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Raffaello - Il Trionfo di Eros

Titolo originale: Le Gloire de Raphaël ou Le Triomphe d'Eros

di
Editore: Neri Pozza Editore
Prezzo: € 21,00

Informazioni: introduzione, traduzione e cura di Francesco P. Di Teodoro, premessa all'edizione francese di Dominique Cordellier. - pp. 98, nn. tavole b/n f.t., Vicenza
Stampato: 1997-09-01
Codice: 978887305635

Andrè Chastel ha dedicato all'arte di Raffaello alcuni studi, tutti nel segno di una lettura erotica o venerea, che sono riuniti in questo volume.
Lo storico francese illumina il motivo che ha guidato l'arte dell'Urbinate: l'idea dell'umanità sub specie amoris. Idea che l'artista mutua dagli umanisti frequentati a Urbino e alla corte di Leone X, dove venivano rielaborati i temi neoplatonici del Convito ficiniano. Nel rapporto tra le aspirazioni umanistiche della corte papale e le conquiste formali cui Raffaello perviene a Firenze, studiando l'opera di Leonardo e di Michelangelo e fondendola con un'innata sensibilità disegnativa, si compie l'evento della nascita dell'arte classica del Rinascimento. L'arte di Raffaello diviene espressione perfetta e compiuta dell'anima riconciliata nell'accordo tra Amore divino ed Eros terrestre. Scrive Chastel, memore di un saggio del suo maestro Focillon: «il suo disegno (di Raffaello) assimila tutte le forme senza lasciarsi dominare da nessuna; la sostanza stessa dell'arte antica può fondersi con la sensibilità moderna; e con ciò stesso tutto ciò che di delizioso esiste al mondo sarà salvato e nobiliato». La Santa Cecilia e la Madonna Sistina vengono esemplificate come capolavori di questa sintesi magistrale di tutte le maniere in un'unica maniera classica. Maniera classica che trova nei ritratti e nelle madonne dipinti tra il 1510 e il 1519 la perfezione che farà la gloria di Raffaello ma anche, assunti a modello per quella accademia del disegno che affliggerà la pittura fino alla metà del XIX secolo, sarà la causa di quell'antiraffaellismo che caratterizzerà questo secolo.
Chastel riesce convincente anche quando mette in risalto l'influsso dell'arte di Leonardo, del suo moderno studio dei moti - le manifestazioni esterne dei sentimenti - e delle sue ricerche sull'espressione, sulla maniera classica di Raffaello: «La lezione è perfettamente assimilata e, il che non accadeva con Leonardo, portata a compimento». Lo storico può così permettersi una conclusione scandalosa e stimolante: «Nel 1504-1505 Leonardo definiva con tanta autorità la modernità che Raffaello non poteva svilupparsi e affermarsi a propria volta che sottomettendosi a questa lezione straordinaria e difficile. Egli aveva così ben compresa, così ben esplicitata e generalizzata che dieci anni più tardi Leonardo non esite ad abbandonare il primato romano al protetto di Giulio II e a prendere, malinconicamente, forse, nel 1516, la via della Francia».
Il ritratto di Raffaello esce da queste pagine delineato al meglio, nella sua consistenza storica e nella sua genialità d'artista capace di trasporre su un piano ideale la sensibilità erotica incarnando, nell'ideologia artistica neoplatonica, il principio di Eros così come, seguendo Chastel, possiamo parlare di Hermes-Leonardo e Saturno-Michelangelo.

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Introduzione di Francesco P. Di Teodoro
Avvertenze
Ringraziamenti

Premessa di Dominique Cordellier

  • La gloria di Raffaello: il trionfo d'Eros
  • Raffaello perduto e ritrovato
  • Leonardo e Raffaello
  • Gli «scarabocchi poetici» di Raffaello
  • Amor sacro e profano nell’arte e nel pensiero di Raffaello
  • André Chastel e il Rinascimento italiano: bibliografia scelta

Indice dei nomi
Indice delle illustrazioni

Il volume è disponibile in copia unica

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