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Il Buddhismo Tibetano

Una breve introduzione

di
Editore: Ubaldini Editore
Prezzo: € 16,5

Informazioni: introduzione dell'autore, traduzione di Francesco Cardelli. - pp. 172, Roma
Stampato: 2009-03-01
Codice: 978883401555

Le origini indiane della Via del diamante, l'ideale del bodhisattva, i concetti di karma e rinascita. Le quattro classi di tantra, l'offerta di mandala, lo yoga della divinità, il bardo. Le quattro scuole e il movimento non settario. La straordinaria ricchezza e complessità di un'antica tradizione spirituale in una trattazione concisa, chiara e dettagliata.

A cinquant'anni dall'invasione e dall'annessione forzata alla Cina, non si placano le proteste dei dissidenti tibetani, soffocate nel sangue dall'esercito cinese.
L'esilio di tanti lama dalla loro terra ha prodotto tuttavia una maggiore conoscenza del buddhismo tibetano, il Vajrayana. Libri, dischi, filmati, centri di meditazione guidati da lama di varie scuole, hanno reso accessibile a tutti la possibilità di studiare e praticare il buddhismo tibetano, mentre termini come "tantra", "lama" o "mandala" sono diventati parole d'uso comune. Tutta questa massa di informazioni rischia però di creare molti fraintendimenti se non viene inquadrata in una cornice storica: cos'è il buddhismo tibetano? Quali sono le sue origini e le sue dottrine principali?
Qual è la differenza tra le varie scuole?
Come si è evoluto e quali sono state le figure più rappresentative? Quali sono le correnti più recenti?
Questo libro, molto accessibile anche al lettore non specialista, si propone appunto di rispondere a queste domande.
Nei primi due capitoli Powers delinea le origini indiane del Vajrayana, soffermandosi in particolare sulla figura del Buddha storico, sulle dottrine del Mahayana, la scuola indiana che si è diffusa in Tibet, e sull'ideale del bodhisattva.
Quindi, nel terzo capitolo, esamina i due concetti chiave di "karma" e di ‘rinascita' e l'insegnamento buddhista dell'origine dipendente di tutti i fenomeni.
Il quarto capitolo spiega in dettaglio il ruolo fondamentale svolto dalla meditazione nel buddhismo di matrice indiana e tibetana e la differenza tra la meditazione stabilizzante e quella analitica.
Con il quinto capitolo, “Il tantra”, si entra nel cuore del buddhismo tibetano, in cui le pratiche tantriche sono considerate il sentiero più rapido ed efficace verso la buddhità. Powers esamina in dettaglio le quattro classi di tantra, l'iniziazione, le pratiche preliminari, lo yoga della divinità, l'offerta di mandala, il guru yoga e le pratiche legate al momento della morte e al bardo. L'ultimo capitolo considera somiglianze e differenze dei quattro lignaggi principali, Nyingma, Kagyu, Sakya e Geluk, e del Rime, il "movimento non settario". L'autore illustra in dettaglio la nascita di ciascuna scuola, il pensiero delle sue figure più significative, i testi sacri maggiormente seguiti e le pratiche distintive.

John Powers, studioso di filosofia indo-tibetana e di teoria della meditazione, insegna all'Australian National University di Canberra dove tiene corsi di misticismo, pensiero indiano moderno e buddhismo. Tra i suoi libri più recenti, ricordiamo History as Propaganda: Tibetan Exiles versus the People's Republic of China (2004), Buddhism (2000) e Scriptnres of the World's Religions, scritto in collaborazione con James Fieser (1997).

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