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Nuovo Dizionario di Sessuologia – Tutto sul Sesso, Anche quel che Non Immaginate Nemmeno, con 1200 Illustrazioni • 2 Volumi

Nuovo Dizionario di Sessuologia – Tutto sul Sesso, Anche quel che Non Immaginate Nemmeno, con 1200 Illustrazioni • 2 Volumi

Titolo originale: Dictionnaire de Sexologie e Supplément

Autore/i: Autori vari

Editore: Longanesi & C.

prefazione di Emilio Servadio, introduzione di J.-M. Lo Duca, traduzione dal francese di Paola Brambilla, revisione di Carlo Castellani.

vol. 1 pp. XXI-680, vol. 2 pp. 681-1376, 1200 illustrazioni b/n, Milano

Nuovo Dizionario di Sessuologia • Volume primo A – K

Il termine «dizionario» non sembra in verità adatto a definire un’opera come questa, ricolma di fatti, di idee, di «materiale». Si tratta in realtà di una enciclopedia, o, se volete, di un dizionario enciclopedico. È un’opera che mancava in Italia, giacché il contenuto, l’ampiezza e il suo «piglio» non hanno veramente nulla di comparabile rispetto ad altri volumi usciti nel nostro paese, sia nell’originale, sia in traduzione: volumi alquanto scolastici, o compilati con criteri sbrigativamente e asciuttamente informativi, e sprovvisti, o assai poco provvisti, di quel materiale illustrativo che costituisce uno dei «punti di forza» del Dizionario pianificato e voluto da Lo Duca. Ma qual è questo piano? Quali possono essere, per esprimerci nel linguaggio degli eruditi, «l’oggetto e i limiti» di un ampio dizionario di sessuologia? Nella prefazione al primo volume dell’edizione francese, Lo Duca scrive che «la nostra sessuologia tratta… di tutti quei fenomeni che hanno come conseguenza abituale l’eiaculazione dei prodotti sessuali, cioè di tutto quel che, in campo anatomico, fisiologico e psichico, porta l’uomo all’orgasmo o ai suoi surrogati». Definizione, questa, abbastanza comprensiva, ma che non può rendere giustizia di tutti gli argomenti trattati nel Dizionario: non foss’altro perchè, tanto per dirne una, è una definizione che lascia in ombra quasi tutta la patologia sessuale, e non pochi aspetti, problemi, derivazioni e simboli del fenomeno sessuale anche del tutto privi di «potenziale» orgastico, o comunque ben lontani dai relativi livelli.
(dalla Prefazione di Emilio Servadio)

Nuovo Dizionario di Sessuologia • Volume secondo L – Z

Basta sfogliare anche senza ordine le pagine di questo Dizionario per rendersi conto dell’incredibile varietà delle manifestazioni a cui ha potuto o può dar luogo l’impulso sessuale nei diversi tempi e nelle differenti aree di cultura. Abbiamo detto «impulso sessuale»: ma non possiamo dimenticare che nelle formulazioni dell’eta matura Freud preferì il termine di «impulsi» o «istinti» dell’Eros, e con molta ragione. Freud aveva capito che l’Eros e una specie di istanza universale, che può dar luogo alla più ricca e varia fenomenologia. Pertanto e secondo noi fuor di dubbio che uno dei più interessanti e importanti sviluppi della sessuologia moderna sia la cosiddetta «erotologia», la quale vuole appunto studiare quanto più precisamente possibile le innumerevoli manifestazioni e interferenze degli impulsi dell’Eros rispetto alle condizioni sociali che li orientano, li facilitano, o li ostacolano. Il Dizionario definisce l’erotologia come «lo studio delle condizioni, forme e variazioni del desiderio sessuale, che partecipano sia all’automatismo dei fatti fisiologici, e sia della sconcertante mobilità dei fatti psicologici e del meccanismo della memoria». In questo senso si è manifestato e si iscrive nella sessuologia moderna quello che ben si potrebbe chiamare il «riscatto dell’Eros». Non vi è infatti alcuna ragione difendibile per cui una manifestazione erotica non debba essere considerata con comprensione e con tolleranza, purché non sia nociva alla sensibilità o alla salute altrui. Ma è chiaro che, quando parliamo di sensibilità, vogliamo indicare qualcosa che sia di per sé sano e aperto, non già distorto da inibizioni nevrotiche, o da «tabù» ancestrali, dei quali non ci si sia resi sufficientemente conto, e pertanto liberati. Ora, è proprio sugli aspetti e sui risvolti erotologici della sessuologia che vengono sollevate le proteste, le interdizioni e le censure più veementi da parte di non poche «autorità», specie religiose o politiche, prontissime ad adoperare ai loro fini persecutorii e repressivi il termine, ancor oggi assai pesante dal punto di vista semantico, di «pornografia». Eppure, la differenza che corre fra erotologia e pornografia è chiara e profonda, ed è messa assai bene in luce in molte pagine di questo Dizionario.
(dalla Prefazione di Emilio Servadio)

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