvicinato da un giovanotto corpulento, viso tondo e naso all’insi, il tipico eroe proletario che si presentò: “Sono un suo collega, un attore“. E l’anziano attore: “Lei e un collega, un attore. Allora, è tempo di morire“. Krzysztof Zanussi annota: sarebbe ora che morisse, invece, l’epoca degli eroi proletari nata con la Repubblica Popolare di Polonia; l’epoca in cui certe frasi non si potevano pronunciare da un palcoscenico o dallo schermo, perchè avrebbero messo in pericolo il regime; l’epoca in cui girare un film sul Papa era un’operazione top secret (di fatto, le scene del film con i carri armati sovietici e la piazza del mercato di Cracovia invasa dalla folla – trasmesse dal satellite a Washington – allarmarono l’ambasciata americana a Varsavia tanto che il segretario ne chiese conto); l’epoca in cui “in cielo, a tenerci costantemente d’occhio cera, oltre al buon Dio, un satellite straniero“; l’epoca in cui, per i polacchi, era troppo strano vedere in televisione, durante le partite di calcio, cartelloni pubblicitari con il nome Zanussi.

Krzysztor Zanussi è nato a Varsavia nel 1939. Brillante cineasta, intellettuale europeo, regista, produttore, sceneggiatore, e presidente della Federazione europea dei registi audiovisivi, membro della Pontificia Commissione per la Cultura e del Consiglio della Televisione Pubblica Polacca, nonchè professore all’Università di Slesia a Katowice, e alla European Graduate School di Saas-Fee in Svizzera, dove è solito tenere un corso estivo. E direttore degli studi cinematografici polacchi Tor.
La sua filmografia, ricchissima, è incentrata sin dagli esordi sui temi dell’esistenza: l’etica, la giustizia, la direzione della vita verso il valore e la salute, il rapporto tra scienza e fede, l’incontro e l’esigenza d’integrazione tra paesi, culture e tradizioni differenti. Zanussi ha firmato pellicole celebri, quali Da un paese lontano (1981, dedicato alla figura di Giovanni Paolo II) e L’anno del sole quieto (1984, vincitore del Leone d’oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia).
Dopo Persona non grata (2005), ha diretto gli attori Valeria Golino, Lorenzo Balducci e Remo Girone nel film II sole nero (2007). Ha concorso all’edizione 2008 del Festival Internazionale del Film di Roma per la categoria Anteprima-Première con la pellicola Col cuore in mano, in cui il protagonista, Bohdan Stupka, ha ottenuto il premio della critica come miglior interprete maschile.
Per la sua attività di regista, Zanussi ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il David di Donatello, la croce di Cavaliere dell’Ordine polacco, l’onorificenza di Cavaliere delle scienze e delle lettere, e nel 2002 il Premio Internazionale Medaglia d’Oro al merito della Cultura Cattolica.

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