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L'Enigma Donna

La sessualità femminile nei testi di Freud

di
Editore: Bompiani
Prezzo: € 18,00

Informazioni: prima edizione, traduzione dal francese di Luisa Muraro. - pp. 208, Milano
Stampato: 1982-03-01
Codice: 500000003077

Freud e la sessualità femminile, il movimento delle donne e la psicoanalisi: rapporti difficili fatti di fascino e repulsione, di suscettibilità e di cautele, di blocchi, di aperture a volte sospette, di arroccamenti. La critica femminista di Freud troppo spesso è caduta nella tentazione di crearsi un avversario di comodo: il rifiuto del discorso maschile sul femminile ha prevalso al punto da schiacciare ai margini il testo di Freud, appiattendolo. Viceversa in Sarah Kofman, la sensibilità femminista alimenta una critica che sa essere efficace e pungente proprio attraverso il rigore dell'analisi. Di un “enigma della donna” Freud parla nella lezione 33 dell'Introduzione alla Psicoanalisi (1932), alla quale l'autrice dedica un'attenzione particolare nella sua ricostruzione della concezione freudiana della sessualità femminile.
Dagli Studi sull'isteria (1892-95) all'Analisi terminabile e interminabile (1937), il pensiero di Freud e seguito nelle sue articolazioni, nelle sue oscillazioni e contorsioni forzate dal bisogno di ridurre la donna entro uno schema non inquietante, in cui sia il maschio il metro di misura dell'umanità. Gli scritti sulla donna, insomma, rivelano un Freud contraddittorio, ossessionato da un'idea fissa: l'invidia del pene, che strutturerebbe la sessualità femminile dalla fase edipica alla maturità. Fra i testi presi in esame dalla Kofman, occupa un posto a parte l'Introduzione al narcisismo (1914), dove Freud, forse affascinato dalla personalità di Lou Andreas Salomé, considera la possibilità che la donna sia un essere autonomo e non riducibile al modello maschile. Qui la donna sarebbe enigmatica non più per effetto di una qualche mancanza, ma per la sua autosufficienza narcisistica: non è lei che invidia l'uomo per il suo pene, e lui che la invidia per aver saputo mantenere integro quel narcisismo originario di cui egli si è svuotato in favore dell'oggetto amato, ma di cui conserva un'eterna nostalgia. Siamo lontani dalla sentenza di morte con cui si conclude la Lezione 33, dove si sostiene che la donna di trent'anni, esaurite tutte le sue possibilità nel corso della faticosa evoluzione verso la femminilità, “ci spaventa per la sua rigidità e immutabilità psichiche”: con le riflessioni sul narcisismo femminile è lo stesso Freud a suggerire una prospettiva alternativa dell'enigma donna.

Sarah Kofman, nata nel 1934, insegna filosofia alla Sorbona. Ha già pubblicato numerose opere, tra le quali, in particolare su Freud e la psicoanalisi, ricordiamo L'enfance de l'art e Quatre romans analytiques. È appena apparso in Francia un suo saggio sulla donna nell'opera di Rousseau e di Kant, Le respect des femmes.

Il volume è disponibile in copia unica

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