Libreria Editrice OssidianeLibreria Editrice Ossidiane

La Via dell'Eternità - Come Seppero Morire i " Criminali di Guerra " Giapponesi

Titolo originale giapponese: Heiwa no Hakken. Sugamo no sei to shi no Kiroku - Titolo dell'edizione francese: La Voie de l'Eternite. Comment Surent Mourir le "Criminels de Guerre" Japonais

di
Editore: Circolo Gabriele D'Annunzio Editore
Informazioni: presentazione di Giovanni Artieri, secondo la traduzione francese e con 58 documenti fotografici commentati da Pierre Pascal. - pp. 456, nn. ill. a colori e in b/n, Grosseto
Stampato: 1975-05-01
Codice: 500000006823

...Un esemplare di questo, libro preziosamente rilegato, sarà deposto dallo stesso Reverendo Shinshô Hanayama, nel tesoro del tempio di Kanazawa, accanto alla copia, rivestita di preziose sete, della traduzione francese de La Via dell'Eternità...

Questo libro, che non doveva vedere la luce in Francia e che tuttavia la vide dopo una attesa di un quarto di secolo, è chiamato, in Giappone, il Libro glorioso, perché racconta gli ultimi anni, mesi, giorni e ore di uomini che l'Occidente, tramontato nell'inguaribile odio, nomina "criminali di guerra", ma che il Sol Levante, considerandoli infelici eroi della Patria, venera e commemora in nome della fedeltà e dell'onore. Il Libro glorioso fu elaborato, poco a poco, dal Reverendo Shinshô Hanayama, il quale all'età di cinquant'anni divenne per caso il cappellano della prigione di Sugamo, in Tokyo, enorme carcere dove si trovavano rinchiusi numerosi "criminali di guerra": dal più umile fante ai più famosi generali, ministri, ambasciatori o pensatori, tutti colpevoli - secondo la legge del Far West - di essere stati cento volte vittoriosi e una volta vinti. Sacerdote buddhista e storico del Buddhismo antico il Reverendo Shinshô Hanayama scrisse come scrivono tutti i rappresentanti di tale o tal'altra religione, sicchè certi rimproveri, riguardanti il suo strenuo pietismo pacifista, apparirono come altrettanti fuochi fatui per coloro che sanno leggere e dunque scoprire la luce soffusa che sprizza pudicamente da ognuna di queste pagine. Difatti il Reverendo Shinshô Hanayama non ha mai mancato di raccontare con estrema semplicità quello che vide durante i tre anni vissuti fra le muraglie del carcere, in compagnia di prigionieri votati a morte scontata già, prima del giudizio. Ecco perché queste memorie, a volte quotidiane, sempre stenograficamente serene e ferventi - non di rado terribili - costituiscono un documento senza paragone, poiché contengono ed immortalano lo spirito, e più ancora le parole di uomini semplici o superiori, ma tutti uguali di fronte al patibolo...

Hanayama Shinshō (Kanazawa, 3 dicembre 1898 - 20 marzo 1995) è stato uno scrittore e religioso giapponese. Hanayama fu un profondo studioso, erudito e professore all'Università imperiale di Tokyo, che si interessò di svariati campi e discipline culturali, oltre a svolgere per tutta la vita il culto buddhista con il ruolo di sacerdote. Tra le sue occupazioni più conosciute vi fu quella che intraprese nell'immediato secondo dopoguerra a Sugamo, come religioso addetto al servizio presso le carceri giapponesi, dove erano rinchiusi alcuni reduci dalla guerra appena conclusasi, accusati di atrocità ed in procinto di essere giudicati dal tribunale militare internazionale.

Visualizza indice

Prefazione
Per un libro immortale

I. La via dell'eternità

  • Proemio
  • Preliminari
  • Sbarre e cancelli di Sugamo
  • La vita a Sugamo
  • I due anni del processo di Tôkyô
  • Ricordo di ventisette condannati a morte
  • La conclusione del processo di Tôkyô
  • I miei colloqui con i Sette
  • 29 dicembre 1948: ore 0,01
  • La scoperta della Pace

II. Più di venticinque anni dopo

  • Preambolo
  • L'associazione delle vedove
  • L'inimitabile scelta di Yukio Mishima

Documenti commentati

Il volume non è disponibile

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

, new EUR in_stock