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Lotte e Trionfi in Cina

Lotte e Trionfi in Cina

I Gesuiti nel Ciannan, nel Celì e nel Cuantun. Dal loro ritorno in Cina alla divisione del Ciannan in tre missioni indipendenti (1842-1922)

Autore/i: Bortone Fernando

Editore: Abbazia di Casamari

unica edizione. – pp. XXXVI-867, 58 tavv. f.t., 252 ill., 32 cartine geografiche, 29 tavv. f.t., Frosinone

Il P. Fernando Bortone, dopo aver studiato ingegneria nella Regia Università di Roma, prestò servizio militare nell’arma di artiglieria a La Spezia. Per corrispondere alla divina chiamata, entrò nell’Almo Collegio Capranica, donde passò alla Compagnia di Gesù, laureandosi in Filosofia nella Pontificia Università Gregoriana.
Mandato missionario in Cina (1931), per diciotto anni si dedicò con passione allo studio della lingua e della civiltà cinese. Insegnò sinologia a Pechino, filosofia a Penpu (Cina centrale) ed esercitò un fecondo apostolato in altri centri dell’immenso Paese, particolarmente fra le classi colte. Contemporaneamente compose, e in parte pubblicò, opere di linguistica, di storia, di apologetica e di morale, anche in lingua cinese.
Rientrato in Italia si è dedicato alla pubblicazione di altre opere scientifiche e letterarie. Per questa sua attività è stato chiamato a far parte di numerose accademie nazionali e internazionali, gratificato di premi per la cultura dalla Presidenza del Consigilo dei Ministri d’Italia e dal Governo Cinese; più volte decorato con medaglie, serti d’oro e altre onorificenze.
In questo volume viene tratteggiata l’opera di ripresa svolta dai missionari della Compagnia di Gesù, a cominciare dal loro ritorno nel Ciannan, nel Celì Sud-Est e nella regione di Cioccin. La narrazione si arresta con la divisione della Missione del Ciannan in tre missioni indipendenti, abbracciando complessivamente ottant’anni di Lotte e Trionfi missionari in Cina. Per una più perspicua intelligenza degli eventi religiosi, questi vengono inquadrati in quelli civili delle regioni delle quali si tratta, e in quelli politici dell’intera Cina. In un capitolo finale si espongono i metodi di evangelizzazione. I documenti necessari alla stesura dell’opera furono consultati dall’autore in Cina, ove ebbe l’opportunità di visitare i centri principali delle regioni considerate, di prendere informazioni dirette dal personale addetto all’apostolato (missionari e catechisti) e di lavorare negli archivi di Sciangai, Ahù, Ancin, Penpu e dei singoli Distretti missionari dell’intero Uanpei.

L’Erotismo dei Piedi Cinesi

L’Erotismo dei Piedi Cinesi

Autore/i: Levy Howard S.

Editore: Sugar Editore

prefazione di Arthur Waley, traduzione di Gian Attilio Trentini.

pp. 280, tavv. b/n f.t., ill. b/n, Milano

«Questa è probabilmente la storia del più straordinario sistema escogitato dalle donne al fine di rendersi appetibili agli uomini… il libro ha un grande fascino esoterico-erotico». (Virginia Kirkus)
Nei disegni e nelle stampe cinesi la donna è sempre stata rappresentata mentre mostra pudicamente di sotto le vesti un piccolo piede calzato in scarpine di squisita fattura e ornate di ricami. Che le donne cinesi usassero fasciarsi i piedi per rimpicciolirli è noto da tempo agli occidentali. ma le reali ragioni di questa pratica e le crudeli sofferenze che essa procurava a quante erano costrette ad assoggettarvisi erano e sono sconosciute ai più. Questo libro è la prima storia completa, apparsa in occidente, di un costume che in Cina fiori per oltre un millennio. L’autore esamina le origini storiche della fasciatura dei piedi, le condizioni sociali che ne favorirono la diffusione, le ragioni di natura prettamente erotica che stanno alla base di quest’usanza e i vari sforzi compiuti da riformatori liberali per sradicarla. Nel volume sono riportate alcune interviste con donne ancora viventi dai piedi fasciati, in cui esse narrano le loro esperienze personali; l’autore inoltre cita brani tratti dalla letteratura cinese che esaltano la bellezza del «loto d’oro» (eufemismo popolare per designare il piede rimpicciolito) e che rivelano il particolare fascino e la forte attrazione sessuale esercitati per molti secoli dai piedi fasciati e dai «passi di salice» sugli uomini cinesi.
Come nota il professor Eberhard nella sua introduzione, «l’usanza di fasciare i piedi era qualcosa di più di un semplice costume». È un elemento che investe «il problema di fondo della posizione e del ruolo della donna nella società cinese, problema socio logico e psicologico per eccellenza». Howard S. Levy ci dà la possibilità «di scrutare una parte della vita sociale cinese che una persona non competente non potrebbe altrimenti rilevare e che pochi scrittori osano trattare direttamente… La nostra conoscenza della società cinese, sia antica che moderna, sarebbe incompleta se ignorassimo il sistema di convivenza tra uomini e donne e i sentimenti conseguenti a tali rapporti intimi». Howard S. Levy, laureato in lettere e in lingue e letterature orientali. ha diretto per diversi anni istituti a livello universitario a Formosa e in Giappone e ha pubblicato numerose opere sulla Cina.

L’Arte dell’Allattamento Materno

L’Arte dell’Allattamento Materno

Autore/i: Autori vari

Editore: La Leche League International

pp. 396, nn. ill. b/n, Brescia

L’Arte Dell’Allattamento Materno il famoso manuale de La Leche League, nato nel 1956 da un blocchetto di appunti di alcune mamme statunitensi che iniziarono a raccogliere informazioni su questa pratica che era stata abbandonata negli “anni del benessere”.

Da quei primi foglietti si aggiunsero pareri medici, ricerche scientifiche, approfondimenti, fino a raggiungere oggi le oltre 500 pagine di analisi ed esperienze, vissute e condivise da molte mamme in tutto il mondo.
L’Arte dell’Allattamento Materno un libro scritto a piene mani e soprattutto a pieno cuore, nel quale le madri di oggi possono ritrovare la competenza e l’accuratezza scientifica che contraddistinguono le consulenti de La Leche League, unite a quella disponibilità e a quella condivisione che rendono gli incontri e le consulenze de La Leche League così speciali.

“Non si può imparare un’arte da un libro così come si può fare da una materia medica. L’arte dell’allattamento materno è più di un libro, è di per sé un’opera d’arte. Soltanto le madri che allattano sono in grado di trasmettere convinzioni, fiducia, certi atteggiamenti verso la vita… e conoscenza autentica, che è sempre diversa da semplici informazioni”.Michel OdentIl famoso Manuale de La Leche League, Lega per l’Allattamento Materno, prima edizione nel 1958 negli USA, è stato tradotto in 9 lingue, su audiocassetta e in Braille, e ha venduto più di 3 milioni di copie in tutto il mondo. La prima edizione italiana, pubblicata nel 1990, e ristampata fino ad oggi otto volte, ha aiutato con le sue 20.000 copie una quantità incredibile di famiglie italiane, confuse dai troppi messaggi contraddittori che arrivano ai neo-genitori fin dalla gravidanza.Ai “consigli” di tanti libri scritti da “esperti” di ogni tipo, L’arte dell’allattamento materno contrappone le basi scientifiche e le informazioni concrete e pratiche dell’organizzazione più autorevole a livello mondiale sull’allattamento al seno, e attraverso la condivisione delle esperienze, offre empatia, soluzioni concrete e quella conoscenza profonda che nasce dall’aver vissuto le cose in prima persona. Questo manuale è la quintessenza dell’esperienza di allattamento di migliaia di donne, una saggezza che si trasmette da una madre all’altra. Nella versione italiana, (più di 500 pagine!) oltre agli aggiornamenti ed agli ampliamenti, è stato fatto un enorme lavoro per adeguare il testo alla realtà locale e arricchirlo con storie ed esperienze del nostro Paese, per farlo sentire più vivo e più vero alle mamme che lo leggeranno.

 

Medium e Messaggio

Medium e Messaggio

Il trattamento concettuale e linguistico dell’informazione

Autore/i: Lepri Sergio

Editore: Gutenberg 2000

pp. 320, Torino

Perché ci sono i giornali lo sanno tutti: per rispondere ai bisogni informativi dei cittadini e anche alle loro curiosità. Gli esperti, che amano parlare difficile, chiamano la funzione della stampa scritta e parlata una mediazione tra la fonte e il fruitore dell’informazione. Il giornale è il « medium »; « messaggio » è l’informazione che i media devono fare arrivare ai loro istituzionali destinatari cioè i lettori.
Ma i lettori chi sono? e qual è il loro grado di interesse o di comprensione del messaggio che il medium gli fornisce? quali i loro meccanismi di lettura o di ascolto? E in che cosa consiste il messaggio ossia quand’è che un fatto diventa notizia: è il mostro da sbattere in prima pagina o anche l’orario delle farmacie aperte, la novità o anche la continuità? E se il primo dovere del giornalista (a proposito: giornalisti si nasce o si diventa?) è, o dovrebbe essere, quello di farsi capire dal lettore, perché è nato il « giornalistese » cioè una lingua che non tutti comprendono?
Sergio Lepri cerca di rispondere a queste e ad altre domande: che cos’è il giornalismo, e il suo riferimento non alla letteratura ma alla storiografia; quali sono le fonti dell’informazione; qual è il ventaglio dei media e quali le loro tecniche di mediazione; com’è composto l’universo dei lettori; quali sono, sui giornalisti, i condizionamenti del Potere e degli apparati di produzione. E soprattutto quale deve essere il trattamento concettuale e linguistico dell’informazione cioè la struttura e il linguaggio delle notizie; insomma , come si deve scrivere e quali parole si devono usare perché questa società che è stata già chiamata «società dell’informazione » non diventi invece una società della disinformazione, e quindi dell’ignoranza, proprio quando la complessità dei meccanismi che muovono la realtà in cui ci troviamo ad operare richiede in ognuno’di noi il massimo dell’informazione.
Stiamo vivendo una grande rivoluzione tecnologica, che coinvolge anche il nostro modo di pensare. Nessuno se ne accorge?

Le Origini della Civiltà nell’Estremo Oriente

Le Origini della Civiltà nell’Estremo Oriente

Autore/i: Fairservis Walter A.

Editore: Sansoni Editore

prefazione dell’autore, premessa e traduzione di Lionello Lanciotti.

pp. 320, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Firenze

Man mano che le ricerche archeologiche fanno luce sul passato dell’umanità, anche le aree apparentemente isolate del mondo tendono a inserirsi in un quadro unitario. È questo un fenomeno di cui gli studiosi della storia della civiltà sono perfettamente consapevoli.
Ma se è facile per la nostra mentalità occidentale cogliere i nessi di interdipendenza che collegano le grandi culture del bacino del Mediterraneo, più difficile ci riesce invece includere nella stessa cornice i popoli dell’Asia orientale.
Eppure anche di quest’ultimi si può con sicurezza affermare che essi sostanzialmente fan parte dello stesso processo a cui appartennero anche gli Egiziani, i Babilonesi, i Persiani, i Greci e i Romani, Lontani dall’Occidente, essi ne ricevettero più tardi gli stimoli, ne utilizzarono le invenzioni e i progressi in maniera loro propria e a loro volta apportarono un contributo di elementi culturali al faticoso cammino dell’umanità. Pochissimi sono infatti i progressi importanti, e pochi anche quelli di minore entità, che ebbero origine nell’Asia occidentale o orientale, che non attraversarono l’intero continente per riapparire a migliaia di chilometri di distanza dal punto di partenza. Questo è vero sia che noi pensiamo all’invenzione dell’agricoltura, alla prima idea della scrittura o all’uso della bussola, ed il fenomeno è una chiara testimonianza dell’impotenza dei fattori geografici e della distanza ad impedire il passaggio delle conquiste dell’intelligenza umana e anche dell’inesistenza delle barriere politiche in rapporto alla diffusione delle tecniche e delle nuove idee.
Le antichissime popolazioni della Cina, del Giappone, della Corea, della Manciuria e della Siberia sono le protagoniste di questo vivido quadro, nel quale l’Autore, sommando i risultati più recenti degli studi di antropologi, archeologi, biologi e geologi con il frutto di personali ricerche, delinea una storia delle origini dell’arte, della religione e della tecnologia orientali dal pleistocene fino all’età delle grandi dinastie.

Walter Fairservis junior, nato a Brooklin (New York), ha compiuto i suoi studi presso varie università americane. Orientatosi verso l’antropologia e l’archeologia, è stato condotto dal suo lavoro a visitare l’Europa e l’Asia. Ha diretto due spedizioni scientifiche nell’Afghanistan promosse dal Museo americano di storia naturale. Attualmente è research assistant del Museo di storia naturale di New York e instructor di archeologia nell’Università della stessa città.

L’Ingiustizia della Giustizia

L’Ingiustizia della Giustizia

Storia delle torture e delle violenze legali in Europea

Autore/i: Lea Henry Charles

Editore: Fratelli Melita Editori

premessa di D. M.

pp. 618, Genova

Per chi voglia gettare uno sguardo retrospettivo su tutta questa lunga sequela di crudeltà e di ingiustizie, è veramente cosa che fa pena l’osservare come le comunità cristiane, in cui si ammetteva senza discutere la verità del Vangelo, furono precisamente quelle che elevarono a sistema la tortura, e ciò con una ferocia freddamente calcolatrice che è perfettamente ignota alle legislazioni dei popoli pagani dai quali la derivarono. Le accurate restrizioni e salvaguardie con cui la giurisprudenza romana fece tutto il possibile per proteggere gli interessi dell’accusato, contrastavano in modo assai strano con l’implacabile noncuranza di ogni principio della giustizia che caratterizza, macchiandola tutta quanta, la giurisprudenza penale dell’Europa dal XIII° al XIX° secolo. Non c’è popolo o religione che ne sia stata esente.
Quanto i Calvinisti ebbero a soffrire nelle Friandre, fecero soffrire in Olanda; ciò che i cattolici fecero in Italia sopportarono in Inghilterra; nè pare che alcuno di costoro si sognasse nemmeno che con questo tradiva la parte che avrebbe dovuto avere nel Vangelo divino di pace che Cristo era venuto a portare in terra agli uomini di buona volontà.

Le Antiche Civiltà del Perù

Le Antiche Civiltà del Perù

Autore/i: Mason John Alden

Editore: Sansoni Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Dario Sabbatucci.

pp. 456, esemplare con tracce d’umidità e fioritura della carta, nn. tavv. b/n f.t., Firenze

Gli studi sulle popolazioni precolombiane del Perù hanno compiuto a partire dal 1940 enormi progressi soprattutto per l’impulso impresso alle ricerche da antropologi e archeologi statunitensi. Numerose spedizioni hanno condotto scavi e hanno pubblicato relazioni sul risultato dei loro lavori, regioni in precedenza completamente inesplorate dal punto di vista archeologico hanno finalmente rivelato i loro segreti e la messe di nuovi dati raccolti ha consentito di far luce anche sulle culture che precedettero quel favoloso impero degli Inca, la cui esistenza doveva rivelarsi allo stupito Occidente solo agli inizi dell’era moderna, in seguito a una delle più straordinarie avventure della storia, l’impresa di Pizarro.
Quattromila anni fa, come è oggi possibile affermare con sicurezza sulla scorta dei mezzi di cui dispone la scienza, popolazioni costiere di semplici pescatori-cacciatori iniziarono la lunga ascesa verso quella singolare mescolanza di comunismo e di monarchia che fu l’impero degli Inca. Questo libro vuole appunto offrire un sommario e un bilancio delle attuali conoscenze sulla natura e lo sviluppo di quelle antichissime culture e sulla organizzazione della vita peruviana durante l’impero nei suoi aspetti economici, sociali, politici, tecnologici, religiosi e intellettuali.

L’Autore, John Alden Mason, nato a Filadelfia nel 1885, dopo aver compiuto la sua educazione presso le Università di Pennsylvania e California, fu nominato nel 1917 vicedirettore del Museo di Storia naturale di Chicago e ricoprì successivamente un analogo incarico » presso il Museo di storia naturale di New York. Dal 1946 al ’55 è stato direttore della sezione americana del Museo dell’Università di Pennsylvania.
Nel corso della sua carriera di studioso egli ha partecipato a spedizioni scientifiche in varie località del continente americano. Ha diretto per tre anni la rivista «American Anthropologist» e ha ricoperto cariche in numerose società scientifiche. Le sue pubblicazioni sono dedicate in gran parte ad argomenti di antropologia e i suoi interessi includono l’archeologia, la linguistica e l’etnologia e il folclore degli Amerindi.

Civiltà Andine

Civiltà Andine

Creazioni plastiche e stili degli antichi popoli delle Ande

Autore/i: Imbelloni José

Editore: Sansoni Editore

pp. 368, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Firenze

Le forme vitali e sociali proprie delle popolazioni native trovate sul doppio continente americano sono rimaste avvolte, per lungo tempo, in una fitta nebulosità nella cultura comune degli europei, e unicamente ne fanno oggetto di studio alcuni istituti universitari specializzati. Una gran parte spetta alla competenza dell’etnografo, mentre quella che comprende popoli assurti al livello più elevato offre esempi ed esperienze utilissime alla storia generale dell’Umanità, delle forme politiche, dell’iniziale processo di accumulazione delle conoscenze scientifiche e dello svolgimento dell’arte. Due sono i settori più interessanti sotto questo riguardo: il territorio centroamericano e il messicano al sud del Rio Colorado, e la fascia occidentale delle Ande.
È fine di questa opera di José Imbelloni presentare con brevità, ma con intento analitico, la creazione artistica delle popolazioni andine nell’esercizio della plastica, conducendo il lettore a seguirne l’intima tensione espressiva e, nel possibile, a rintracciarne l’indole e il pensiero.

Tolstoj

Tolstoj

Autore/i: Citati Pietro

Editore: Longanesi & C.

pp. 320, Milano

Questa monografia su Tolstoj che getterà nell’ombra le altre sullo stesso argomento non è apparentemente un libro di critica, ma un lungo racconto. Come tutti coloro che scrivono romanzi, Pietro Citati scopre e riproduce il movimento incessante della realtà, la fluida velocità del tempo che ci trascina via con sé, dove e come esso vuole; e i lettori non potranno resistere alla seduzione di questo movimento, non potranno chiudere il libro fino a quando Tolstoj respirerà, per l’ultima volta, nella piccola stazione di Astapovo. Chi era Tolstoj? Fu un uomo che si guardava allo specchio, un tremendo narciso, un pauroso egocentrico: ma nel suo specchio, illuminato soltanto con le luci che giungevano da lui, seppe contemplare, per un miracoloso processo di metamorfosi, l’intera superficie dell’universo, la guerra e la pace, la città e la campagna, la vita e la morte, Eros e la distruzione. Questo libro ci farà conoscere la giovinezza di Tolstoj – gli anni del Caucaso, la campagna di Crimea, il brillante viaggio in Europa, l’insegnamento ai ragazzi di Jasnaja Poljana -; gli anni del matrimonio, della famiglia, di Guerra e Pace e di Anna Karenina; le donne che immersero la sua vita nel loro miele; la terribile crisi depressiva, che sconvolse e quasi spezzò la sua esistenza; la sua trasformazione in profeta; gli ultimi, tristi anni, fino alla fuga, come re Lear, per le pianure della Russia già battute dall’inverno. Ma ci farà conoscere soprattutto i suoi grandi romanzi, Guerra e Pace e Anna Karenina.
Tutti credono di averli compresi, ma pochi libri sono così ardui, Così insondabili, così labirintici, così ricchi di misteriose corrispondenze e concatenazioni. L’interpretazione di Pietro Citati cerca di svelare ogni segreto: ma sempre nel modo più piano e più semplice, senza dare mai nulla per conosciuto, così che questo libro può essere letto anche da chi non abbia mai aperto Guerra e Pace e Anna Karenina o non abbia mai sentito parlare di Tolstoj.

Pietro Citati ha scritto: Goethe (Mondadori, 1970, ristampato negli Oscar); Il tè del cappellaio matto (Mondadori, 1972); Immagini di Alessandro Manzoni (Mondadori, 1973, ristampato col titolo Manzoni, Oscar, 1980); Alessandro (Rizzoli, 1974); La Primavera di Cosroe (Rizzoli, 1977); I frantumi del mondo (Rizzoli, 1978); Il velo nero (Rizzoli, 1979); Vita breve di Katherine Mansfield (Rizzoli, 1980, ristampato nella BUR); I racconti dei gatti e delle scimmie (Rizzo-li, 1981); Il migliore dei mondi impossibili (Rizzoli, 1982).

I Diari di Andy Warhol

I Diari di Andy Warhol

Autore/i: Warhol Andy

Editore: Istituto Geografico De Agostini

introduzione e cura di Pat Hackett, traduzione a cura di Riccio Ricci.

pp. XXI-600, nn. tavv. b/n f.t., Novara

Dal 1976 sino a pochi giorni prima della morte, avvenuta nel febbraio 1987, Andy Warhol a una certa ora della mattina chiamava al telefono la sua amica e assistente Pat Hackett e restava a parlare con lei per una o due ore. Le raccontava per filo e per segno che cosa aveva fatto il giorno e la notte precedenti, chi aveva incontrato, che cosa si erano detti, che cosa aveva sentito. Pat ascoltava, registrava, trascriveva a macchina, faceva rileggere e approvare ad Andy i testi di queste telefonate mattutine – così come si erano effettivamente svolte, cioè senza aggiustamenti formali o pedanti precisazioni – e conservava accuratamente i fogli in apposite scatole. Alla fine furono ventimila pagine. » Da quelle, distillando la parte migliore e più significativa, sono nati questi Diari, che costituiscono una sorta di eccezionale autobiografia di un artista che è stato alla ribalta delle cronache d’arte e mondane negli anni dal Sessanta alla fine degli Ottanta, ma è apparso anche chiuso nel mistero della sua singolarissima personalità.
In questi Diari – che fluiscono con la voce stessa di Andy, le sue tipiche locuzioni, i suoi modi espressivi volutamente non strutturati – c’è la documentazione di una vita diurna e notturna convulsa e affollatissima di personaggi famosi. Le celebrità affascinavano Andy e qui se ne incontrano di tutti i tipi e di tutti i campi: da Mick Jagger a Truman Capote, da Madonna a Federico Fellini, da Liz Taylor a Liza Minnelli, Bob Dylan, Jackie O., Donald Trump, John Lennon e Yoko Ono, Joe Dallessandro e Ultra Violet, Jasper Johns e Robert Rauchenberg, Nancy Reagan e Ted Kennedy, Jimmy Carter e molti altri. Il mondo dei vip, dunque, e delle star di soli quindici minuti, gli artisti e la gente di spettacolo, gli snob e gli arrivisti.
Il libro è, in forte misura, l’autoritratto dell’artista, ma anche un grande e straordinario spaccato di vita, documentazione di ambienti e di mode, spia di costumi e di stravaganze, cronaca di notti folli e di dissolutezze impensabili, testimonianza di esistenze consumate e di presentimenti malinconici.
Spontaneo e scandaloso, indiscreto e provocatorio, il decennale viaggio di Warhol tra cene, party, approcci sessuali, vernissage, prime cinematografiche, festini e pettegolezzi, avvince il lettore giorno per giorno, e ogni giorno di più, perché è una storia del nostro tempo vissuta ai confini più lontani dalla banalità.

Pat Hackett è la curatrice de I Diari di Andy Warhol. Conobbe casualmente l’artista e lavorò per vari anni alla Factory.
Ha collaborato con Warhol alla stesura dei libri Popism: The Warhol 605 e Andy Warhol’s Party Book. Ha inoltre contribuito alla sceneggiatura del film Bad.

L’Agopuntura e la Sua Storia

L’Agopuntura e la Sua Storia

Autore/i: Masci Walter; Negro Francesco Eugenio

Editore: Marrapese Editore

prefazione degli autori, disegni di Giuseppe Pandozzi.

pp. 92, nn. ill. a colori e b/n, Roma

Dalla prefazione degli autori:
“L’agopuntura, questa millenaria tecnica medica cinese, riscoperta solo negli ultimi anni dal mondo occidentale, è stata accolta con animo discordante, talora ritenuta entusiasticamente la panacea di tutti i mali, talora considerata scetticamente una sorta di stregoneria priva di basi scientifiche. In realtà solo conoscendola da vicino possiamo sia apprezzarne i reali vantaggi sia valutarne i limiti.
È erroneo credere che l’agopuntura non abbia una spiegazione scientifica, basti pensare alle teorie del «Gate control» e delle endorfine, è ugualmente inesatto però ritenere che essa sia la soluzione ottimale di tutte le patologie.
L’agopuntura non è una forma di medicina «alternativa» né una forma di medicina «parallela», volendo accostarle un aggettivo forse la nostra scelta potrebbe più appropriatamente cadere sul termine «integrativa».
Prima di iniziare una qualsiasi terapia con agopuntura è indispensabile fare esatta diagnosi di malattia, in seconda istanza è necessario valutare attentamente l’opportunità di utilizzare sistemi di cura tradizionali o applicare aghi. Questo, a nostro avviso, deve essere il corretto atteggiamento di un medico agopuntore.
Va considerata perlomeno inopportuna l’utilizzazione dell’agopuntura in tutti i casi clinici, dovremmo invece servircene solo per le patologie dove le terapie classiche o non hanno avuto successo o comportano un serio rischio per il paziente.
Il campo principale di applicazione dell’agopuntura è quello del dolore di piccola e media intensità, non dovendosi tuttavia tralasciare altre possibili indicazioni (come ad esempio le ipoacusie percettive o le nevrosi).
Attualmente conosciamo molto sui meccanismi di azione dell’agopuntura, pertanto un medico quando infigge un ago, possedendo spiegazioni conformi alla sua formazione universitaria, non deve necessariamente ricorrere a interpretazioni tratte dall’antica filosofia cinese dello Yin-Yang.[…]”

Il Segreto dei Geroglifici

Il Segreto dei Geroglifici

Come entrare nel magico mondo degli antichi Egizi

Autore/i: Jacq Christian

Editore: Edizioni Piemme

traduzione dal francese a cura di Marco Jennarelli. – pp. 288, Casale Monferrato (AL)

Si narra che gli antichi Egizi inventarono i geroglifici come un codice cifrato per nascondere ai profani il segreto della loro conoscenza: lo sguardo e la mente sono come confusi in una foresta di segni di fascinosa bellezza che restano muti per chi non li sa decifrare.
Ma ora il mistero è stato violato e Christian Jacq svela i segreti di quella straordinaria lingua che fu al tempo stesso disegno, suono e simbolo. Scopriamo dunque i nomi del Faraone, del cielo e della terra, della natura e degli animali, incontriamo l’uomo e la donna, leggiamo i numeri, impariamo persino a fare l’amore in geroglifico e forse finiamo per pensare e sognare in geroglifico. Alcuni esercizi (facoltativi!) ci renderanno dei perfetti scribi.
L’origine storica dei geroglifici rimane sepolta nella notte delle civiltà: ma oggi, come in una sorta di iniziazione misterica, quei segni straordinari sono la chiave per aprire il magico mondo degli antichi Egizi, per entrare nel loro universo mentale e scoprire il senso della loro storia che sembra portare impressa l’impronta della divinità.

Etruscologia

Etruscologia

Autore/i: Pallottino Massimo

Editore: Editore Ulrico Hoepli

quinta edizione, premessa dell’autore.

pp. XIII-458, 80 tavv. b/n f.t., 6 figure b/n, Milano

Un libro di lunga tradizione che ha avuto sempre buona accoglienza in Italia e fuori d’Italia, fino al punto di poter essere giudicato «an established classic» della sua materia.

Ramsete il Grande

Ramsete il Grande

La biografia archeologica del faraone Ramses II

Autore/i: Vandenberg Philipp

Editore: SugarCo Edizioni

traduzione dal tedesco di Adriano Caiani.

pp. 352, 29 tavv. b/n, ill. b/n, Milano

Ramsete Il, Il Grande, visse per quasi un secolo dopo Nefertiti. Durante Il suo regno l’Egitto conobbe Il massimo splendore e Il più alto grado di potenza della propria storia. Fu il faraone della Bibbia, colui che ridusse In schiavitù I figli d’Israele: soltanto dopo la sua morte quel popolo oppresso cominciò a scuotere le catene, attraversare il Mar Rosso e raggiungere la Palestina guidato da Mosè.
Presso Kadesh combattè una delle prime grandi battaglie di tutti I tempi; procreò 150 figli, più di qualsiasi altro faraone. Assoggettò innumerevoli tribù e si dedicò Instancabilmente a inventare feste perché alla sua corte ci fosse sempre sfrenata allegria. Ramsete può anche non aver voluto – con le sue epigrafi nel templi, nel palazzi, sulle colonne e sulle steli – presentarsi come Il più sfacciato dittatore dell’antichità; egli è stato però Il più grande artefice dell’impero egizio. Ne sono testimoni le colossali statue di Abu Simbel, la gigantesca sala delle colonne di Karnak, il suo Ramesseum (tempio) e molti altri edifici monumentali.
Attraverso lo studio approfondito del luoghi storici, Vandenberg descrive come dopo millenni queste costruzioni sono state riscoperte, dissotterrate dalla sabbia del deserto, salvate da ulteriori distruzioni o dalla definitiva scomparsa nelle acque del Nilo. Vandenberg rende autentico ciò che scrive fornendo documenti di pietra e di papiro, basandosi su reperti rinvenuti da parecchie generazioni di archeologi, su conoscenze di egittologi e di esegeti biblici, sul recentissimi e sensazionali risultati radiologici e medici eseguiti sulla mummia del grande Ramsete.

Philipp Vandenberg, nato nel 1941, egittologo di lama mondiale è autore della Maledizione dei faraoni e di Nefertiti, due best-seller Internazionali, entrambi edili da SugarCo.

 

Lo Zen e la Cerimonia del Tè

Lo Zen e la Cerimonia del Tè

Autore/i: Okakura Kakuzo

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

con uno scritto di Everett F. Bleiler, traduzione dall’inglese e cura di Laura Gentili.

pp. 104, Milano

Opera di una personalità complessa (Okakura fu al contempo un grande studioso dell’Oriente, un messia autorevole e autoritario e un poeta), “The Book of Tea” (1906) fu scritto in inglese per un pubblico occidentale. Okakura volle spiegare i caratteri dell’orientalità attraverso il simbolo del tè: parla della sua storia e della sua importanza, ne descrive la cerimonia quasi religiosa, fatta di una ritualità e di norme precise, che sanciscono la sottomissione del presente agli avi e al passato. Nella riproduzione di una cerimonia esattamente come si svolgeva nell’antichità si manifesta infatti quell’obbedienza tipicamente giapponese all’autorità degli antenati che non può essere mai contestata o contraddetta. Con uno scritto di Everett Bleiler.

Okakura Kakuzo è stato uno scrittore giapponese, famoso per Il libro di tè. Nasce in una famiglia di samurai di alto rango; trascorre l’infanzia in un tempio buddista dove studia i classici cinesi; in seguito frequenta l’Università Imperiale di Tokyo, dove studia filosofia e i modi di pensiero e di vita dell’Oriente contro l’Occidente.
Nel 1890 è uno dei principali fondatori della prima accademia di belle arti del Giappone e vive per lungo tempo negli Stati Uniti, dove diviene consulente del Museum of Fine Arts di Boston.
Nel 1889 assume la direzione della Scuola Nazionale d’arte di Tokyo. In seguito viaggia tra India, Cina e Stati Uniti. Lavora dal 1904 a Boston come esperto d’arte giapponese al Museo delle belle arti. Lascia Boston definitivamente nel 1913 per rientrare in Giappone, dove lo stesso anno muore.
Ha scritto libri in inglese e giapponese. La sua opera Il libro del tè fu il primo libro di teoria sul cha no yu scritto in inglese.
Okakura ha svolto un ruolo importante nella modernizzazione dell’estetica giapponese, assumendosi il ruolo di riformatore del Giappone durante il periodo di modernizzazione della Restaurazione Meiji e riconoscendo la necessità di preservare il patrimonio culturale giapponese.
Fuori dal Giappone, Okakura ha avuto un impatto su una serie di personaggi importanti come Martin Heidegger, Ezra Pound, e Rabindranath Tagore.

 

Il Romanzo della Parapsicologia

Il Romanzo della Parapsicologia

Le idee, i personaggi e i fenomeni di una delle più affascinanti avventure del pensiero umano

Autore/i: Inardi Massimo

Editore: SugarCo Edizioni

introduzione dell’autore.

pp. 388, 16 tavv. b/n f.t., Milano

Dopo il successo ottenuto con L’ignoto in noi, il libro dedicato ai fondamenti teorici e scientifici della parapsicologia, il dottor Massimo Inardi, presidente del Centro Studi Parapsicologici di Bologna, si ripresenta al pubblico dei suoi lettori con questo Romanzo della parapsicologia che ripercorre, nei tempi e attraverso le civiltà, la storia di questa scienza, la cui importanza cresce nel nostro mondo «meccanico» ogni giorno di più. L’enorme diffusione della parapsicologia si verificò nel diciannovesimo secolo; ma anche prima, nella storia delle grandi civiltà classiche, i «poteri della mente» erano tenuti in grande considerazione e davano luogo a fenomeni che oggi, visti sotto il profilo para psicologico, sono tutti spiegabili. In questo libro il dottor Inardi espone al grande pubblico, in un linguaggio piano ma con una messe di informazioni impressionante, la storia che è veramente romanzesca della parapsicologia: attraverso l’attività dei principali ricercatori, e quella dei grandi medium, emerge il tracciato affascinante di una ricerca che non può avere una linea semplicemente ascendente, così come siamo abituati per le cosiddette «scienze esatte», perché la sua sperimenta zio ne dipende dalla presenza e dalla disponibilità di soggetti particolarmente dotati. In questa prospettiva storica, la parapsicologia fa nascere degli interrogativi sulle facoltà umane paranormali, sui quali nessuno può evitare di prendere posizione.

Re Artù e il Mito di Excalibur

Re Artù e il Mito di Excalibur

Storia di un re e della sua invincibile spada

Autore/i: Foss Michael

Editore: Edizioni Piemme

traduzione dall’inglese a cura di Gioia Guerzoni.

pp. 288, nn. tavv. a colori f.t., nn. ill. b/n, Casale Monferrato (AL)

Il volume è un saggio storico di ispirazione romanzesca. L’anno del Signore 1469, in una cella umida e buia di una delle più terribili prigioni inglesi, Newgate, Sir Thomas Malory, cavaliere erudito, condannato da Edoardo IV per aver militato in favore dei Lancaster nella guerra delle Due Rose e per essersi macchiato di crimini indegni della sua nobile tradizione cavalleresca, decide di scrivere un libro su Re Artù, il re dei re, e le gesta dei cavalieri della Tavola Rotonda. Inizia così il lungo viaggio della memoria in cui Foss diventa Malory e prendono vita storie di amore, onore, tradimenti, uccisioni.

 

 

Mangiare Zen

Mangiare Zen

Nutrire il corpo e la mente

Autore/i: Thich Nhat Hanh; Cheung Lilian

Editore: Mondadori

prefazione di Harvey V. Fineberg, introduzione degli autori, traduzione di Diana Petech.

pp. 324, ill. b/n, Milano

Molte persone sanno bene che dovrebbero mangiare meno (e meglio) e muoversi di più. Ma rimangono bloccate nell’incapacità di affrontare diete o percorsi di riequilibrio alimentare. In questo libro un grande maestro zen e una nutrizionista ci aiutano a eliminare questi blocchi e a ricollegarci con quegli aspetti che possono migliorare il nostro peso corporeo e il nostro benessere in generale. Come? Attraverso la consapevolezza, ovvero l’essere pienamente presenti in ogni attimo: uno stile di vita da adottare integrandolo nell’alimentazione, nell’attività fisica, in tutte le sfaccettature della quotidianità. Unendo le ultime conoscenze della scienza alimentare e l’antica tradizione buddhista riusciremo a eliminare gli ostacoli fisici, psicologici e culturali che ci impediscono di alimentarci nel modo corretto, assaporando il cibo per nutrire sia il corpo sia la mente.

Il Lamento del Pappagallo

Il Lamento del Pappagallo

E altre storie vere sulla furbizia, l’intelligenza e l’ingegno degli animali

Autore/i: Linden Eugene

Editore: Franco Muzzio Editore

prefazione e traduzione dell’autore, traduzione di Marilena Ortolan.

pp. 224, Padova

Un orango che gioca per soldi, un maialino che salva un bambino che sta annegando, un pappagallo che invita nella sua gabbia per pranzo un uccello selvatico… Questi animali con le loro azioni cosa stanno cercando di fare? Quale è il loro sentimento? Cosa passa nella mente di una gatta che salva i suoi piccoli da un edificio in fiamme, o di un maiale che corre in ospedale per lavorare. In breve, gli animali pensano?
Gli scienziati hanno cercato di rispondere a questa domanda attraverso esperimenti e osservazioni per molti anni e Eugene Linden, come scrittore e giornalista, ha sempre sostenuto i loro sforzi. Ora Linden capovolge la questione e studia l’intelligenza e le emozioni degli animali attraverso le loro naturali reazioni alle persone che li circondano. Ne nasce un libro appassionante scritto con perspicacia e senso dell’umorismo davvero notevoli.

Servizi Segreti Italiani

Servizi Segreti Italiani

1815-1985

Autore/i: Viviani Ambrogio

Editore: adnkronos libri

avvertenza dell’autore.

pp. 462, ill. b/n, Roma

Far piena luce sull’argomento è compito quanto mai arduo, perché su tutta la materia incombe il rispetto del Segreto di Stato. Gli agenti segreti viventi come e loro dovere o per prudenza non parlano, i pochi libri di memorie raccontano solo episodi più o meno fantasiosi.
Spesso Enti o autorità interpellati danno opportunamente o prudentemente risposte evasive.
Per la prima volta uno studioso riesce a tracciare un quadro completo ed una cronaca delle origini e delle vicende dei nostri servizi civili e militari.
Attraverso una esposizione sintetica con accenni alle operazioni più avventurose ed affascinanti, il lettore troverà motivi di riflessione, chiarimenti, curiosità anche divertenti e spunti di indagine per conoscere meglio un problema fondamentale per il nostro Stato, ma che ancora oggi non ha trovato soddisfacente soluzione.
Il libro è corredato da 60 interessanti e chiari organigramma e da altri documenti di notevole valore.
Il libro contiene inoltre riproduzioni di antichi stemmi degli Stati Preunitari, del Fascismo, della Repubblica Sociale e della moderna Repubblica.