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Santità e Potere a Bisanzio

di
Editore: Il Saggiatore
Prezzo: € 25,00

Informazioni: prima edizione, introduzione dell'autrice, traduzione di Giuseppe Gatto. - pp. 258, Milano
Stampato: 1992-02-01
Codice: 978884280075

«Santità e potere. L'accostamento può intendersi in più sensi: il potere che la santità conferisce al santo su quelli che lo circondano o lo avvicinano; i rapporti che il santo e la santità intrattengono con i poteri sociali vigenti, a cominciare dal potere clericale o monastico già costituito; infine, il potere esercitato dai mediatori che sostengono la gestione religiosa e sociale delle santità viventi, passate, o anche leggendarie. Questi rapporti mettono tutti in gioco, per di più, spazi d'esercizio e di interferenze: il deserto, la campagna, la città, il monastero. Il problema così costituito si muove attraverso il tempo e lo spazio della cristianità antica e medievale, e anche oltre, fino ad oggi.
Gli studi raccolti qui, uno dei quali dà il titolo al volume, vertono su opere agiografiche di lingua greca. Ma si collocano nell'ambito di un lavoro generale compiuto da una generazione su questo motivo essenziale del discorso e del messaggio agiografici. Il problema si forma nella“ narrazione agiografica tradizionale, dopo aver raccontato la conquista della santità da parte dell'asceta, e poi il suo riconoscimento pubblico; da quest'ultimo nasce in effetti un primo rapporto tra santità e potere. L'uomo santo esercita da questo momento su quelli che lo circondano un potere che, nel modello antico, resta estraneo alle istituzioni, e che sembra a tutta prima il riflesso di una domanda collettiva: miracoli di guarigione o di sostentamento, intercessione, veggenza.
A guardare più da vicino, l'azione del sant'uomo tende a riprodurre, formalmente, il modello di Cristo. Ma è anche lo strumento di una censura, o per meglio dire di una pedagogia.
A questo potere fanno da tramite i monumenti autentici o immaginati di un santo defunto, o anche leggendario: tomba, reliquie, poi immagini; risiede quindi in effetti tra le mani dei mediatori che gestiscono il culto. E poi, al limite, come negli Atti apocrifi degli apostoli, si confonde totalmente con la narrazione che ne è fatta. La santità così costituita è indiscutibilmente un tratto originale e caratteristico delle società cristianizzate, e la sua emergenza può quindi contribuire a fissare, con altri segni, la soglia storica di ciò che chiamiamo Antichità cristiana.» (Dalla Introduzione di Evelyne Patlagean)

Evelyne Patlagean (Parigi 1932) insegna Storia della tarda Antichità e di Bisanzio all 'Università di Paris-X (Nanterre). E autrice di numerosi saggi, apparsi in particolare sulle riviste “Annales ES. C.” e “Studi medievali”, raccolti nel volume Structure sociale, famille, chrétienté à Byzance (1981). Ha pubblicato Pauvreté économique et pauvreté sociale a Bysance (1977), la cui traduzione parziale è uscita col titolo Povertà ed emarginazione a Bisanzio (Roma-Bari 1986). Ha collaborato alla Storia del Medioevo (vol. I, Torino 1984) e alla Vita privata (vol. I, Roma-Bari 1988).

Visualizza indice

Introduzione - Antica agiografia bizantina e storia sociale - Bisanzio e il suo aldilà. Osservazioni su alcuni racconti - Piangere a Bisanzio - Santità e potere - Il basileus assassinato e la santità imperiale - La storia della donna travestita da monaco e l'evoluzione della santità femminile a Bisanzio - Teodora di Tessalonica. Una santa monaca e un culto cittadino (IX-XX secolo) - Ricerche recenti e prospettive sulla storia del monachesimo italo-greco - I monaci greci d'Italia e l'apologia delle tesi pontificie.

Il volume è disponibile in copia unica

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