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Arte del Colore - Esperienza Soggettiva e Conoscenza Oggettiva come Vie per l'Arte

Titolo originale: Kunst der Fabre von Johannes Itten

di
Editore: Il Saggiatore
Informazioni: introduzione dell'autore, traduzione di Augusta Monferini e Marta Bignami. - pp. 160, 174 figure e 28 tavole a colori, Milano
Stampato: 2002-10-01
Codice: 978884281474

Uscita nel 1961, l'Arte del colore condensa, Aggiorna, porta al massimo di chiarezza la lunga esperienza di un pittore e maestro di Belle arti, eccezionalmente dotate di qualità didattiche e immune da ogni saccenteria accademica. I risultati raggiunti da Johannes Itten nella scuola di pittura che aveva aperto a Vienna indussero Walter Gropius a chiamarlo tra i suoi primi collaboratori al Bauhaus e a riconoscere: «Dobbiamo a lui la teoria preliminare sulla quale s'impernia il nostro insegnamento». Scopo dichiarato di questo libro è di instradare all'uso artistico del colore: Itten sa bene che pittori si nasce, ma con arguzia e discrezione suggerisce che un appropriato avviamento agevola il cammino dell'apprendista, evitandogli errori e dispersioni, Anche un profano si renderà conto che la teoria oggettiva dei colori e degli accordi cromatici, alla base di questa trattazione, è un abicì indispensabile al pittore, come la conoscenza della sintassi al poeta. Ma non sarà certo Itten a spacciare quell'utile teoria come una ricetta magica per imparare a dipingere. Al contrario, può constatare che ogni buon aspirante rivela, fin dalle prime prove, una tendenza verso accordi cromatici soggettivi, sfuggenti alle regole, e talmente personali che addirittura corrispondono alla fisionomia, al fisico, alla capigliatura, alla psicologia dell'individuo. Anzi, chi apre il libro su queste pagine in cui un «professore» acuto e incantevole indovina e descrive i tipi umani dall'impianto cromatico dei loro dipinti (e viceversa), sarà subito persuaso che l'Arte del colore non rientra davvero nel genere della trattatistica indigesta. E si inoltrerà fiducioso nel nucleo teorico, cioè nei capitoli sui «sette contrasti di colore», che non deluderanno quelle impressioni invoglianti. In breve la lacuna deplorata ben più di un secolo fa da Delacroix: «nelle nostre scuole d'arte manca l'insegnamento e l'analisi dei principi del colore» è colmata da Itten nel modo più confacente e gradevole, Ma l'Arte del colore non è soltanto l'esposizione di una dottrina che si affida a una calda comunicativa e a un coerente succedersi di trovate pedagogiche (meriterebbe, tra altro, l'attenzione di chi elabora le riforme dei programmi e metodi scolastici); né si rivolge solo agli addetti ai lavori. Itten è un innamorato del colore: attraverso il colore interpreta la pittura nella totalità dei suoi risultati, e ne delinea la storia in uno scorcio colmo di illuminazioni. E poi via via, a sostegno delle proprie tesi, interpreta un gran numero di opere: dagli ideogrammi orientali alle vetrate di Chartres, fino ai quadri di Cézanne, Van Gogh, Matisse, Klee, Mondrian, Picasso passando per i capolavori più o meno noti dei secoli intermedi. Lette quelle analisi, ci accorgiamo che finalmente stiamo «vedendo» una serie di dipinti famosi, che spesso avevamo soltanto ammirato. L'Arte del colore è anche, forse soprattutto, un «saper guardare la pittura», che ci offre un'insperata iniziazione al godimento estetico di quest'arte.

Johannes Itten (1888-1967) è stato maestro elementare, poi allievo alla Scuola di Belle arti di Ginevra, poi studente di matematica e scienze naturali all'Università di Berna. Scopre la vocazione alla pittura nel 1913. Tre anni dopo i suol quadri appaiono, presentati da Adolf Loos, alla prima mostra di pittura astratta a Vienna. Dal 1919 è chiamato come docente al Bauhaus di Weimar; nel 1923 espone allo «Sturm». Tornato in Svizzera, studia filosofia a Zurigo, quindi si trasferisce a Berlino (1926-1934) e vi tiene corsi per pittori, grafici, architetti e fotografi; nel frattempo gli viene conferita la direvione della Scuola d'arte di Krefeld. Dal 1938 vive a Zurigo, dove dirige la Scuola di arti e mestieri, il Museo d'arte industriale, fonda il Museo Rietberg, presiede la Scuola tessile. Dal 1960 ha raccolto in questo libro le sue teorie sul colore, sviluppate in oltre quarant'anni di insegnamento. Ristampata numerose volte nel corso degli anni, quest'opera è diventata punto di riferimento essenziale e strumento di lavoro indispensabile per fotografi, pubblicitari, designer, stilisti e per chiunque si occupi del colore e della pittura come mezzo di comunicazione.

Visualizza indice

Introduzione

I colori nella fisica

Realtà ed effetto cromatico

L'armonia dei colori

Gli accordi cromatici soggettivi

La teoria strutturale dei colori

Disco cromatico a 12 parti

I sette contrasti di colore

  • Contrasto di colori puri
  • Contrasto di chiaro e scuro
  • Contrasto di freddo e caldo
  • Contrasto dei complementari
  • Contrasto di simultaneità
  • Contrasto di qualità
  • Contrasto di quantità

Le combinazioni dei colori

La sfera e la stella dei colori

Accordi e variazioni cromatiche

Forma e colore

La spazialità dei colori

La teoria impressionistica dei colori

La teoria espressionistica dei colori

La composizione

Conclusione

Fonti delle illustrazioni

Indice delle persone

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Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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