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Pericle

Un uomo, un regime, una cultura

di
Editore: Rusconi
Prezzo: € 26,00

Informazioni: prima edizione. - pp. 376, nn. tavv. a colori e b/n, cartine b/n, Milano
Stampato: 1980-01-01
Codice: 500000001627

L’Atene del V secolo a.C., dopo le guerre persiane. L’evoluzione della democrazia razionale di Clistene verso la democrazia assembleare di Efialte, di Pericle, di Cleone. Due figure che campeggiano: una in poca luce nella cultura d’oggi, Cimone; l’altra sempre più in luce e suscitatrice di interesse, Pericle. Questo libro non è una biografia del 5010 Pericle, ma Studia l’opera dell’uomo di stato nel contrasto di indirizzi politici dei contemporanei Cimone, Tucidide di Melesia e Tucidide di Oloro, lo storico.
Atene: una piccola città, una grande ambizione, una forte potenza armata nel Mediterraneo orientale; alla testa di un impero, in una competizione senza tregua per il primato e l’egemonia, per mare e per terra, nella cultura e nella economia, contro la potenza di Sparta e quella persiana e fenicia.
Nella città, le sopravvivenze di clientele di vecchie e fatiscenti strutture politiche del secolo precedente, di potentati di casate cui religione e ricchezza davano seguito e forza spirituale ancor prima che materiale. Nello stesso tempo, una spinta della città contro la campagna, il territorio, la società agricola. La realizzazione di una politica di tipo nuovo, una monarchia di fatto, in servizio di un metodo di governare per il popolo secondo un principio egualitario, assembleare e garantista.
Dèi della città, dèi della campagna, ciclo olimpico, ciclo apollineo, ciclo dionisiaco: a tutti si contrappone la dea di cui la città si è appropriata, Atena poliade, vergine, combattente, accanto ad Efesto, il dio dell’artigianato industriale. La religione, legge e affare di stato con Eschilo, problema individuale con Sofocle. La tragedia, contrappunto e commento di una esperienza Storica unica per il mondo antico e ancora esemplare per il mondo moderno.
Pericle campeggia come uomo del tempo. Aristocratico schivo e solitario, non conformista persino nella vita privata, uomo di cultura, filosofo, letterato, ha un rivale e avversario della sua misura in Cimone; pari a lui nelle ambizioni per Atene, concorde con lui nelle forme di vita artistica, culturale, religiosa, urbanistica; in profondo dissenso, invece, per le direttive di politica estera.
Una grande età della storia umana che ha per protagonisti due uomini di statura eccezionale, fatta rivivere da Mario Attilio Levi, un esperto di storia antica di fama mondiale.

Mario Attilio Levi, nato a Torino nel 1902, ha insegnato storia greca e romana alle università di Torino e Milano. E Stato animatore di forme divulgative di attività culturali, collaboratore e inviato speciale del «Resto del Carlino», de «La Stampa» e de «La Nazione».
Fu invitato per lezioni, conferenze e seminari in università americane, inglesi, francesi, israeliane, spagnole, svizzere, greche, iugoslave, polacche. Dal 1967 direttore del Centro Studi e Documentazione sull’Italia Romana (Ce.S.D.I.R.), ora Centro Ricerche e Documentazione sull’Antichità Classica (Ce.R.D.A.C.), è anche presidente del Comitato internazionale per lo studio delle città antiche (Strasburgo) e della Società internazionale neroniana per lo studio delle monarchie antiche (Clermont-Ferrand). Fra le sue numerose opere, Alessandro Magno (1977) e Il senso della storia greca (1979), pubblicate da Rusconi.

Il volume è disponibile in copia unica

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