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Il Secolo Biotech - Il Commercio Genetico e l'Inizio di una Nuova Era

Titolo originale: The Biotech Century

di
Editore: Baldini&Castoldi
Prezzo: € 18,00

Informazioni: nota introduttiva e introduzione dell'autore, traduzione dall'americano di Loredana Lupica. - pp. 384, Milano
Stampato: 1998-09-01
Codice: 978888089507

Cosa succede se un computer incontra un gene? Se l'informatica si allea con l'ingegneria genetica? Se il codice genetico si affianca al codice binario? Jeremy Rifkin non ha dubbi: ci aspetta una rivoluzione ancora più intensa e sconvolgente di quella industriale. Il motivo è semplice: computer sempre più veloci e sempre più potenti stanno trasformando le informazioni contenute nei nostri geni nella «materia prima» della nuova economia globale. Il computer, dunque, non è più il gran motore dell'innovazione, ma un fattore, anzi un co-fattore all'interno di un cambiamento ancora più grande, il commercio genetico. Se il XX secolo è stato caratterizzato dalle scoperte della fisica e della chimica, il XXI sarà profondamente condizionato dalle scienze biologiche e da tutte quelle tecnologie che consentono di decifrare le informazioni contenute nel Dna. La manipolazione dei geni ha già provocato rilevanti mutamenti nei diversi campi dell'economia - dal settore agricolo a quello energetico, farmaceutico e medico - ponendo le basi di un «nuovo mondo» bioindustriale. Ma non è che l'inizio, poiché i biologi molecolari hanno cominciato a mappare e decifrare il corredo genetico di un'ampia gamma di specie viventi, dai batteri all'uomo. Per le aziende biotecnologiche, dunque, i geni rappresentano la nuova corsa all'oro. E non è un caso che governi e multinazionali stiano scandagliando i continenti alla ricerca di microrganismi, piante, animali e persino esseri umani con caratteristiche genetiche rare che potrebbero avere un potenziale sviluppo in un mercato genetico prossimo venturo.
Dopo La fine del lavoro, il libro che ha provocato grandi dibattiti fra governi e sindacati del mondo occidentale, Jeremy Rifkin presenta un'altra delle sue lucidissime previsioni. Quel che sta avvenendo in campo biologico è per molti versi simile a quanto succede nel campo delle telecomunicazioni e dell'informatica ma - a tutt'oggi - ha ricevuto ben poca attenzione. Una distrazione inspiegabile, dice Rifkin, perché è fuor di dubbio che buona parte dell'economia, in futuro, verrà controllata da chi riuscirà a mettere le proprie mani sul patrimonio genetico del Pianeta.

Jeremy Rifkin, presidente della Foundation on Economic Trends a Washington, si occupa di studiare come l'innovazione scientifica e tecnologica potrà influire sull'economia, sul lavoro, sulla società e sull'ambiente. In qualità di economista esperto in scenari ha collaborato con capi di Stato e ministri di vari Paesi del mondo.
È autore di quattordici libri tradotti in quindici lingue.
La fine del lavoro, edito da Baldini&Castoldi nel 1995, è diventato un autentico caso editoriale nel campo delle pubblicazioni di economia.

Il volume è disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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