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Risorgimento e Religione

di
Editore: G. Giappichelli Editore
Informazioni: prima edizione, in copertina: T. Van Elven, Inaugurazione del Parlamento a Palazzo Madama nel 1860. - pp. 228, Torino
Stampato: 2011-10-01
Codice: 978883482552

Il rapporto tra Risorgimento e religione è più complesso di quanto dicano le interpretazioni tradizionali, mai sottoposte a revisione, ed è utile tornare a riflettere sulla moderazione con cui l'Italia gestisce il conflitto con la Chiesa, a differenza di altri Paesi dove lo scontro diviene guerra di religione, aspra e senza confini. La Destra storica ammoderna il Piemonte e l'Italia, introduce la libertà e l'eguaglianza religiosa, la laicità dello Stato, cede ad asprezze e ingiustizie, ma non recide mai il cordone ombelicale con la tradizione cattolica. D'altra parte i cattolici partecipano intensamente all'impegno per l'Unità d'Italia, quando sono colpiti dalla legislazione eversiva protestano ma obbediscono alle leggi, chiedono di cambiarle, agiscono nel nuovo ordine nazionale. In alcuni momenti un inchiostro simpatico scrive dei sottili, e formidabili, compromessi utili alle due sponde del Tevere per evitare la guerra, preparare nuove relazioni nei tempi storici giusti. Un conflitto speciale, tra il 1870 e il 1929, riguarda la “questione romana”, che chiede di conciliare il diritto storico dell'Italia a Roma capitale con il diritto del papa ad una sovranità che assicuri piena libertà per la sua missione. Nell'Ottocento prevalgono i limiti degli interlocutori. Il papa identifica il proprio diritto con il principato formatosi nella storia, non vede che questo può rimpicciolire facendo ingigantire la sua figura. I liberali sottovalutano il ruolo universale della Chiesa, temono che il Vaticano offuschi il Quirinale, declassano l'uno per esaltare l'altro. Con il tempo ci si accorge che il Vaticano aggiunge luce al Quirinale e all'Italia, li illumina con la sua universalità, ed il Quirinale può assicurare al papa una amicizia essenziale agli occhi del mondo. Per questa ragione, Roma cattolica e Roma italiana si riscoprono complementari, il cammino dell'Italia dall'Ottocento alla Costituzione democratica porta ad elaborare un sistema di amicizia con la Chiesa, di affermazione dei diritti di libertà, di una laicità accogliente verso tutte le religioni, che resta il nostro vanto in Europa e in Occidente.

Carlo Cardia, professore di Diritto ecclesiastico all'Università di Roma Tre, ha insegnato Diritto canonico e Filosofia del diritto. Ha partecipato alla riforma del Concordato tra Italia e Santa Sede negli anni 1976-1984, è stato coautore della legislazione ecclesiastica italiana in qualità di membro delle diverse Commissioni governative. Ha presieduto nel 2006-2008 il Comitato scientifico che ha redatto la Carta dei valori della cittadinanza e l'integrazione, approvata dal Ministro Giuliano Amato.
Tra i principali scritti: Ateismo e libertà religiosa (Bari 1973); La Riforma del Concordato (Torino 1980); Il Governo della Chiesa (Bologna 1984); Stato e confessioni religiose (Bologna 1988); Manuale di diritto ecclesiastico (1996-2004); Ordinamenti religiosi e ordinamenti dello Stato (Bologna 2003); Principi di diritto ecclesiastico. Tradizione europea, legislazione italiana (Torino 2003-2005); Le sfide della laicità. Etica, multiculturalismo, Islam (Cinisello Balsamo 2007); La Chiesa tra Storia e diritto (Torino 2010), Identità religiosa e culturale europea. La questione del Crocifisso (Roma 2010, Mosca 2011).

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INTRODUZIONE

CAPITOLO PRIMO - INTRODUZIONE AL RISORGIMENTO

  1. Risorgimento amato e contestato
  2. Rimpianti e recriminazioni
  3. Una storia più dolce
  4. Universalismo e pluralità dell'identità italiana
  5. I poeti della Nazione, la Nazione dei poeti
  6. Religione trasfigurata
  7. Pregiudizi e stereotipi. Il clima e la religione
  8. Spirito guerriero. Il popolo romano
  9. Risorgimento che unisce e divide

CAPITOLO SECONDO - UNITÀ D'ITALIA E CHIESA CATTOLICA

  1. Sogno guelfo e cattolici liberali
  2. Il mito di Pio IX. La guerra del 1848
  3. Le delusioni di Pio IX e la guerra persa
  4. La Repubblica Romana del 1849. Fine del sogno guelfo
  5. Guida sabauda e modernizzazione del Piemonte. Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi
  6. Libertà ed eguaglianza religiosa dei cittadini
  7. L'inasprimento della legislazione ecclesiastica
  8. Guerra del 1859 e primi plebisciti. Smembramento dello Stato pontificio
  9. Spedizione dei mille. Clero amico e ostile
  10. L'Unità d'Italia del 1861
  11. Il volto aspro del separatismo
  12. Reazioni della Chiesa. Censure e universalismo
  13. Segue. Partecipazione e legittimismo
  14. Lungimiranza della Destra storica. Autonomia della Chiesa, rifiuto delle tendenze francesizzanti
  15. Insegnamento religioso nella scuola pubblica e altre riforme moderate
  16. Sacro e profano si cercano, si respingono, si inseguono
  17. Dopo il 1870. Giurisdizionalismo laicista, moderazione sostanziale
  18. Libertà e pluralismo religioso. Ebrei e protestanti.
  19. La parabola dell'enigma protestante
  20. Il tentativo di una religione civile
  21. Riorganizzazione della Chiesa nell'Italia laicista

CAPITOLO TERZO - LA QUESTIONE ROMANA

  1. Progetti ideali e conflitti reali
  2. Fine del potere temporale. Precedenti storici
  3. Cavour e la Questione Romana. Fine dello Stato pontificio
  4. Le Guarentigie del 1871. Promesse mantenute e non
  5. La Questione Romana dal 1870 al 1929
  6. Trattato del Laterano del 1929. Legittimazione internazionale della Santa Sede
  7. Dilatazione del ruolo universale del Papa
  8. Nuova amicizia tra Italia e Santa Sede

INDICE DEI NOMI

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