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Lo Zen e gli Uccelli Rapaci

di
Editore: Garzanti Editore
Prezzo: € 20,00

Informazioni: prima edizione, nota dell'autore, traduzione dall'inglese di Franco Bernardini Marzolla. - pp. 144, Milano
Stampato: 1970-08-03
Codice: 500000002764

Thomas Merton è uno dei pochi uomini del nostro tempo che uniscano a una diretta esperienza del misticismo cristiano una profonda conoscenza delle pratiche e dei contenuti ideologici che caratterizzano la spiritualità orientale. Con la sua sensibilità di religioso contemplativo, superando ogni confine dottrinario nella ricerca di nuovi stimoli di elevazione metafisica, egli riesce a penetrare i significati delle grandi illuminazioni del buddismo, con particolare interesse per il buddismo zen.
Lo zen è infatti l'affascinante argomento di questo libro. Ma che cos'è lo zen? Quando si parla di «spiritualità», d'«illuminazione», spiega l'Autore, ecco gli uccelli rapaci volteggiare e calare al suolo come se ci fosse una carogna da cui trarre profitto nell'intercambio tra vita e morte. E invece non c'è nessun cadavere, e non appena gli uccelli se ne sono andati, il «nulla» che era lì, che era sempre stato lì, tutt'a un tratto appare. "È lo zen.
Non si può definire lo zen in termini di sistema o struttura religiosa, non si può collocare lo zen in una particolare categoria.
Esso è in un certo senso «nulla», ma può trasparire in questo o quel sistema religioso e non religioso, in ogni esperienza creativa e spirituale.
Per quanto la mentalità occidentale non sia sufficientemente aperta alle forme di concentrazione metafisica ispirate alla dottrina buddista, questo libro ha il pregio di rendere accessibili anche al lettore comune le tematiche del misticismo orientale, che l'Autore confronta con quelle del misticismo cristiano, scoprendo elementi comuni alle due scuole. I punti di contatto tra l'una e l'altra risultano dal fatto che nella loro intima realtà le grandi religioni sono tutte estremamente semplici, mirando tutte al diretto confronto con l'Essere assoluto: nel cristianesimo il confronto è teologico e si svolge attraverso la parola e l'amore; nel buddismo è metafisico e si svolge attraverso la penetrazione interiore e il vuoto.
Oltre a presentarci alcuni dei massimi filosofi zen dell'antichità e dei giorni nostri - riportando tra l'altro un suo appassionante dialogo col maestro zen D.T. Suzuki - Merton si sofferma con acuta analisi sul tema dell'esperienza trascendente, sull'illuminazione del nirvana, ci informa dello zen nell'arte giapponese, e sostiene l'erroneità della diffusa credenza che la meditazione buddista sia negazione del corpo e disprezzo della vita. L'attualità di questa opera assume un particolare rilievo nel concetto finale, verso il quale converge il pensiero di Merton, secondo cui lo zen, col suo carattere non-dottrinale, con le sue contraddizioni portate all'estremo limite («Se incontri il Budda uccidilo!» - Vedere dove non c'è qualcosa, questo è il vero vedere, questo è l'eterno vedere), richiama l'uomo dell'era cosmica, che ha scelto la follia piuttosto che l'innocenza, ad «aprire gli occhi e guardare».

Thomas Merton nacque a Pradeè, nei Pirenei francesi, da padre neozelandese ma di origine inglese, e da madre americana, ambedue pittori. Passò parte della sua infanzia in America, a Bermuda, studiò in Inghilterra e viaggiò per l'Europa, finché a vent'anni si iscrisse alla Columbia University di New York, laureandosi in lettere.
Irrequieto, pieno di aspirazioni e di ideali, fece prima parte di un gruppo comunista, quindi si convertì al cattolicesimo abbandonando l'insegnamento. Concluse la sua esistenza di secolare entrando, con il nome di Frater M. Louis, nell'Abbazia di Gethsemani nel Kentucky, appartenente all'Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza. Quivi cominciò a scrivere. Il suo libro La montagna dalle sette balze divenne in breve uno dei libri di maggior successo in tutto il mondo. Si spense improvvisamente a Bangkok il 10 dicembre 1968.
Le sue opere principali - pubblicate in edizione italiana da Garzanti - sono: La montagna dalle sette balze (1950, 1966), Le acque di Siloe (1951), Semi di contemplazione (1951), Che sono queste ferite?
(1952), Il segno di Giona (1953), Ascesa alla verità (1955), Nessun uomo è un'isola (1956), Il pane nel deserto (1957), Il pane vivo (1958), Pensieri nella solitudine (1959), Diario secolare (1960), Poesie (1962), Problemi dello spirito (1962), L'uomo nuovo (1963), Vita e santità (1964), Direzione spirituale e meditazione (1965), Nuovi semi di contemplazione (1965), Semi di distruzione (1966), Tempo di celebrazione (1967), Diario di un testimone colpevole (1968), Mistici e maestri zen (1969), Il clima della preghiera monastica (1970), Lo zen e gli uccelli rapaci (1970).

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