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Tessere o non Tessere - I Comici e la Censura Fascista

di
Editore: Liberal Libri
Informazioni: pp. 162, Firenze
Stampato: 1999-09-01
Codice: 978888270021

A partire dalla documentazione fino a oggi seppellita negli archivi di Stato, questo libro ripercorre la storia della censura fascista alle prese con i testi del Varietà e dell'Avanspettacolo italiani, negli anni che vanno dal 1931 al 1943. Da Angelo Cecchelin ad Aldo Fabrizi, da Enzo Turco ai fratelli De Filippo, da Guglielmo Inglese, autore dei testi di Totò, a Nuto Navarrini, viene ricostruita la storia del nostro teatro comico popolare e, con essa, la vita quotidiana dell'Italia di quel tempo. Il risultato non è privo di sorprese. Scopriamo un Aldo Fabrizi che nei suoi copioni tra il '35 e il '37, alcuni mai rappresentati, anticipa il neorealismo. Scopriamo testi inediti dei De Filippo e di Totò. E facciamo anche conoscenza con il personaggio-chiave della censura teatrale fascista, Leopoldo Zurlo, e con il mondo di tabù, di idiosincrasie, di costrizione ma anche di risposta creativa alla costrizione medesima, che in quegli anni coinvolse i mostri sacri della comicità italiana.

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  1. Riassunto delle puntate precedenti (sulla comicità)
  2. Scena e moschetto (sulla nascita della censura)
  3. Un comico a rischio (su Angelo Cecchelin)
  4. Comicità politicamente corretta (su Enzo turco e Guglielmo Inglese)
  5. L'invenzione del neorealismo (su Aldo Fabrizi)
  6. Come si diventa comici (sui De Filippo a San Remo nel 1933)
  7. La censura e il sesso (sul guardare e sul desiderare)
  8. Vivere! (sulla quotidianità celata)
  9. Fascisti, antifascisti (sui casi cronici, clamorosi o clinici)
  10. La guerra (sulla gente che voleva ridere)

Bibliografia
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