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Storia dell'Indifferenza - Geometrie della Distanza dai Presocratici a Musil

"Le immagini del mondo investono e attraversano il soggetto da parte a parte. Ne attraversano lo sguardo, lo trascinano emotivamente. Lo coinvolgono, virtualmente in modo sempre più realistico, nel mondo. Se è così, come è possibile allontanarsi dal mondo quando il mondo ci trafigge con il suo sguardo? Come è possibile criticarlo, esserne indifferente?"

di
Editore: BESA Editrice
Prezzo: € 18,00

Informazioni: introduzione dell'autore. - pp. 500, Nardò (LE)
Stampato: 2005-09-01
Codice: 978884970334

"Le immagini del mondo investono e attraversano il soggetto da parte a parte. Ne attraversano lo sguardo, lo trascinano emotivamente. Lo coinvolgono, virtualmente in modo sempre più realistico, nel mondo.
Se è così, come è possibile allontanarsi dal mondo quando il mondo ci trafigge con il suo sguardo? Come è possibile criticarlo, esserne indifferente?"

Queste domande guidano un viaggio attraverso le pieghe del pensiero occidentale alla ricerca di quell'altrove, di quella fortezza in cui si rifugia l'indifferenza che volge le spalle al mondo. Ma da quello stesso altrove, prodotto dell'arte della distanza, la critica può osservare il mondo degli uomini, per giudicarlo, conoscerlo, svelarne l'essenza.

Non è possibile vivere l'indifferenza assoluta, realmente assoluta. Ma è possibile aspirarvi, immaginarla, auspicarla, desiderarla. Viverla, nella massima intensità, per qualche istante. Approssimarvisi. Nell'arte, nella religione, nella filosofia, nei mondi possibili della letteratura. Parleremo dell'indifferenza come meta. Dell'indifferenza desiderata. Dei tentativi di descriverla, di descrivere l'indescrivibile e di dire l'ineffabile. Di rappresentare l'irrappresentabile. Lo spazio in cui le identità o le differenze del mondo si dissolvono. [...]
Dai nostri scavi archeologici emergerà come la non-indifferenza può esser considerata - non meno e forse più dell'indifferenza - causa di sofferenza e ingiustizia, presupposto d'intolleranza. È dunque bene allontanarsi dall'uso abituale del termine indifferenza e dalle connotazioni negative che lo rivestono. Noi, non abbiamo potuto farne a meno.

Sebastiano Ghisu (Nuoro 1961) insegna all'Università di Sassari. A Berlino ha conseguito il dottorato alla Freie Universität. Le sue ricerche si sono prevalentemente orientate verso le modalità attraverso cui il pensiero occidentale ha costruito l'idea di soggetto e il concetto di identità soggettiva. Tra le sue opere: Simmel, l'ideologia dell'individualità (Cagliari 1991), Althusser e la psicanalisi (Cagliari 1991), Ewigkeit der Ideologie, Ewigkeit des Unbewuβten (Hamburg 1995). Ha inoltre curato la parte relativa alla figura di Platone in: Filosofie nel Tempo (Roma 2001).

Il volume è disponibile in copia unica

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