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Un Mondo Occulto di Dominatori - Gli Insetti

di
Editore: Edizioni Calderini
Informazioni: prima edizione, prologo dell'autore. - pp. 164, 8 tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Bologna
Stampato: 1968-01-01
Codice: 500000002566

«Nel grande spazio di metallo, di mattoni, di vetro, nel grande spazio inorganico delle città, delle metropoli in cui viviamo, sugli asfalti che strangolano radici di moribondi ippocastani, tra i cumuli azzurrognoli delle scorie siderurgiche, sotto un cielo assassinato da nuvole venefiche, percorso da striduli lugubri oggetti, non sembra più possibile ritrovare, d'improvviso, come un dono, quella trepidazione castissima e sacrale che nasce dalle più profonde scaturigini del nostro sangue, da qualche sedimento psicologico atavica, di fronte, come dice il poeta, alla "divinely superflous beauty" della natura: una Vanessa danza, quest'oggi, contro il sole.
Leggere un libro come questo significa ritrovarsi, recuperare il senso cosmico e tellurico che enuclea il nostro esistere quotidiano, l'ebbrezza dionisiaca e panteistica del "divino ritorno", per usare una espressione cara ai mistici, il divino ritorno alla natura, al suo oscuro possente e meraviglioso proliferare, alla volontà di vivere e di espandersi che incessantemente governa il fluire e il mutare eracliteo del biologico.
Un linguaggio scarno e profondo, esatto e appassionato, un linguaggio si direbbe "arroventato a calar bianco", ci introduce in un mondo che coesiste da millenni con il nostro, che esisteva da centinaia di milioni di anni prima di noi e che certo esisterà dopo; un mondo dove la realtà sembra scaturire dalla più accesa fantasia, dove si crede di toccare il relitto archeologico di una colonna ed è un termitaio, si pensa di sfiorare una foglia ed è una farfalla mimetica: il mondo degli Insetti.
Conoscere gli Insetti, per l'uomo, è un esercizio di umiltà. Indagare le loro manifestazioni istintive, le loro complicate e funzionali strutture sociali, i loro meravigliosi adattamenti, la generale e prodigiosa plasticità psichica e biologica dei loro organismi, equivale a rimettere in gioco l'antica, ma pur sempre attuale, "querelle" sul "posto dell'uomo nella natura".
Questo libro pacato e multiforme, in cui l'abilità dello scrittore è sempre governata, e mai umiliata, dalla eccezionale conoscenza della materia, in cui l'esposizione del dato scientifico si alterna e si integra alla considerazione filosofica, ha il potere liberatore ed esorcizzante delle opere autentiche, è un vero e proprio strumento gnoseologico: "se non esistessero gli animali" diceva, infatti, Buffon, "l'uomo sarebbe ancora più incomprensibile a se stesso"». (G. G.)

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