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La Civiltà del Rinascimento in Europa 1450-1620

La Civiltà del Rinascimento in Europa 1450-1620

Da uno dei maggiori storici contemporanei un grandioso e personalissimo affresco del Rinascimento: l’arte, la cultura, la società, la vita quotidiana.

Autore/i: Hale John

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, premessa di Sheila Hale, prefazione dell’autore, traduzione di Riccardo Mainardi, titolo originale: The Civilization of Europe in the Renaissance.

pp. VIII-672, numerose illustrazioni b/n, Milano

La civiltà del Rinascimento in Europa è un affresco straordinariamente ricco e affascinante di uno dei punti più alti raggiunti dalla civiltà europea: la splendida fioritura che caratterizza la fase storica compresa tra il 1450 e il 1620. In questo periodo si diffonde tra gli artisti, gli scrittori, i filosofi la consapevolezza di essere alle soglie di un’epoca di totale rinnovamento. Si riprende il dialogo con l’età antica e si scoprono altri mondi; si critica il modo di vivere del Medioevo e si stilano i codici di comportamento della nuova società; si auspica il ritorno di una mitica e originaria età dell’oro e, nello stesso tempo, la cultura è fatta oggetto di continuo affinamento; si gode della riscoperta della natura e si persegue la ricreazione dello spirito. Nell’animo degli abitanti dell’Europa prende corpo la stimolante sensazione di condividere un comune destino e si fanno strada le prime, incerte espressioni del desiderio di vivere insieme pacificamente.
John Hale riunisce con cura meticolosa una multiforme varietà di figure, ambienti, punti di fuga, articolandoli all’interno di una composizione equilibrata e sapiente, capace di evocare questa grandiosa fase della storia europea in tutti i suoi aspetti: l’adozione di un concetto rivoluzionario dell’uomo e del mondo, l’idea che un’esistenza dura e brutale possa essere trasformata dall’opera della società umana e ingentilita dall’educazione dello spirito.
Ma chi erano i protagonisti, anche inconsapevoli, di tali mutamenti? Chi erano gli «europei» che diedero vita all’età moderna? Qual era la loro idea dell’Europa e dei diversi stati nazionali? Che lingua parlavano? Che libri leggevano? Quali erano le loro abitudini di vita e il loro atteggiamento in materia di fede? Quali popoli consideravano «barbari» e quali «civili»?
L’autore di questo fondamentale studio sul Rinascimento, corredato di un nutrito e sontuoso apparato iconografico, non intende fornire risposte semplicistiche, né subordinare a uno schema ideologico preconcetto l’inesauribile ricchezza degli eventi: al contrario egli fa in modo che siano narrati dagli uomini che li vissero in prima persona, e a ogni pagina si prova il piacere di una rivelazione, la sorpresa di un nuovo incontro. Ne scaturisce un’immagine inedita, e spesso contro corrente, di un’epoca molto nota ma non sufficientemente conosciuta.

John Hale è fellow della British Academy e Professore emerito di storia italiana al University College di Londra, dove ha diretto il Dipartimento di italiano dal 1970 al 1988. Ha insegnato in molte università inglesi e americane e ricoperto importanti incarichi alla National Gallery, al Victoria and Albert Museum, al British Museum. Tra i suoi numerosi libri ricordiamo: England and the Italian Renaissance, Italian Renaissance Painting, Renaissance Europe 1480-1520, Florence and the Medici: the Pattern of Control e A Concise Encyclopaedia of the Italian Renaissance.

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Premessa di Sheila Hale
Prefazione

PARTE PRIMA
Europa

Capitolo primo
La scoperta dell’Europa

Parola e mito – Le carte geografiche – Le parti e il tutto – Noi e loro

Capitolo secondo
Le nazioni d’Europa

Antipatie – Lealtà

Capitolo terzo
Le divisioni dell’Europa

Guerre – Le fedi religiose – Ideali di amicizia

Capitolo quarto
Il traffico

Lingue e confini – Uomini e merci

PARTE SECONDA
Il Rinascimento

Capitolo quinto
Trasformazioni

Il disgelo delle voci – Il mutamento delle immagini – Denaro e cultura

Capitolo sesto
Trasmissioni

«L’interscambio della mente» – L’emigrazione degli stili – Le bizzarrie del genio

PARTE TERZA
La civilizzazione

Capitolo settimo
Civiltà

Le norme – Sotto il segno di Mercurio – Lettere e arti – Il rifugio nell’utopia

Capitolo ottavo
La civiltà in pericolo?

Incostanza della natura umana – Nuove insicurezze

Capitolo nono
Il controllo sull’uomo

Discipline dello stato e della Chiesa – Controllo pubblico e autodisciplina – Vacanze e svaghi

Capitolo decimo
La natura domata

Il territorio – Il corpo – Il cosmo

Epilogo
«La nostra era»

Note
Bibliografia
Indice dei nomi
Indice delle illustrazioni
Fonti delle illustrazioni

Storia dei Popoli Arabi – Da Maometto ai Nostri Giorni

Storia dei Popoli Arabi – Da Maometto ai Nostri Giorni

Imperi e stati, religione, cultura, le condizioni di vita e i movimenti politici. La storia del mondo arabo da Maometto a oggi nel libro di uno dei massimi arabisti contemporanei.

Autore/i: Hourani Albert

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione e cura di Vermondo Brugnatelli, titolo originale: A History of the Arab Peoples.

pp. XV-568, numerose cartine b/n, Milano

La storia dei popoli arabi è destinata a diventare un classico del suo genere: l’immensa erudizione e l’avvincente capacità espositiva permettono all’autore di muoversi con grande sicurezza in un campo sterminato in cui le istituzioni sociali e la cultura si fondono con la politica e l’economia. Da questa pluralità di elementi finisce per emergere con sorprendente nitidezza una storia in cui si contrappongono fedeltà all’autorità e alla tradizione e sete di rinnovamento, spinte all’unità e dirompenti crisi conflittuali: l’irripetibile qualità dell’esperienza storica di un’intera civiltà.
Albert Hourani, uno dei massimi islamisti, offre con questo libro una ricostruzione, al contempo dettagliatissima e ad ampio respiro, di dodici secoli di storia e di civiltà arabe che non si limita a illustrare il fascino dell’Alhambra e delle grandi moschee, il ruolo di primaria importanza assegnato all’educazione, i risultati della scienza araba, ma che affronta anche tematiche più attuali e controverse come i conflitti interni, la miseria diffusa, il ruolo delle donne e la questione palestinese.
Se, da un lato, la nuova religione dell’Islam ha creato un vasto mondo arabo-musulmano che va dall’Atlantico all’Iraq e all’Oceano Indiano, dall’altro, ogni Nazione compresa al suo interno ha le sue peculiarità geografiche, storiche, tradizionali.
L’interesse di queste pagine sta nell’aver saputo tenere costantemente presenti questi elementi di unicità e nell’averli inseriti in un quadro di esperienze comuni: la nascita e la diffusione dell’Islam, la crescita dell’Impero Ottomano, l’espansione dei traffici e dell’influenza dell’Europa, la rinascita e l’integrazione nel mondo contemporaneo.

Albert Hourani è nato nel 1915 a Manchester da famiglia libanese. Ha insegnato all’Università Americana di Beirut e a Oxford. Fino al 1971 è stato direttore del Middle East Centre. Nel 1979 è diventato Emeritus Fellow del St. Antony’s College di Oxford. Tra i suoi libri: Arabic Thought in the Liberal Age (1962), Europe and the Middle East (1980), The Emergence of the Modem Middle East (1981).

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Prefazione
Ringraziamenti
Nota sulle trascrizioni
Nota sulle date
Prologo

Parte prima. Un mondo in formazione (Secoli VII-X)

  • I. Una nuova potenza in un vecchio mondo
  • II. La formazione di un impero
  • III. La formazione di una società
  • IV. L’elaborazione dell’Islam

Parte seconda. Le società arabo-musulmane (Secoli XI-XV)

  • V. Il mondo arabo musulmano
  • VI. La campagna
  • VII. La vita delle città
  • VIII. Le città e i loro governanti
  • IX. Aspetti dell’Islam
  • X. La cultura degli ’Ulama
  • XI. Indirizzi di pensiero divergenti
  • XII. La cultura delle corti e quella del popolo

Parte terza. L’età ottomana (Secoli XVI-XVIII)

  • XIII. L’Impero Ottomano
  • XIV. Le società ottomane
  • XV. Mutamenti negli equilibri di potere nel XVIII secolo

Parte quarta. L’epoca degli imperi europei (1800-1939)

  • XVI. La potenza dell’Europa e i governi riformatori (1800-1860)
  • XVII. Gli imperi europei e le élites dominanti (1860-1914)
  • XVIII. La cultura dell’Imperialismo e quella delle Riforme
  • XIX. L’apogeo della potenza europea (1914-1939)
  • XX. Mutamenti nel modo di vivere e di pensare (1914-1939)

Parte quinta. L’età degli stati nazionali (Dal 1939)

  • XXI. La fine degli imperi (1939-1962)
  • XXII. Società in trasformazione (Anni ’40 e ’50)
  • XXIII. La cultura nazionale (Anni ’40 e ’50)
  • XXIV. L’apogeo dell’arabismo (Anni ’50 e ’60)
  • XXV. Unità e disunità araba (Dopo il 1967)
  • XVI. Un’inquietudine degli animi (Dopo il 1967)

Note
Cartine
Genealogie e dinastie
La famiglia del profeta; Gli Imam sciiti; I califfi; Dinastie più importanti; Famiglie regnanti nei secoli XIX e XX. Bibliografia. ndice delle cartine. Indice dei termini. Indice analitico.

Il Cubo Prodigioso • Metodi per « Sistemarlo » – Basi Matematiche – Varianti per gli Esperti

Il Cubo Prodigioso • Metodi per « Sistemarlo » – Basi Matematiche – Varianti per gli Esperti

Titolo originale: Der Würfel • Lösungswege – Mathematische Grundlagen – Varianten für Supertüftler

Autore/i: Trajber Josef

Editore: U. Mursia Editore

introduzione dell’autore, traduzione dal tedesco di Kurt Deutsch.

pp. 144, interamente e riccamente illustrato b/n, Milano

«Il Cubo — come ha scritto D.R. Hofstadter — è molto di più di un semplice rompicapo: è una ingegnosa invenzione meccanica, un passatempo, uno strumento didattico, una fonte di metafore, un’ispirazione…» L’idea del cubo, per tralasciare illustri e incerti precedenti, venne a E. Rubik, professore di architettura e disegno presso la scuola per artisti di Budapest, per affinare la capacità dei suoi studenti di visualizzare oggetti tridimensionali. Ma da strumento didattico esso divenne ben presto l’oggetto prodigioso che tutti conosciamo. Basti solo pensare alle innumerevoli possibilità di combinazioni cui può dare luogo, esattamente 43.252.003.274.489.856.000… Numero da capogiro.
Questo libro è dedicato a tutti coloro che sono stati contagiati dalla febbre del cubo… Scritto in modo semplice e facilmente comprensibile, esso permette di imparare, giocando, la logica tridimensionale. La prima parte del libro tratta il problema più semplice: quello di «sistemare» il cubo: il procedimento razionale che viene presentato consente a ciascuno di ottenere lo scopo in uno o due minuti (il primato attuale è di 29 secondi!). Vengono poi trattate le basi matematiche dell’oggetto… miracoloso. Infine, a chi ha già una sufficiente pratica circa la sistemazione del cubo, si propongono problemi più complessi e si suggeriscono delle vie per impostarne degli altri.

Platone come Scrittore Filosofico – Saggi sull’Ermeneutica dei Dialoghi Platonici

Platone come Scrittore Filosofico – Saggi sull’Ermeneutica dei Dialoghi Platonici

Istituto Italiano per gli Studi Filosofici – Lezioni della Scuola di Studi Superiori di Napoli 2

Autore/i: Gaiser Konrad

Editore: Bibliopolis

con una premessa di Marcello Gigante.

pp. 160, Napoli

Il ciclo di lezioni qui pubblicato ha per oggetto Platone scrittore e filosofo. In esse sono affrontati i rapporti fra Platone scrittore e Platone pensatore, la valutazione non solo filosofica ma artistica dei dialoghi, il grande problema dell’interpretazione del finale del Fedro, sui limiti dell’opera scritta e sulla superiorità della cultura orale, la concezione poetica di Platone e i grandi miti nei dialoghi platonici.

Lo Specchio dell’Altro – Quindici Israeliani alla Ricerca della Pace Possibile con il Nemico

Lo Specchio dell’Altro – Quindici Israeliani alla Ricerca della Pace Possibile con il Nemico

Autore/i: Autori vari

Editore: Baldini & Castoldi

a cura di Janiki Cingoli e Arieh Yaari, prefazione di Janiki Cingoli, introduzione di Shulamit Aloni, in copertina:Ben Shahn, Identity, 1968.

pp. X-278, Milano

Un itinerario complesso, attraverso cui quindici personalità israeliane si confrontano con le ragioni dei palestinesi e con la loro identità di popolo, approdando a una nuova consapevolezza della realtà di Israele e delle trasformazioni necessarie, in un’ottica di pace possibile.
Molte di queste riflessioni sono state alla base della vittoria laburista sul Likud, hanno delineato le ipotesi di percorso per la fuoriuscita da una situazione di dominazione coloniale su un altro popolo, quello palestinese, dominazione inconciliabile con la più profonda identità ebraica.
Dopo le elezioni del giugno 1992 Israele è entrata a far parte delle grandi trasformazioni che stanno avvolgendo il pianeta. Questi cambiamenti hanno notevolmente aumentato le prospettive di pace tra Israele e i suoi vicini palestinesi e arabi. Mai prima di oggi la configurazione geopolitica era stata più favorevole alla positiva soluzione del conflitto; e mai prima di oggi il ruolo del movimento di pace in Israele era stato più decisivo. Le decisioni che verranno prese in questo storico bivio determineranno per molti anni a venire il corso degli eventi in Medio Oriente. È quindi indispensabile capire la natura dei mutamenti avvenuti, analizzare gli sviluppi dei negoziati di pace e studiare una strategia che consenta di raggiungere una soluzione giusta e durevole.
Premessa, una importante introduzione di Shulamit Aloni, oggi ministro delle Comunicazioni, della Cultura e della Scienza, personaggio simbolo dell’altra Israele, l’Israele che per tanti anni si è battuta contro l’oltranzismo di Shamir, riuscendo infine a sconfiggerlo.
Un viaggio emozionante nella formazione della coscienza di un paese difficile e tormentato che oggi si apre alla speranza di una vita nuova e di pace.

Gli Invidiosi – Uno Sguardo Profondo sull’Invidia, questo Demone della Società Contemporanea

Gli Invidiosi – Uno Sguardo Profondo sull’Invidia, questo Demone della Società Contemporanea

Un grande “romanzo” della vita interiore

Autore/i: Alberoni Francesco

Editore: Garzanti Editore

pp. 200, Milano

La grande divisione ideologica che ha dominato il secolo, quella fra collettivismo e capitalismo, è scomparsa. E con essa si è dissolto il mito della lotta di classe che, additando una meta redentrice, dava un significato alla collera e all’odio di tutti gli infelici. Ma nello stesso tempo trasfigurava in nobile senso di giustizia anche il risentimento impotente, il rancore invidioso.
Nalla società postideologica e competitiva la frustrazione che nasce dal confronto con chi ha più di noi (più ricchezza, più successo, più potere) si connota come invidia. Gli invidiosi si scrutano reciprocamente, timorosi di restare indietro nella corsa all’autoaffermazione e pronti ad abbassarsi, a colpirsi, a denigrarsi l’un l’altro in un gioco di maldicenze e di vendette senza fine.
Ma l’invidia è anche il meccanismo di difesa – umano, troppo umano – che si adotta per mascherare l’insicurezza radicale di cui tutti soffrono. Nella profonda analisi che ne dà Alberini, l’invidia è la manifestazione, innocente e insieme socialmente riprovata, della solitudine dell’individuo, della perdita di un rapporto autentico con gli altri, con la società: solo ritrovando tale rapporto la persona invidiosa potrà guarire dalla sua malattia.

Francesco Alberoni è un celebre studioso dei movimenti collettivi e dei sentimenti umani. I suoi libri, Innamoramento e amore, L’amicizia, L’erotismo, sono tradotti in diciotto lingue e letti in tutto il mondo. A essi si sono aggiunti, tra gli altri, Genesi (1989), la sua opera metodologicamente più importante, e Gli invidiosi (1991). Insegna Sociologia all’Università IULM di Milano e collabora al «Corriere della Sera».

Maschio Amante Felice – Ovvero della Bellezza di Essere Uomini

Maschio Amante Felice – Ovvero della Bellezza di Essere Uomini

Autore/i: Risé Claudio

Editore: Edizioni Frassinelli

in copertina: Amore e Psiche giacenti (particolare), di Antonio Canova, Parigi, Louvre.

pp. 188, Milano

«Ora si tratta, per ognuno di noi, di ripescare il cuore, e l’istinto, sotto la valanga di parole, per lo più astratte, con le quali viene ingombrata la nostra mente, fin da quando siamo bambini, e i desideri e i sentimenti sappiamo ancora riconoscerli, con rabbia e inquietudine di coloro che hanno a che fare con noi. Non è difficile. Ci vuole coraggio. Il coraggio di ascoltare il cuore, e il corpo. Sono strumenti meravigliosi, e potenti. Se accettiamo di essere autentici, di fidarci di loro, di pensare un po’ meno, […] di non aver paura di essere fuori moda, o fuori tempo, cuore e istinto ci ripagheranno generosamente.»

Compagni dalle scelte oscillanti, padri riluttanti, figli troppo condiscendenti di madri possessive e seduttive: questi sono, spesso, gli uomini d’oggi, uomini che non conoscono l’orgoglio del proprio sesso.
È una crisi che ha origine dalla latitanza della figura paterna, dalla mancanza di quella «educazione sentimentale» attraverso la quale, da sempre, i maschi adulti trasmettono agli adolescenti e ai giovani i loro valori etici e le loro qualità psicologiche.
Inoltre, il cammino percorso dalle donne, che hanno rivendicato, insieme con l’autonomia, uno specifico stile emotivo e di pensiero, ha aggravato l’insicurezza dei partner.
Timorosi di rivelarsi inadeguati all’interno della coppia e della famiglia, essi dedicano tutte le loro risorse alla costruzione dell’immagine, alla cura del corpo, alla ricerca ansiosa del denaro e del successo.
Eppure c’è una via d’uscita, e un numero sempre maggiore di uomini incomincia a esplorarla. Si tratta di ritrovare il fondamento affettivo ed emotivo del mondo maschile, la «fallicità», principio di espansione e di donazione, riconosciuto e rispettato in ogni cultura e in ogni tempo come indispensabile alla vita.
L’uomo che vive attingendo a questa energia profonda smette finalmente di essere insicuro, pauroso e passivo. Sa di poter donare, di poter generare, e in ciò riconosce la sua forza e la sua bellezza. Quest’uomo è naturalmente generoso, non solo sessualmente, ma anche nei sentimenti, nel lavoro, nei rapporti con gli altri. Riconosce il proprio istinto e lo segue con fiducia, senza paura di essere giudicato rozzo o volgare. Riscopre i desideri autentici, recupera spazi personali che aveva liquidato nel terrore di perdere il sostegno della moglie-madre.
Gradualmente si libera dalle reti dei ricatti affettivi e delle dipendenze, che spesso risalgono ad abusi lontani di cui ha solo un vago ricordo. Ritrova il valore della «maschilità» e la capacità di una vera relazione d’amore: leale, rispettosa di sé e dell’altro, libera e appassionata.
E finalmente può diventare l’amante felice di una donna che torna a essere per lui l’antico, e sacro, oggetto del desiderio, la preziosa compagna del piacere.

Claudio Risé, psicoterapeuta junghiano e docente universitario di Polemologia (scienza della guerra), ha lavorato negli ultimi anni, in Italia e negli Stati Uniti, sulla psicologia maschile e la relazione tra Eros e aggressività nell’uomo. Su questi argomenti ha pubblicato Parsifal. L’iniziazione maschile alla donna e l’amore, e Il maschio selvatico. Ritrovare la forza dell’istinto rimosso dalle buone maniere (entrambi per Red / Studio Redazionale).

L’Angelo della Finestra d’Occidente

L’Angelo della Finestra d’Occidente

Autore/i: Meyrink Gustav

Editore: Edizioni del Graal

prefazione di Julius Evola, con un saggio di Hermann Hesse

pp. 544, Roma

L’Angelo della finestra d’occidente è la ricostruzione romanzata della vita e delle vicende di John Dee, un alchimista effettivamente vissuto in Inghilterra nel XVI secolo. Meyrink ci propone con John Dee il tema del manifestarsi di un’unica entità spirituale in diversi individui di varie epoche, fino alla chiusura del ciclo con la genesi magica di chi è un «risorto in questo mondo e nell’altro». Per raggiungere il compimento. Fra successi e insuccessi, in un’atmosfera di alta tensione, i personaggi del romanzo affrontano e sperimentano le pratiche magiche e le dottrine iniziatiche più diverse: dalle nozze ermetiche per ricostruire il Rebis, (l’androgine spirituale) alle acque corrosive: dalle pratiche del vajroli-tantra (magia sessuale) alla Via di Elia: dai culti misterici di Iside Nera a operazioni con gli specchi magici (uno di essi, effettivamente appartenuto a John Dee, è tuttora conservato al British Museum di Londra). Il libro ha due chiavi di lettura. Può essere letto come un romanzo, per il suo valore letterario e per l’interesse che suscita la vicenda narrata, oppure come un testo esoterico, per mezzo del quale Meyrink, ci fa partecipi del tesoro delle sue conoscenze e delle sue esperienze magiche ed iniziatiche.

Gustav Meyrink. nato a Vienna il 19 gennaio 1868 e morto a Starnberg. nei pressi di Monaco di Baviera. il 4 dicembre 1932, faceva parte di una società segreta cabalistica di Praga. le conoscenze iniziatiche colà apprese, unite ad una innata tendenza verso il fantastico e il mistero, sono praticamente all’origine di tutta la sua produzione letteraria. Meyrink può cosi permettersi di parlare diffusamente di persone, metodi, esperienze che hanno il sapore della verità, in quanto vissuti. non si tratta soltanto di un tipo di suggestioni di origine letteraria, libresca che mira esclusivamente a stupire il lettore.

Tribunali della Coscienza – Inquisitori, Confessori, Missionari

Tribunali della Coscienza –  Inquisitori, Confessori, Missionari

Una originale interpretazione storica delle forme, dei modi e dei tempi con cui l’egemonia cattolica si affermò in Italia tra Cinque e Seicento, tra repressione, persuasione e controllo capillare delle coscienze.

Autore/i: Prosperi Adriano

Editore: Giulio Einaudi Editore

premessa dell’autore, in sopracoperta: Scuola veneta del XVI secolo, Il Concilio di Trento, Parigi, Musée du Louvre.

pp. XXIV-712, numerose tavole a colori e b/n f.t., Torino

La presenza della Chiesa nell’Italia moderna si è fatta sentire in termini non solo di potere politico ma anche di conquista delle coscienze. Scopo di questo volume è ricostruire le forme e i tempi di affermazione dell’egemonia cattolica in Italia dopo la rottura dell’unità religiosa europea. Fu solo un processo di reazione, di «contro-riforma», oppure l’avanzata di un’onda più lunga di quella suscitata dalla predicazione di Lutero?
La risposta viene cercata attraverso l’analisi di tre tipi di presenze istituzionali della Chiesa: l’Inquisizione romana, primo tribunale centralizzato della penisola come potere poliziesco e repressivo; le nuove forme di confessione come intervento persuasivo e dolce di sostegno delle coscienze; la predicazione dei missionari nelle campagne e tra le classi popolari come strumento di animazione e conquista culturale.
Nella realtà storica del Cinque e Seicento, questo schema subì variazioni di ogni genere: l’Inquisizione, dopo la prima, durissima fase di lotta contro l’eresia, si piegò a tribunale della moralità quotidiana. La confessione, impiegata all’inizio come strumento poliziesco, diventò teatro di sollecitazioni e seduzioni di varia natura, tipici reati di una divisione tutta moderna tra religione e politica, che lasciava alla guida ecclesiastica il controllo della coscienza come tribunale di un sistema di norme morali a carattere individualistico, dominato dalle colpe del sesso. Spettò ai missionari collegare persuasione e repressione, dando così una base di massa all’egemonia cattolica.

Adriano Prosperi (1939) è professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra le sue opere, nel catalogo Einaudi: Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari («Biblioteca di cultura storica», 1996 e «Piccola Biblioteca Einaudi», 2009); La figura del vescovo fra Quattro e Cinquecento: persistenze, disagi e novità (Storia d’Italia. Annali, vol. 9, 1986); Penitenza e Riforma (Storia d’Europa, vol. IV, 1995); Incontri rituali: il papa e gli ebrei (Storia d’Italia, vol. 11/1, 1996). È autore, insieme a Paolo Viola, di Manuale di storia moderna e contemporanea («Piccola Biblioteca Einaudi ns», 2000).
Nel 2001 (sempre nella «Piccola Biblioteca Einaudi ns») è stato pubblicato Il concilio di Trento: una introduzione storica. Nel 2005 in «Einaudi Storia» è uscito Dare l’anima (nuova edizione PBE 2015); nel 2008 Giustizia bendata. Percorsi storici di un’immagine; nel 2010 è uscito, nei «Passaggi Einaudi» Cause Perse – Un diario civile; nel 2013, negli «Einaudi Storia», Delitto e perdono (nuova edizione PBE 2016); nel 2016, negli «Einaudi Storia», La vocazione.

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Premessa
Indice delle tavole fuori testo

Tribunali della coscienza

Parte prima. L’Inquisizione

  • Prologo. L’esperimento calabrese
  • I. La fede italiana
  • II. La nascita della nuova inquisizione
  • III. Inquisizione romana e stati italiani
  • IV. Concilio o «guerra spirituale»
  • V. Lo sviluppo della Congregazione del Sant’Uffizio
  • VI. La crudele Inquisizione
  • VII. Il campo inquisitoriale: gli addetti
  • VIII. Il campo inquisitoriale: le regole

Parte seconda. La confessione

  • Premessa. Questioni di coscienza
  • IX. Inquisitori e confessori: prescrizioni
  • X. Inquisitori e confessori: descrizioni
  • XI. La confessione al Concilio di Trento
  • XII. Vescovi e inquisitori per una società cristiana
  • XIII. Riti di passaggio, passaggi obbligati
  • XIV. Strumenti e ostacoli
  • XV. Controllo delle coscienze e controllo del territorio
  • XVI. Vescovi e inquisitori
  • XVII. Credere alle streghe
  • XVIII. Pedagogia inquisitoriale
  • XIX. Una Inquisizione «pastorale»?
  • XX. Inquisitori ed esorcisti
  • XXI. Santità vera e falsa
  • XXII. Costringere alla confessione, controllare i confessori
  • XXIII. Foro interno, foro esterno
  • XXIV. Confessione come consolazione e aiuto
  • XXV. Inquisitori e confessori
  • XXVI. Confessori e donne
  • XXVII. «Credere col cuore»

Parte terza. I missionari

  • XXVIII. Le nostre Indie
  • XXIX. Il metodo missionario
  • XXX. Riti di passaggio
  • XXXI. Il viaggio del pellegrino, la processione del missionario

Indici.

La Figlia d’Irlanda – Romanzo Storico

La Figlia d’Irlanda – Romanzo Storico

III secolo. Aislinn, giovane sacerdotessa druida, affronta la sfida che cambierà le sorti del suo paese

Autore/i: Osborne-McKnight Juilene

Editore: Edizioni Piemme

unica edizione, traduzione di Patrizia Bagatti, titolo originale: Daughter of Ireland.

pp. 368, Casale Monferrato (AL)

Irlanda: III secolo dopo Cristo.
Aislinn è una giovane sacerdotessa: con la seconda vista attraversa il futuro, sognando il sorgere dei soli e delle lune. Educata secondo le antiche usanze, non ha mai conosciuto i suoi genitori, morti misteriosamente poco dopo la sua nascita. Un giorno il druido che l’ha allevata la incarica di trovare colei che sola può far luce sulle sue origini: una bambina dagli occhi verdi e dai capelli color del rame, prigioniera in un villaggio lontano. Ai fianco di Eoghan Mac Aidan, poeta guerriero, Aislinn parte. Sarà un viaggio avventuroso e straordinario, alla scoperta della sua storia e di quella del suo paese, indissolubilmente legate da un disegno vasto e ineluttabile. Ma le forze del male sono all’opera e Aislinn dovrà combattere duramente per la sua vita e per il futuro della sua gente. Sullo sfondo di una terra in cui magia, religione e potere si intrecciano e si fronteggiano drammaticamente, un romanzo coinvolgente e ricco d’atmosfera.

Juilene Osborne-McKnight, vive in Pennsylvania con il marito e la figlia. Appassionata di storia, è insegnante di mitologia celtica e di scrittura creativa. Piemme ha pubblicato il suo romanzo d’esordio Il cavaliere irlandese.

Psicoterapie ” Folli ” – Conoscerle e Difendersi

Psicoterapie ” Folli ” – Conoscerle e Difendersi

Titolo originale: «Crazy» Therapies

Autore/i: Singer Margaret Thaler; Lalich Janja

Editore: Edizioni Centro Studi Erickson

unica edizione, a cura del Dott. Paolo Michielin, introduzione delle autrici, traduzione di Carmen Calovi, illustrazioni di Jim Coughenour.

pp. 208, illustrazioni b/n, Trento

Psicoterapie che pretendono di risolvere i problemi del cliente facendolo «rinascere» e allattandolo con il biberon come un neonato; di riportarlo, attraverso la trance, alle sue presunte vite precedenti; di convincerlo che è stato rapito dagli extraterrestri o che è posseduto da spiriti. Tecniche invece apparentemente razionali e miracolose, come la comunicazione facilitata e la programmazione neurolinguistica. Sono soltanto alcuni esempi dei metodi assurdi o pseudoscientifici che si vanno diffondendo negli Stati Uniti e in Europa, metodi che il più delle volte comportano per il cliente, già in situazione di vulnerabilità, onerose perdite di tempo, denaro e fiducia o a volte danni psicologici ben più gravi.
Descrivendoli, andando a scoprirne le origini, ed evidenziandone i possibili rischi per il cliente, questo libro – ricco di riferimenti e storie di casi, a tratti ironico e provocatorio – si propone il duplice scopo di tutelare sia l’utente della psicoterapia che la psicoterapia stessa e chi la esercita con competenza, responsabilità e senso etico. Una questione di grande attualità, come dimostrano la recente approvazione del Codice Deontologico da parte dell’Ordine Nazionale degli Psicologi e i casi di pubblicità ingannevole di servizi di salute mentale che hanno avuto la diffida dall’Autorità Antitrust, situazioni a cui fa da sfondo la crescente popolarità delle filosofie New Age, della magia e di tutto ciò che è «alternativo».
Particolarmente utile è la parte del volume che incoraggia il cliente a essere più informato e avveduto, a «contrattare» attivamente con il proprio terapeuta; essa contiene raccomandazioni che meritano di essere lette anche dai professionisti, come regole per risultare un «buon» terapeuta e per svolgere una «buona» terapia.

Margaret Thaler Singer, psicologa clinica e professore del Dipartimento di Psicologia della University of California, Berkeley, da oltre cinquant’anni si occupa di pratica clinica, ricerca e formazione. E autrice di più di cento articoli ed è stata insignita di numerosi premi, anche dalla American Psychological Association, per il suo lavoro di ricerca.

Janja Lalich, consulente per l’aiuto alle vittime di plagio e abuso psicologico da parte di sette e sedicenti carismatici, è autrice di numerose pubblicazioni e coordinatrice di gruppi di aiuto per persone che escono da situazioni di abuso psicologico.

Le Lacrime del Male

Le Lacrime del Male

Autore/i: Carotenuto Aldo

Editore: Bompiani

in copertina: Gustave Moreau, Orfeo sulla tomba di Euridice (1897-98), Parigi, Musée G. Moreau.

pp. 174, Milano

L’urto incessante tra l’aspirazione alla totalità e le limitazioni che la vita impone, gli appuntamenti inevitabili con la morte, con il fallimento, con la malattia e la separazione: questo è il nucleo tematico da cui Aldo Carotenuto sviluppa un’ampia e articolata riflessione che tocca l’analisi psicologica, la storia della filosofia, del mito, della letteratura.La perfetta circolarità delle origini si spezza, con la nascita della coscienza, nel tempo lineare della storia, che è il tempo del conflitto, del sacrificio, della fatica del vivere.Come affrontare il mestiere di vivere accettando il passaggio dall’illusione alla disillusione, dall’onnipotenza alla responsabilità, dalla nostalgia delle origini all’adesione alla propria umanità?Il libro ci offre alcune prospettive, indicandoci nel ridimensionamento della volontà di potenza e nella scommessa dell’individuazione una via per non soccombere al male.

Aldo Carotenuto (1933-2005), psicoanalista, uno dei maggiori studiosi a livello internazionale del pensiero di Jung, è membro dell’American Psychological Association e presidente dell’Associazione di Psicologia e Letteratura.
Professore di psicologia della personalità all’Università di Roma, fra le sue opere presso Bompiani segnaliamo: Eros e Pathos, La Forza del male, Amare e tradire, La chiamata del daimon, La nostalgia della memoria, La strategia di Peter Pan, Riti e miti della seduzione, Le lacrime del male, L’eclissi dello sguardo, Vivere la distanza, Il fascino discreto dell’orrore, Attraversare la vita, Breve storia della psicoanalisi, Il fondamento della personalità, Diario di una segreta simmetria, L’ultima medusa, L’anima delle donne.

Le Tre Bocche di Cerbero – Il Caso di Triora : le Streghe Prima di Loudun e di Salem

Le Tre Bocche di Cerbero – Il Caso di Triora : le Streghe Prima di Loudun e di Salem

Autore/i: Moriggi Stefano

Editore: Bompiani

premessa dell’autore, postfazione di Giulio Giorello.

pp. 224, Milano

Triora, alla lettera le tre bocche di Cerbero, “il cane infernale”. Cosa si nasconde dietro la misteriosa scomparsa delle donne accusate di stregoneria, torturate dall’Inquisizione e deportate da quell’antico borgo dell’alta Valle Argentina? Quali intrighi, violenze o sottili giochi di potere sono custoditi dal silenzio che, ancora oggi, impedisce di far luce sul destino che attese le protagoniste di questa vicenda lontano da Triora? Mettersi sulle tracce del Maligno che avrebbe sconvolto la vita della ricca cittadina ligure sul finire del Cinquecento, rappresenta una prospettiva privilegiata per interrogarsi sulla nostra modernità e soprattutto sulla cultura del nostro paese: all’apparenza così devoto, di fatto così sensibile all’utilità del Male. (G. G.)

Stefano Moriggi lavora attualmente presso l’Università degli Studi di Milano. Storico e filosofo della scienza, si occupa di teorie e modelli della razionalità, con particolare attenzione al confronto tra culture e forme di vita differenti. Autore di numerosi saggi su riviste nazionali e internazionali, è membro del comitato scientifico dell’International School for the Promotion of Science. Collabora da anni con il Piccolo Teatro di Milano. Fra le sue pubblicazioni “Le tre bocche di Cerbero. Il caso di Triora: le streghe prima di Loudun e di Salem.” Postfazione di Giulio Giorello (Bompiani, 2004)

I Benandanti – Stregoneria e Culti Agrari tra Cinquecento e Seicento

I Benandanti – Stregoneria e Culti Agrari tra Cinquecento e Seicento

Autore/i: Ginzburg Carlo

Editore: Giulio Einaudi Editore

prefazione e post-scriptum dell’autore.

pp. XVIII-252, Torino

Con questo volume (apparso in prima edizione nel 1966) Carlo Ginzburg ha ricostruito una vicenda sinora ignota, che getta nuova luce sul problema generale della stregoneria. I «Benandanti» – cosí si chiamavano nel Friuli, tra la fine del ’500 e la metà del ’600, i portatori di un culto della fertilità – si presentarono in un primo tempo come difensori dei raccolti contro le streghe egli stregoni.
Poi, in meno di un secolo, sotto la pressione degli inquisitori, eccoli inaspettatamente assumere i tratti degli odiati antagonisti. A Questa trasformazione ha probabilmente valore esemplare. Le diramazioni al di là delle Alpi delle credenze imperniate sui «Benandanti» consentono di avanzare un’ipotesi generale sul significato e le origini della stregoneria popolare.
«Il Ginzburg – ha scritto Alberto Tenenti su “Studi storici” – propone all’attenzione degli studiosi una massa di documenti che nessuno prima di lui aveva sfruttato. In un campo in cui le indagini sono cosi scarse e lo stesso ritrovamento di materiale nuovo è assai arduo, non si può non plaudire alla sua ricerca e annettere la più grande importanza alle serie archivistiche da lui messe in luce».

Carlo Ginzburg, nato a Torino nel 1939, dopo aver a lungo insegnato a Bologna e negli Stati Uniti, ricopre attualmente la cattedra di Storia delle Culture europee alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Presso Einaudi ha pubblicato I benandanti (1966); Il nicodemismo (1970); Giochi di pazienza (1975, con Adriano Prosperi); Il formaggio e i vermi (1976); Indagini su Piero (1981); Miti emblemi spie (1986); Il giudice e lo storico (1991); Storia notturna. Una decifrazione del sabba (1998). Per Feltrinelli sono usciti Occhiacci di legno (1998); Rapporti di forza (2001); Nessuna isola è un’isola (2002) e Il filo e le tracce (2006).

Virtù e Malinconia – Studii su Clarissa di Samuel Richardson

Virtù e Malinconia – Studii su Clarissa di Samuel Richardson

Autore/i: Bellman Nerozzi Patrizia

Editore: Marcos y Marcos

seconda edizione, in copertina: un disegno di Alexander M. Bellman da un bozzetto di Ezio Frigerio.

pp. 120, Milano

Forse all’annuncio della morte di Clarissa le campane delle chiese d’Inghilterra non suonarono a lutto come vuole la tradizione, ma certamente intorno a lei si affollarono non solo numerosi lettori che, tra argomentazioni e sospiri, avevano tentato fino all’ultimo di strapparla al fatale destino assegnatole dalla pervicacia del suo creatore, ma anche letterati illustri, da Fielding a Johnson a Edward Young, da Diderot a Rousseau, seguiti a breve distanza da Sade e Laclos, tutti convinti della giustezza almeno estetica di quella morte, ma sicuri che dietro all’edificante caso dell’eroina angelicata Richardson nascondesse ben altro. Tra sesso e sensibilità, pathos e voyerismo, virtù cristiane e pietà protestante, metafore ossessive e casistica morale, tra fissazioni erotiche e preludi gotici, mito borghese e fantasmi aristocratici, tra mercificazione, morbosità e protofemminismo… due secoli di critica hanno dilatato lo spettro delle ipotesi interpretative su Clarissa ancor prima che l’attuale parossistica obsolescenza dei metodi sostituisse nella pratica dell’interpretazione dei testi “gli idoli della novità agli ideali della verità”.

Patrizia Nerozzi Bellman si occupa di storia e teoria della narrativa. Tra le sue pubblicazioni: Jane Austen (1973), La fortuna di E.M. Forster in Italia (1980), L’altra faccia del romanzo. Creatività e destino dell’antirealismo gotico (1984).

Gli Avventurieri dell’Impossibile – I Racconti in Presa Diretta di quei «Pazzi» che Non Conoscono la Paura

Gli Avventurieri dell’Impossibile – I Racconti in Presa Diretta di quei «Pazzi» che Non Conoscono la Paura

Titolo originale: Les Aventuriers de l’Impossible

Autore/i: Dumont Éric

Editore: Sperling & Kupfer Editori

unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Giorgio Arduin.

pp. XII-188, Milano

«Gli avventurieri di oggi non parlano che per se stessi; non hanno più nulla da difendere, salvo la loro ricerca personale. Un tempo partivano investiti di un ruolo sociale, quali conquistatori ed esploratori di terre sconosciute, ma oggi che il nostro pianeta è completamente classificato, ogni centimetro di terra fotografato, inventariato dai satelliti, i loro fini sono più vaghi, la motivazione si è interiorizzata. Ma nell’uomo non possono estinguersi i sogni di luoghi lontani… che non potranno mai essere schedati. Sono questi che continuano eternamente a spingere gli ossessionati dall’estremo verso il raggiungimento, a volte persino dell’inutile. Ascoltiamo dunque questi uomini e queste donne che coltivano anche per noi il più insopprimibile dei desideri umani. […] Ascoltiamoli, sperando che al mondo esista sempre un pugno di folli disposti a tentare l’impossibile.»

Sfidano gli elementi e la paura, sperimentano stati di coscienza alterati, si spingono sino ai confini della conoscenza di sé: chi sono, per che cosa vivono e che cosa provano gli «avventurieri deH’impossibile»? Attraverso una serie di ritratti, ricavati da incontri e interviste con i protagonisti di alcune imprese «estreme» portate a termine negli ultimi anni, Éric Dumont dimostra che lo spirito di avventura ha origine nella testa, nel cuore e, soprattutto, nell’anima. Audacia, denaro, celebrità: tentare ciò che nessuno ha ancora osato fare, oggi significa mettere a repentaglio non solo la propria vita, ma anche l’essere nella sua totalità. In questo volume, l’autore analizza l’amante dell’avventura, un tipo di personalità molto spesso alla ricerca dei propri limiti fisici e psichici o, più semplicemente, incline a farsi beffe di ogni terrore, compreso quello della morte. Dal temerario alpinista Jean-Marc Boivin, recentemente scomparso, che aborriva qualsiasi genere di preparazione, al più cauto Jean-Louis Etienne, che ha conquistato il Polo Nord in solitaria; da Tiåtouan Lamazou, il marinaio filosofo, a Jean-Loup Chrétien, dai nervi d’acciaio; dalla spericolata campionessa di volo acrobatico Catherine Maunoury alla velista solitaria Florence Arthaud, una galleria di personaggi affascinanti e indimenticabili, dotati di caratteri e peculiarità diverse, ma tutti accomunati da un tratto: la disinvolta incoscienza con cui rischiano continuamente la propria vita o la propria salute mentale. Un libro avvincente e singolare, capace di trasmettere forti emozioni, sia a chi vorrebbe emulare simili gesta, sia a chi si accontenta di viverle… standosene comodamente in poltrona.

Francese, giornalista esperto in nautica, Eric Dumont – che ha viaggiato per parecchi anni in America centrale e in Oriente – ha già pubblicato numerosi libri e raccolte di avventure.

Hello Daddy! – Storie di Due Uomini, Due Culle e una Famiglia Felice

Hello Daddy! – Storie di Due Uomini, Due Culle e una Famiglia Felice

Autore/i: Rossi Marcelli Claudio

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione.

pp. 198, Milano

È andato tutto secondo copione. Claudio è stato svegliato nel cuore della notte al primo cenno di contrazioni: è arrivato il momento. Bisogna solo mettere quattro cose in valigia e correre all’ospedale. Peccato che l’ospedale sia dall’altra parte dell’oceano Atlantico.
Ma il viaggio di Claudio e Manlio, due giovani gay determinati a diventare genitori, è stato molto più lungo di un volo intercontinentale. È cominciato parecchi anni prima, quando si sono messi in testa di realizzare il loro sogno: «Non ci sembrava di chiedere troppo, volevamo solo una famiglia normale: padre, padre e figlio». Scartata l’adozione – in Italia vietata alle coppie omosessuali – si mettono alla ricerca di un’amica con cui avere un bambino. Dev’essere equilibrata, bella, intelligente e, inutile a dirsi, disperatamente single: insomma, una figura mitologica. Ai due non resta, allora, che un’ultima possibilità, dal nome esotico e misterioso: la Gpa. Ovvero la «gestazione per altri», meglio nota con la definizione di maternità surrogata.
Claudio e Manlio partono così per gli Stati Uniti, ritrovandosi catapultati nello strano mondo delle cliniche della fertilità, e grazie all’aiuto di Tara, una simpatica ragazza del Midwest disposta a portare avanti la gravidanza al posto loro, tornano in Italia con due gemelle in braccio. E scoprono una società molto più aperta di quanto immaginassero.
A dare una mano ai neogenitori, sfiancati dall’inesorabile sequenza cambio pannolino-poppata-cambio pannolino, c’è un microcosmo di amici e parenti, una galleria di personaggi teneri ed esilaranti: la nonna altoborghese alla perenne ricerca della perfetta «normalità », che si parli di scarpe, piante o figli. La tata Ruriko, una giapponese che osserva il nostro paese con gli occhi di un’aliena in visita sulla terra e nasconde una passione erotica per Romano Prodi. Susanna, l’amica etero devastata dal fatto che «perfino i suoi amici froci fanno figli prima di lei». E poi l’incontro con gli uffici pubblici, il pediatra, la scuola, tutti obbligati a fare i conti con la nuova realtà che si trovano di fronte. Attraverso il sorprendente susseguirsi di situazioni spesso surreali, Hello daddy! ripercorre la straordinaria esperienza di due aspiranti genitori decisi a farsi riconoscere il diritto di avere un bambino. Dall’Ohio alla Svizzera, dall’Australia al Giappone, questa è la storia vera di un nucleo familiare costruito con l’aiuto di persone appartenenti a mondi diversi. Un racconto che affronta con delicatezza e autoironia un tema di grandissima attualità e mette in crisi l’idea di famiglia tradizionale, creando una nuova normalità.

Olo Shiatsu

Olo Shiatsu

Autore/i: Santoni Sergio; Ohashi Wataru

Editore: Orsa Maggiore Editrice

prefazioni degli autori.

pp. 320, numerose illustrazioni b/n, Milano

“Lo shiatsu è il tocco della madre che abbraccia il proprio bambino” recita un vecchio maestro giapponese; si tratta dunque di una tecnica di massaggio dolce e delicata che aiuta l’energia insita in ogni essere umano a circolare fluidamente lungo i «meridiani», canali energetici del corpo, che presiedono a specifiche funzioni psicologiche, emotive, mentali e spirituali.
Per rendere chiaro il modo di agire dello shiatsu è bene fare un esempio: ogni volta che si avverte una sensazione dolorosa o gli arti subiscono una lesione accidentale, istintivamente si portano le mani alla zona dolente, massaggiandola.
Lo shiatsu è un metodo più scientifico e complesso rispetto a tali massaggi istintivi e se correttamente applicato può contribuire a risvegliare quell’energia sottile che dona all’organismo calore, sicurezza, conforto.
Questo libro, esauriente e ricco di illustrazioni, fornisce tutte le conoscenze pratiche e teoriche necessarie per impadronirsi dei rudimenti fondamentali della disciplina shiatsu in una visione olistica dell’individuo.

Il Mucchio Selvaggio – La Strabiliante, Epica, Inverosimile ma Vera Storia della Televisione Locale in Italia

Il Mucchio Selvaggio – La Strabiliante, Epica, Inverosimile ma Vera Storia della Televisione Locale in Italia

Autore/i: Dotto Giancarlo; Piccinini Sandro

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, prefazione di Maurizio Costanzo, introduzione degli autori.

pp. 326, Milano

Tutti insieme, da Bolzano a Trapani, isole comprese. La storia epica e disperata della televisione privata in Italia ha inizio a metà degli anni Settanta. Da Napoli a Biella parte una guerra di trincea e di infinita pazienza che farà delle reti locali le nuove piazze d’Italia, contro un sistema nazionale monopolista, rituale, in bianco e nero. Decine di imprenditori-avventurieri, spesso in condizioni di piena illegalità, cominciano ad allacciare cavi e a piantare antenne di notte sui tetti. Il “big bang” vero e proprio della televisione libera è il 28 luglio 1976, quando la Corte costituzionale sancisce l’illegalità del monopolio Rai. Da quel momento nulla sarà più come prima: un esercito di personaggi degni della migliore commedia all’italiana inizia a popolare gli schermi del nostro paese. Da Guido Angeli e il suo “provare per credere” a Wanna Marchi, da Concetta Mobili, l’Aiazzone al femminile dei mobilifici meridionali, a Peppo Sacchi ed Enzo Tortora assediati dalla polizia negli studi bunker di Telebiella. Da Pierino Brunelli, l’imperatore dell’immaginario “Regno di Magna Romagna, Ambasciatore di Dio presso gli uomini”, che dalla sua “Tv Imperiale Universale” annuncia in diretta il suo incontro al vertice con il papa e i presidenti di Usa e Urss, a Gaetano Gennai che su Telelibera a Firenze conduce “Il notiziario dei becchi”, caccia aperta ai cornuti di Firenze e della Toscana, segnalati con tanto di bandierine piantate sulle mappe. E ancora, Pierre la Sultana, cartomante capitolina, all’anagrafe Pietro Imperatore, che va in onda dalla sua casa studio, affollata di enormi clisteri, Giancarlo Cito, virulento sindaco di Taranto, che manda in diretta sulla sua emittente i funerali della madre di un boss locale, e infine lo speaker della foggiana Tele Radio R che in una torrida sera d’estate, complice il colpo di sonno del cameraman, viene inquadrato per alcuni interminabili minuti mentre legge il telegiornale in mutande.
Giancarlo Dotto e Sandro Piccinini sono stati dei loro e, come scrivono nell’introduzione, “non abbiamo mai smesso di esserlo”. Per questo possono raccontare la storia e le storie di quegli anni strabilianti, quando accendendo la televisione non si sapeva davvero che cosa sarebbe potuto accadere. In una mostruosa carrellata di figure da commedia dell’arte, ci raccontano le mirabili imprese di fantasiosi imbroglioni e professionisti superbi, di ciarlatani impressionanti e di imprenditori geniali, tutti in corsa per inventare una cosa che solo dieci anni prima nessuno avrebbe mai osato immaginarsi: un altro canale oltre alla Rai.

Libro dell’Abbondanza

Libro dell’Abbondanza

Questo è un viaggio dal quale non si torna indietro: alle spalle si lascia il dolore, la meta è una ricchezza nuova. Così si entra nell’abbondanza.

Autore/i: Sibaldi Igor

Editore: Edizioni Frassinelli

introduzione dell’autore.

pp. 338, Milano

Un uomo e il suo Dio si mettono in viaggio, per liberarsi dal passato e conquistare la felicità: guardano insieme i luoghi e le genti, e intanto imparano – l’uno dall’altro. È la storia di Abramo, come nessuno l’ha ancora raccontata: tradotta con precisione dall’Antico Testamento, collocata nel suo tempo, sgombrata dai dogmi e dai tabù delle religioni, mostra come tutti i grandi ostacoli alla realizzazione personale siano rimasti gli stessi, da tremila anni. Abramo apprende ad affrontarli passo passo: scopre come far fronte ai poteri oppressivi, alla violenza, allo sconforto e alle forze oscure che bloccano la creatività e i sentimenti. Impara cos’è un desiderio impossibile, e come attuarlo. Diventa maestro di abbondanza in ogni aspetto della sua vita, insieme con il lettore. Sullo sfondo si compiono alcuni dei drammi più famosi dell’umanità: dal crollo di Babele alla distruzione di Sodoma e Gomorra. E in quei drammi si riconoscono facilmente condizioni (come l’incomunicabilità, la follia del potere) che ovunque e sempre si ripresentano nell’esperienza umana, e alle quali può scampare soltanto chi non ha paura di essere se stesso e di accettare la propria immensità interiore. Oggi questa nostra immensità è ingabbiata come non mai dalla morale, dalle leggi, e dalla diffidenza verso noi stessi, che nel corso dei secoli ha assunto forme più o meno diaboliche. Come ai tempi di Babele, scrive Igor Sibaldi, «un individuo che mette tutto se stesso in ogni occhiata che getta intorno non può non cambiare il mondo. La sua abbondanza, l’abbondanza di tutto ciò che vede, mostra come l’obbedienza a qualcuno o a tanti altri sia un sonno» dal quale ci si può svegliare in ogni istante. Leggere il Libro dell’Abbondanza vuol dire tenere gli occhi ben aperti sulla rotta della felicità.

Igor Sibaldi è scrittore, filosofo, studioso di teologia. Numerosi i suoi volumi dedicati alla costruzione di una nuova filosofia della mente: I Maestri invisibili (1997), Il frutto proibito della conoscenza (2001-2014), Libro degli Angeli e dell’Io celeste (2015), Libro delle Epoche (2011), I confini del mondo (2015), Libro della personalità (2009-2016).