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La Notte di Apollo

di
Editore: Rusconi
Prezzo: € 16,00

Informazioni: premessa dell'autore. - pp. 304, nn. tavv. b/n f.t., ill. b/n, Milano
Stampato: 1990-04-01
Codice: 978881823026

«Un viaggio nel rovescio dello sguardo chiaro di Apollo, nella notte che la sua visione divinatrice annuncia», per usare parole dell'autore: e «il più greco degli dèi» (W. F. Otto) - «bello giovane e inclemente» - si fa termine di confronto di un'avventura totale, di sentimenti e idee, in quel romanzo condannato a morte, che è il resoconto di una vita. Per Mascioni, come per K. Kerényi, il mito è la sua eterna verità: e Apollo, come per Omero, l'arciere notturno che semina lutti e insiste a punire la fragile presunzione dei mortali.
Un «uomo senza qualità» doppia il capo dei cinquant'anni e avverte il dissolversi irreversibile della propria energia vitale, lo sgretolarsi in polvere delle ipocrisie pubbliche e private che hanno illuso di senso e durata ogni sua fede o amore, travolti dal «tempo astuto» (Pindaro): così, il protagonista del racconto, si risolve a un'estrema caccia, solitaria e invernale, al Dio che né invecchia né muore. Prima che sia tardi: in una spoglia Grecia dei nostri giorni, rivisitata con la struggente lucidità di chi impara «come stanno le cose». E dall'isola di Delo che ha visto Apollo nascere, alla vertigine di Delfi dove il suo comando - «conosci te stesso» - risuonava implacabile, si dipana l'itinerario di cui dà conto un memoriale che rimescola la decifrazione della storia e la trascrizione incantata delle favole antiche, con la rilettura dei testi e delle immagini in cui ha preso forma il primo vero pensare dell'Occidente: ma in una riduzione del tutto all'esperienza di un personaggio che prova a stilare per sé un onesto bilancio.
Nicola Abbagnano riconosceva a Mascioni di averci saputo offrire, nello Specchio greco, «una rievocazione autentica dello spirito dell'antica Grecia»: e Eva Cantarella, circa la sua ricostruzione della vita di Saffo, oltre la scrittura amabile, vedeva la legittimità di quella che per Maria Corti era un'«invenzione in forma biografica». E proprio la Corti sembrava anticipare il tragitto di Mascioni ad Apollo, annotando, a proposito della sua «biografia creativa »: « uno scenario per divinità, diviene l'amore... Ma la visione della divinità, porta morte». Vittorio Sereni aveva già osservato: «Mascioni, per chi lo conosce nei suoi scritti in versi e in prosa, è addirittura un maestro nell'analisi delle cose dell'amore, nella diagnosi dell'innamoramento, del tutto che pretende di essere al suo insorgere, del niente che ne rimane a esperienza consumata».
La notte di Apollo (libro anomalo: diario? mitografia? romanzo-saggio?), anche se percorso da un disincanto ironico, anche se rigorosamente informato e informativo sulla stagione ellenica, tra arcaismo e classicità, altissima per arte e pensiero, è forse soltanto un'ulteriore meditazione su ciò che pare tutto e così presto si consuma, sugli inganni della ragione e del cuore.

Grytzko Mascioni, 1936, nato sulla frontiera tra Valtellina e Grigioni, tiene all'origine retica: ma non rifiuta la dislocazione lombarda che l'ha condotto a vivere tra Milano e Lugano: anche se per lui conta che il versante delle sue Alpi dia a sud, al Mediterraneo che sente come patria dei propri gusti e pensieri. Non a caso, a diciassette anni pubblicava traduzioni da Saffo e a ventitre realizzava un documentario nel teatro greco di Siracusa, dove Vittorio Gassman rappresentava l'Orestiade. Da allora, si è diviso tra libri e televisione, incursioni a parte nel teatro e nel mondo delle arti visive. Poeta, è stato premiato da giurie presiedute da Salvatore Quasimodo, Carlo Bo, Leone Piccioni, ecc.; narratore, il suo romanzo Carta d'autunno (Mondadori, 1973), presentato da Vittorio Sereni, ha avuto il Premio Inedito (presieduto da Maria Bellonci). Autore di saggi (Lo specchio greco, S.E.I., 1980, ora Oscar Mondadori) e biografie (Saffo, Rusconi, 1981, Premio Comisso), ha scritto anche sceneggiature e radiodrammi (È autunno, signora, e ti scrivo da Mosca, Scheiwiller, 1981).

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