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Storia del Libretto - Nel Teatro in Musica come Testo o Pretesto Drammatico - 3 Volumi

Volume primo, secondo e terzo

di
Editore: Trevi Editore
Informazioni: vol. 1 pp. 176, vol. 2 pp. 224, vol. 3 pp. 190, Roma
Stampato: 1971-05-01
Codice: 500000005632

«Storia del Libretto nel teatro in musica come testo o pretesto drammatico»

Mentre qli storici della musica, da una parte, e i critici letterari dall'altra - ciascuno a proprio modo di vedere - tentano di "giustificare" la "contaminazione" attraverso le testimonianze di una grave crisi, sia nell'uno che nell'altro campo, il Bragaglia ha tentato (per la prima volta) di mettere insieme tutto il materiale esistente sul l'argomento, per costruire una storia del melodramma partendo dall'utopia meravigliosa di riproporre la Tragedia Greca ("Camerata fiorentina") per approdare al trionfo assoluto del canto.
Dalla parola parlata o recitata, alla parola cantata - che è moto dell'anima - il passo è gigantesco e travolgente; travolgente tutte le più affascinanti teorie: da quella severa riforma di Apostolo Zeno, alla fantastica riforma di Ranieri dé Calzabigi, dal "Wortton-drama" wagneriano alla contraddizione in termini del teatro verista in musica. Anni di ricerche appassionanti hanno portato l'autore a considerare le fonti latine e greche - mitologiche e storiche o pseudo storiche - del libretto per il teatro in musica, molto spesso più pretesto che non testo vero e proprio.
Si arriva così - per una strana "legge" delle cose dell'Arte per cui due più due non fa mai quattro, ma uno o diecimila, a seconda dei casi - al paradosso secondo il quale il libretto più musicale è quello meno ricco di poesia ma "aperto" e pronto per essere musicato, e non già saturo di musica, come - per esempio - i libretti metastasiani o quelli derivanti dalle tragedie dannunziane.
Parallelamente alla storia del melodramma, attraverso i libretti ed i librettisti, si fa la storia delle rappresentazioni e degli interpreti più significativi.
I tre volumi sono corredati da note bibliografiche, indici dei nomi, lunghi elenchi di libretti e librettista, dati, documenti rari ed inediti, ecc.

Attore, regista, saggista, critico ed autore drammatico, Leonardo Bragaglia è nato a Roma il 9 novembre 1932 da una illustre famiglia di teatranti.
A soli sedici anni era scritturato Come attore e "segretario" nella Compagnia Drammatica di suo zio Anton Giulio Bragaglia.
L'anno seguente vincerà un studio all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Silvio d'Amico.
Da allora militerà per oltre vent'anni ininterrottamente nelle compagnie di Memo Benassi e di Antonio Gandusio, di Lamberto Picasso e di Maria Letizia Celli ecc. Teatro Atenio e Piccolo Teatro della città di Roma.
Parallelamente inizierà a svolgere attività di pubblicista e saggista nonché di aiuto regista.
In qualità di attore ed aiuto regista resterà al Teatro del Convegno di Milano diretto da Eligio Possenti dal 1960 al 1965, anno nel quale debutterà come regista firmando a "quattro mani" con l'Autore la novità di Riccardo Bacchelli "Giorni di verità".
In seguito allestirà spettacoli per la R.A.I., per la Compagnia del Dramma Italiano di Giorgio Prosperi, per la Compagnia della Commedia ("Le tableau" di Ionesco), per il Teatro dei Commedianti ("La contessa" di Druon) e per il suo Teatro del Conventino ove nelle due clamorose stagioni 1968-1969 presenterà il "Recital Spaziale" di Paola Borboni, "Cavalleria Rusticana" di Verga, "Rosario" di De Roberto con Wanda Capodaglio, "La tancia" di Michelangelo Buonarroti il giovine, ecc.
Attualmente (1970) svolge intensa attività di pubblicista e saggista, di regista radiofonico e di soggettista e sceneggiatore cinematografico, e di regista teatrale (Teatro Stabile di Roma: "La professione della signora Warren" di Shaw).
Ha pubblicato "La difficile arte del recitar cantando" (Editrice Ancora, Milano, 1956), "Ruggero Ruggeri in sessantacinque anni di storia del teatro rappresentato" (Trevi), "Interpreti pirandelliani (Trevi 1969), l'adattamento della Tancia" del Buonarroti e questa "Storia del libretto" in tre volumi.
Mentre si annuncia un suo debutto nella regia d'opera, è in preparazione uno studio su "Ricciardi e il teatro del colore". Per Trevi dirige una collana, "Teatro vivo", di testi teatrali pronti per la rappresentazione, con note di regia.

Il volume non è disponibile

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