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Giochi d'Amore con le Carte

Guida facile per la divinazione del Docteur Marius

di
Editore: Casa Editrice Licinio Cappelli
Prezzo: € 32,00

Informazioni: unica edizione. - pp. 186, Bologna
Stampato: 1951-12-12
Codice: 500000005285

L'interesse crescente del pubblico per le scienze esoteriche e la sua continua richiesta di opere semplice serie sui vari rami della divinazione hanno indotto la nostra Casa Editrice, ad una collana dal titolo.
Le Vie del nostro destino affidata alla competenza del noto docteur Marius.
Appunto per amore e tradizione di serietà abbiamo evitato tutti quegli argomenti che i tempi moderni hanno superato e abbandonato alla speculazione medievale quali l'alchimia, la magia nera, la - stregoneria, ecc., quanto cioè possa mortificare la nostra intelligenza e le nostre credenze. Di conseguenza i nostri volumetti possono an- dare nelle mani di tutti per fondatezza di concetti, per chiarita stilistica e per competenza specifica; inoltre sono facili e piacevoli tanto da costituire, quando l'intera collana sarà pubblicata, una rara e pregevole raccolta divulgativa dell'occultismo moderno. Presentiamo intanto i primi sei volumetti cui seguiranno altri.

«Di tutte le cabale e scienze antiche quella che pero ottenne popolarità e credito fino dai tempi più remoti fu l'arte di conoscere la sorte dell'uomo per mezzo delle carte.
Gli egiziani e i romani già le usarono benchè con figurazioni simboliche in gran parte diverse da quelle odierne.
Francia, Inghilterra e Germania, durante il sanguinario impero feudale, ritennero la Cartomanzia il modo più facile e sicuro per conoscere i disegni del destino.
Nella stessa Spagna, nella cattolica Spagna, sfidando il terribile potere del Santo Ufficio, che perseguitava accanitamente i praticanti scienze occulte, l'arte di «trarre le carte» raggiunse vero fanatismo e incredibile diffusione.
Non sembra che il gioco delle carte sia tanto vecchio quanto altri che servivano ai divertimenti degli egiziani, dei greci e dei romani; ma la questione è dibattuta e controversa.
I nomi di re, di dame o regine e di valletti (fanti) che si danno alle figure principali del gioco, sono una delle prove che le carte non sono da ritenersi antiche. Difatti il nome di valletti o di fanti, più tardi trasferito alle persone di servizio, non si dava allora che ai giovani principi ed era titolo d'onore o quanto meno distintivo di eta. I giovani signori che non avevano ancora ricevuto l'ordine della cavalleria erano a loro volta chiamati valletti.
Il nome di carte o di cartoni deriverebbe dal fatto che esse erano costituite da più fogli di carta incollati gli uni sugli altri per renderle più grosse e sostenute.
I cinesi usano carte d'avorio perchè la loro carta è troppo delicata per potere essere tenuta tra le mani (e forse perchè l'avorio vi abbonda) e troppo sottile e trasparente per potere essere incollata.
Gli antichi tarocchi egiziani (da Thoto Tarot) erano riprodotti su tavolette d'oro.
Sarebbe dilettevole proseguire nella storia delle carte, diversa per ogni paese, ma ciò e materia di manuale o non di volumetto divulgativo. Prendiamo a prestito dal Cairo gli elementi per una sintesi capace di orientare il lettore e di concludere le nostre note introduttive. [...]»

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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