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G&G

di
Editore: Re Noir
Informazioni: prima edizione, con una prefazione di Claudio Bisio. - pp. 128, illustrazioni b/n e colore - contenuti extra, Milano
Stampato: 2009-10-01
Codice: 978889526175

Gaber. L'ho incontrato poche volte:

in un camerino del teatro Strehler dopo un suo spettacolo a discutere in modo particolarmente animato e partecipato insieme a Fausto Bertinotti del contenuto dei suoi testi;
 
per strada a Milano, via Catalani angolo via Porpora, in quel dedalo di vie care al giallista Renato Olivieri, padre del commissario Ambrosio, ma anche zona di residenza del pittore Emilio Tadini, dello scrittore Giorgio Terruzzi e da qualche anno anche mia;

a Venezia al teatro Goldoni dove è stato direttore artistico per alcuni anni e dove ho partecipato a un concorso per comici (unico della mia vita) e sono stato eliminato subito (quell'anno vinsero i Duemendi, cioè la coppia Paci-Ceccherini)...

e poi tante volte l'ho incontrato a sua insaputa: io seduto in poltrona, al buio, lui sul palco, magari con belle luci sagomate di taglio, con in mano un microfono.

Io seduto. A vederlo. Ma soprattutto ad ascoltare.

Ascoltare quelle parole mai prevedibili: una canzone d'amore che diventa politica, un monologo politico che diventa comico, una pausa che fa riflettere e poi magari ridere oppure indignare...

Ricordo tanti anni fa, al teatro Odeon, la borghesia di Milano che andava ad applaudire Dario Fo che la prendeva in giro, e non se ne accorgeva...
“Non parla mica di me... però ce n'è di gente così, ah se ne conosco...”

Con Gaber era il contrario: semmai c'era qualcuno di troppo che s'incazzava:
Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.
“Senti chi parla!"
Qualcuno era comunista perché abbiamo il peggiore partito socialista d'Europa.
“Però quando c'è da avere le sovvenzioni..."
Al bar Casablanca, seduti all'aperto, una birra gelata... parliamo parliamo di proletariato, di rivoluzione.
“Ma come si permette! Chi si crede di essere per giudicarci così” etc. etc. [...]
(dalla prefazione di Carlo Bisio)

Davide Barzi (1972) è scrittore, sceneggiatore, giornalista e storico del fumetto. Tra i suoi libri Le Regine del Terrore e Il teatrino delle bambole morte. Ha scritto storie per molti dei personaggi della Warner Bros. Collabora con la Sergio Bonelli Editore e con il Giornalino.
Ha curato la testata italiana dedicata a Garfield. Per la casa editrice belga Joker ha realizzato una serie umoristica assieme al disegnatore Oskar, iniziata con il volume les Sixties.

Sergio Gerasi (1978) disegna fumetti da una decina d'anni. Ha lavorato sulle serie popolari Lazarus Ledd, Jonathan Steele, John Doe, Nemrod, Cornelio, Tigger e L'insonne.
Ha tradotto in fumetto, su testi di Tito Faraci, un racconto di Alan D. Altieri apparso sull'antologico Internationoir di Mondadori. E' batterista e fondatore del gruppo rock 200Bullets con il quale sta attualmente preparando un nuovo “disco a fumetti”.

Il volume non è disponibile

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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